3: "Dormitori."

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Dormitori, 11:30 del mattino.

«Ecco qua, questi sono i dormitori. Hai già visto qual'è la tua stanza?» Mi chiede Samantha mentre mi mostra il lungo corridoio pieno di porte.
« Stavo giusto per andare a vedere, mi accompagnate alla stanza 93?" Chiedo controllando la chiave che ho in mano e sulla quale c'è scritto quel numero.
Entrambe annuiscono è così iniziamo a percorrere il lungo corridoio, cercando la mia camera.
Mentre passo per i corridoi, molte ragazze e ragazzi iniziano a fissarmi e questa cosa non fa altro che mettermi in imbarazzo..
Dopo circa dieci minuti se non di più, arriviamo davanti alla stanza.
J: «Voi siete qui vicino? »Chiedo sperando in un si.
A: «Si, siamo più o meno vicine, noi abbiamo la stanza 98. »
S:«Già, noi due siamo in stanza insieme, tu sai già con chi sei? »
A dire la verità non ne sapevo niente, ne della ragazza con cui sarei stata in stanza ne, dei vari programmi che teneva la scuola.
Speravo avrei scoperto tutto in questo giorno, e piano piano direi che ce la sto facendo anche se alcune cose mi sono ancora all'oscuro e ho sempre in testa il ragazzo che ho incontrato stamattina.

Ma torniamo a noi.

J:«No purtroppo ancora non so assolutamente nien-.. » ma il mio discorso viene interrotto dalle grida di Ava.
A: « Jo sei proprio una ragazza fortunata!! Sai chi c'è nella tua stanza a fianco? »
Chi? Chi dovrebbe esserci?
La guardo dubbiosamente e lei è notevolmente sorpresa dalla mia reazione.
A: «c'è Bryan Hope!! È un ragazzo fig.. »
Samantha riesce in tempo a tapparle la bocca quando sentiamo che una porta sta per aprirsi.
Da lì esce un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri; indossa una maglia a maniche corte bianca e dei jeans blu. Sembra l'esatto opposto del ragazzo che ho incontrato nel giardino stamattina..

Lo guardiamo tutte e tre con aria sorpresa finché non ci rivolge la parola:
B: « Ehi Sam! » urla il ragazzo biondo venendo verso di noi.
S:« Ciao Bryan, ti presento la tua nuova vicina di stanza, Josie Foster, la nuova arrivata. » Mi indica presentandomi e lo sguardo del ragazzo passa a me.
B:« Piacere io sono Bryan Hope, lieto di conoscerti." Mi dice stringendo la mia mano e dedicandomi un sorriso splendente, prima di girarsi verso Ava.
«Ciao Ava tu come stai?»
A: « B-bene e tu? » risponde imbarazzata e ho come il sospetto che Ava sia follemente cotta di questo ragazzo.
Mi giro verso Samantha mentre Ava e il ragazzo biondo continuano a parlare. J:« Ad Ava piace, non è così? » chiedo bisbigliandole all'orecchio e come risposta ottengo un « si ma non dire nulla a nessuno! » per poi sentire dire conseguentemente da Samantha « è mio fratello, non farti strane ideee ora le cose mi sono più chiare. Improvvisamente però, sento Bryan girarsi verso di noi e quindi mi ricompongo.
B:« beh, è stato un grande piacere conoscerti Josie, spero di rivederti presto! Trattala bene sorellina.» dice poi andandosene e dopo averlo salutato mi giro verso Ava con un sorriso a 297 denti.
S:«Okay, dopo questa situazione fantastica.. passiamo alle cose belle belle! Stasera c'è una festa e siamo tutte e tre invitate! Ava a te non lo chiedo neanche dato che è stato mio fratello a invitarci, tu Josie vuoi venire?»
A:«Dovresti, così fai conoscenza con altre persone, che ne dici? E poi è un occasione per divertirci prima dell'inizio degli studi!» Mi chiede poi Ava, e non posso far altro che annuire.
Decidiamo insieme di scambiarci i numeri di telefono e i piani erano chiari: ci saremmo trovate alle 22:45 nella "famosa" confraternita, di cui io non sapevo assolutamente nulla, e che ci avrebbe accompagnato Samantha. Le salutai e le ringraziai per poi andare nella stanza e posare le due valigie che mi portavo appresso.
Rimango sorpresa appena apro la porta che ho davanti: una parte della stanza completamente vuota, l'altra parte invece, completamente piena di valigie e di vestiti sul letto. Quindi la mia compagna di stanza era già arrivata?
La stanza è molto bella, ed è molto spaziosa per essere solo una camera da letto: ha due letti a una piazza e mezza, vicino ad essi dei piccoli comodini bianchi, una scrivania lunga e due armadi, tutto questo in legno bianco.
Vicino al mio letto trovai uno specchio gigante e diverse mensole a riempire la parete.
Il parquet era di color marrognolo e le pareti erano in muratura chiara.
Andai al mio letto, quello lontano dalla finestra e iniziai a disfare le numerose valigie che mi ero portata. Ci misi almeno un'oretta per sistemare tutta la mia roba e misi apposto anche il letto e la scrivania. Sul letto misi delle coperte di color bianco e sulla parete di mattoni che marchiava gran parte della stanza, misi delle lucine bellissime. Sistemai la mia chitarra per terra di fianco al grande specchio e misi via tutti i miei vestiti nell'armadio davanti al letto.
Ad un tratto sentii il mio iPhone squillare.

A:«Abbiamo lo stesso orario, ecco quello di domani, e per quello degli altri giorni basta recarti nella hall della scuola e chiedere alla segretaria Velia, io purtroppo non ne so niente e domani sono occupata, dopo ti spiego. Ah già sono Ava!»
J:«Grazie mille Ava! A dopo!»
Tiro fuori l'agenda dal mio zaino nero e decido di scrivere tutti gli orari che Ava mi aveva appena mandato:
1°Biologia
2°Arte
3°Letteratura
4°Letteratura
Beh che dire più pesante di così non si può. Prendo i vari libri e i quaderni nuovi che mi aveva comprato mia madre tempo prima e li infilo dentro il mio nuovo zaino, insieme al mio astuccio di pelle nuovo, e la mia agenda nuova. Insomma ci metto tutte le cose nuove che ho comprato prima di partire. Adoro tutto ciò, adoro comprare roba inerente alla scuola, non so perché ma questa cosa mi ha sempre elettrizzato fin da quando ero piccola.
Okay cerchiamo di non divagare troppo Josie. A proposito che ore sono?
Guardo l'orologio e mi impressiono: l'ora segnava le 18:00 di pomeriggio e io non avevo ancora mangiato! Subito mi viene in mente il panino che mia madre mi ha comprato e messo nello zaino stamattina, così lo mangio e decido di mettermi a leggere un libro, impostando poi la sveglia per le 21:45 di sera.

Così freddi, quasi come il ghiaccio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora