Così freddi, quasi come il ghiaccio.

9: "Festa in piscina."

Festa, 11:30.

La casa è veramente molto bella: ha diverse vetrate che lasciamo intravedere i diversi mobili e il design generale della casa, davvero elegante.

Bussiamo alla porta, e dopo qualche secondo ci apre una ragazza dai capelli rossi; ci sorride e con qualche secondo di imbarazzo ci invita ad entrare nella sua grande villa. Arriviamo insieme ad una grande cabina armadio all'interno della quale ci sono migliaia di giubbotti.
K:" Ciao, sono Kathrine, voi dovete essere le amiche di Blake giusto? Ava e Samantha ." Dice velocemente seccata, continuando a guardare la piscina fuori, facendoci notare di voler ritornare subito e di non stare a chiacchierare.
J:" Ci sarebbe anche una certa Josie .." Dico io facendomi avanti e aspettando che noti anche la mia presenza.
K:" beh, una in più una in meno, non fa differenza." Mi risponde facendo spallucce e aumentando il mio nervosismo già a mille.
Quando decise finalmente di andarsene senza dire una parola, io Sam e Ava ci guardiamo esterrefatte. Lasciando perdere quello appena successo, appoggiamo le borse nel grande armadio che ci aveva indicato precedentemente e ci andiamo a cambiare in bagno.
S:" Wow che lussuria.. ha davvero una bella casa.. sicuramente sarà dei suoi genitori." Dice Sam mentre tutte e tre stiamo cercando di levarci i vestiti di dosso; raccolgo i capelli in un cipollino disordinato e passo un'altra volta il mascara waterproof per evitare di sembrare uno zombie.
Mentre aspetto che si cambino
mi accorgo di avere i brividi su tutto il corpo e di rimando uso le mani per riscaldarmi le braccia. L'aria quasi pungeva e mentre guardo fuori mi chiedo come fanno alcune ragazze in piscina a nuotare in quell'acqua, sicuramente gelida con solo un filo addosso.. perché credetemi hanno solo quello.
J:" Ragazze vado a prendere la giacchetta di Jeans che avevo su prima, ho un po' freddo. Arrivo subito, voi iniziate ad andare vi raggiungo." Dico avvisandole e mi dirigo nella cabina.
Mentre cerco dove ho messo la borsa, sento una mano sul cipollino che mi ero appena fatta, il quale si scioglie immediatamente.
Mi volto per incazzarmi con chiunque abbia osato a toccarmi i capelli e impallidisco.
B:" Stai meglio con i capelli sciolti. Così sembri un goblin." Mi dice senza nessuna espressione: che ragazzo simpatico.
J:" Beh, guarda chi si vede. Grazie per avermi sciolto i capelli, ci avevo messo solo 10 minuti per renderlo accettabile! E goblin ci sarai tu, razza di deficiente." Sbuffo e mi riprendo il mio codino dalle sue mani sbraitando e cercando di rimettermi a farlo davanti ad uno specchio lì vicino.
B:" Non hai bisogno di renderlo accettabile, i ragazzi mica ti guardano i capelli quando ti parlano."
Mi dice quasi infastidito, ma subito la mia attenzione viene attirata da Kathrine che da lontano ci guarda quasi schifata. Ma che ha quella ragazza con me?
Blake la nota arrivare e subito inizia a guardarsi in giro con aria scocciata.
K:" Blake tesoro, che ci fai qui con Josie?" Chiede mettendo in mostra il suo davanzale, sicuramente rifatto, e avvinghiandosi a lui.
B:" La stavo solo un po' infastidendo." Le risponde si, ma continuando a tenere gli occhi su di me, il che mi fa capire che non gli interessa affatto.
J:" Giá, perché non vai ad infastidire qualcun altro? Che dici?" Gli sorrido sarcastica e aspettando una sua prossima mossa, ma purtroppo rimango delusa quando vedo Blake senza indugi staccare il suo sguardo dal mio e guardare quella serpe attaccata al sul braccio. Le mette un braccio in vita e fa per andarsene voltandosi definitivamente.
La serpe però, si gira e mi sorride quasi per farmi notare la sua "vittoria".
Dopo questo, infastidita dalla mia evidente sconfitta, esco dalla casa e adocchio le mie amiche parlare con due ragazzi alti e muscolosi.
Almeno loro si stanno divertendo.
Le saluto e le faccio l'occhiolino.
C'è davvero molta gente, alcuni sono già in piscina, altri, come me hanno solo una giacca sopra il costume e aspettano di essere serviti al piccolo bar.
Decido così di dirigermi anche io li e chiedo al barista niente male, un sex on the beach sperando che quel solo drink mi migliori la serata.
Nel frattempo che barista continuava spudoratamente a provarci con me mentre preparava il mio drink, un ragazzo si siede allo sgabello vicino al mio e subito lo riconosco.
J:" Ethan! Anche tu qui? Tutto bene?"
E:"Ciao Josie non mi aspettavo di trovarti qui, io tutto bene, tu piuttosto? Sei sempre sola alla ricerca dell'alcohol." Finalmente rido e finalmente ho qualcuno con cui parlare per tutta la sera. Però le mie aspettative si interrompono quando dei ragazzi, probabilmente amici di Ethan vengono a chiamarlo e io sono costretta a lasciarlo andare e a rimanere di nuovo sola.
Improvvisamente mi giro per cercare le mie amiche ma quello che vedo mi fa solo ribrezzo: la serpe continuava a strusciarsi su Blake, mentre si ficcavano la lingua in bocca quasi di prepotenza, con aggiunta di palpatine al culo.
Li guardo schifata e mentre cerco di scendere da questo sgabello che sembra diventato incredibilmente alto, me ne vado dentro casa. Dal nervoso decido di prendere una sigaretta dalla borsa di Samantha, la quale mi ha sempre chiesto se volessi fumare con lei, e penso che ora sia proprio il caso.
Mentre esco fuori a fumare e cerco di tranquillizzarmi senza saper dare un motivo al mio nervosismo a quella vista, sento ad un tratto una mano toccarmi la spalla, e quando faccio per voltarmi vedo un ragazzo biondo, occhi azzurri con una camicia bianca e di alta stazza: un bestione insomma.
R:" Piacere sono Richard, sei da sola? Se ti va potremmo andare di sopra a parlare." Dice sorridendo in un modo strano e io già capisco cosa intenda con quel "parlare". Infatti quando cerca di avvicinarsi a me per baciarmi, tento di respingerlo, ma la cosa non va a buon fine.
J:" No grazie, sto bene qui." Dico voltandomi.
R:" Andiamo di sopra, dai piccola.."
J:"Ma te ne vuoi andare?" Dico stufa e quando faccio per andarmene, il ragazzo mi prende per i polsi, stringendo forte e mettendomi al muro.
Cerco di tirargli un calcio lì dove non batte il sole, ma quando mi blocca urtandomi con il suo ginocchio il fianco, non riesco a non urlare dal troppo dolore. Quando penso di star essere violentata da un maniaco, qualcuno sente le mie preghiere e sferra un pugno pesante sulla sua faccia.
"Stai bene? Non ti ha toccata vero? Cazzo."

In tutto il suo splendore eccolo qui,  aiutarmi. Incredibilmente si era staccato da quella sanguisuga che a momenti gli avrebbe succhiato anche l'anima.

J:'' Si grazie. Ora puoi tornare a divertirti, non ti preoccupare di me sto bene." Dico massaggiandomi i polsi dal dolore che quel bestione mi aveva fatto.
B:" Per il divertimento c'è tempo. Fammi vedere i polsi." Mi dice indicandoli. Sentii improvvisamente il suo fiato caldo sulla pelle, senza accorgermi che si era avvicinato così tanto solo per guardare i miei polsi. Rimango a fissarlo fino a quando i suoi occhi incontrano i miei e di scatto con un "è tutto apposto, me ne vado" fa quel che dice. Nella mia testa ci deve essere qualcosa che non va perché sento come se qualcuno mi stessa ancora facendo male.
Ma cazzo mi sta succedendo?

La serata finí poco dopo poiché qualcuno dei vicini probabilmente aveva chiamato i carabinieri per il troppo fracasso e la casa era stata evacuata, lasciando nella merda quella serpe. Ben le sta.
Appena arrivo ai dormitori della scuola accompagnata dalle mie amiche alle quali ho raccontato subito tutto, noto entrando in camera Rachel dormire come una bambina sul suo letto, raggomitolata su se stessa. Le do un bacio sulla fronte e decido anche io di fare come lei, non prima di essermi lavata però.
Fortunatamente l'avevo scampata da quella piscina; da quel giorno in cui affogai in acqua non volevo più saperne niente. A me bastava stare tranquilla, seduta su uno scoglio a osservare di notte, il cielo stellato riflesso sul mare.