10: "Nuovi incontri."

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Apro gli occhi di forza quando un raggio di sole entra nella camera e va a colpire la mia faccia. Fisso il soffitto di camera mia per mettere in lucido tutte le cose successe ieri sera: Kathrine che ci ospita seccata e che si appropria del braccio di Blake, un bisonte che mi si avventa contro e Blake che interviene al momento giusto.
J:"Che razza di festa" penso, ma evidentemente lo faccio ad alta voce perché dall'altra parte della stanza Rachel mi chiede a cosa mi riferisco. Guardo l'orario e finalmente mi accorgo che è sabato e posso prendermi la giornata con calma, non prima di aver raccontato quello che è successo ieri sera a mia cugina.
J:" ieri sera sono andata a quella festa famosa a casa di quella "Khatrine". Ha fatto schifo, hanno evacuato la casa perché i vicini hanno chiamato i carabinieri." Dico ridendo di gusto, ben le sta e faccio ridere anche Rachel. Passiamo la mattinata a sistemare gli ultimi scatoloni che erano rimasti dal trasloco e ci sistemiamo per uscire.
Rachel mi ha raccontato di aver conosciuto un ragazzo alla lezione di biologia e che oggi le ha chiesto di uscire; la vedo molto presa, spero sia un bravo ragazzo e che la distragga un po', la visione di ieri sera mi ha fatto tenerezza e spero che trovi qualcuno presto che la faccia sentire bene.

Quanto a me, sola come un riccio in letargo, corro a farmi una doccia fresca per svegliarmi. Mi trucco mettendo solo un po' di mascara e di eye-liner, mi lavo i denti e mi sistemo i capelli lasciandoli lisci. Prendo degli shorts di jeans, le mie Puma bianche e una felpa rosa.

Quando esco dai dormitori, noto che non c'è anima viva. Sicuramente staranno tutti ancora dormendo per le ore piccole che si fanno quando si va a fare serata. Penso di essermi l'unica sveglia solo per uscire questa mattina; voglio esplorare València e così uscendo dai cancelli del collage, inizio a gironzolare per le sue vie finché il mio olfatto viene attirata da un buonissimo odore di torta e muffin. Effettivamente questa mattina non ho fatto neanche colazione.. per questo decido di entrare in un bar che deve essere sicuramente uno dei bar più affollati di València da quanta gente c'è la dentro.
Appena entro le mie narici piangono per questo odore spettacolare: pancake, cioccolato, caffè, the, crema pasticciera, torte, crostate e chi più ne ha più ne metta. Subito mi guardo intorno e trovo un posto per sedermi. Il locale è abbastanza affollato e leggo dal menù il nome, perché presa dalla fretta non ho neanche letto dove sono entrata.
"Kaffeine" leggo e aprendo il menù mi viene quasi da piangere. Le cose costano così tanto che potrei spenderci il patrimonio e addio a tutti.
Cerco una soluzione guardando anche la più semplice delle brioche, ma sbarro gli occhi quando leggo il prezzo.. dovrà  essere la colazione migliore del mondo quella che farò questa mattina.
Improvvisamente un ragazzo alto sulla trentina mi si para davanti e si siede a quello che dovrebbe essere il "mio" tavolo.
Senza dirmi niente, chiama una cameriera e prende due caffè, e una brioche. Lo guardo e cerco di fargli capire che questo è il mio tavolo, ma come se mi leggesse nel pensiero mi tende la mano e inizia a parlare.
P:" Scusa se non mi sono presentato prima, il mio nome è Paul Arro. Ti ho vista da fuori e sembravi ammaliata da questa caffetteria, e quando ti ho visto aprire il menù non ho potuto fare a meno di ridere." Mi dice sorridendo.
J:" Vorrei vedere, i costi di questa caffetteria potrebbero superare quelli della mia vita.." Dico sospirando e Paul inizia a ridere.
J:" Piacere comunque, io sono Josi-" non faccio in tempo a presentarmi che sul mio cellulare compare una chiamata, e scusandomi con Paul, il quale mi dice di fare con calma, rispondo.
J:" pronto? Ava dimmi."
A:" Dove sei? Sono quasi le 9:00 e pensavo fossi in camera tua ma non ci sei.. hai dormito fuori?" Mi chiede con un tono quasi alterato.
J:" Nono sono solo andata a farmi un giro fuori, non ti preoccupre, volevi qualcosa?"
A:" Stasera pizza e film al cinema tra me te e Sam?"
J:" Per me va più che bene. Andrebbe bene se invitassi mia cugina? Rachel, almeno ve la presento." Alla pronuncia del suo nome Paul mi guarda attentamente, come se fosse illuminato.
A:" Jo? Ci sei? Ti ho detto che va bene. Passa da noi alle 7:30 capito?" vengo richiamata dalla sua voce che mi sveglia e accetto per stasera.
"Ecco a voi" dice la cameriera portando gli ordini di Paul al tavolo, il quale mi passa il caffè e una fetta di torta.
J:" Oddio io non.. non posso accettare, ma grazie davvero.."
P:" Avanti non farti problemi, starai morendo di fame. Forza su." Mi invita sorridendo e subito mi fiondo sulla mia colazione gratis.

Qualche minuto dopo a parlare del più e del meno mi accorgo che Paul è un uomo sposato e ha una bellissima famiglia composta da due figli. Mi racconta di lui e poi chiede di me. Racconto solo di essere qui per il collage ma non do ulteriori informazioni su di me e sul mio passato, non voglio dare nell'occhio dato che è stato così gentile.
P:" Oh cavolo devo andare. Mi stanno aspettando al lavoro e sono in ritardo. Beh è stato un piacere Foster, ci si vede in giro o magari sabato prossimo qui alla stessa ora!" Dice facendomi l'occhiolino e precipitandosi al di fuori del locale, cosa che sto per fare anche io.

Così freddi, quasi come il ghiaccio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora