Il viaggio in aereo è stato imbarazzante. La frase che stava per dire Oliver prima che l'altoparlante lo interrompesse mi ha messo un po' a disagio. Crede veramente che questo incontro sia segnato dal destino? Nonostante ciò, il viaggio è stato piacevole e lui non è per niente una cattiva compagnia. Ho scoperto che va all'università di medicina, che ha intenzione di diventare un dottore e che ha due pastori tedeschi di cui va pazzo. Mi ha fatto vedere l'intero album contenente tutte le loro foto e devo dire che sono bellissimi, anche se preferisco di gran lunga i gatti; sono molto più indipendenti e poi sono molto più carini dei cani.
Appena atterrati ad Ibiza, mentre io e le mie amiche ci incontriamo per prendere i bagagli, Oliver mi ferma chiedendomi di scambiarci il numero di telefono per stasera.
O:« Miraccomando, rispondimi, ci conto per stasera! Salutami le tue amiche, ora scappo che mi stanno aspettando per mangiare!» mi saluta poi dandomi un bacio sulla guancia. Vedendolo avviarsi mi viene in mente che anche noi dovremmo fare la stessa cosa e così insieme al mio gruppetto di amiche ci dirigiamo verso quello che è il nostro hotel, poco distante dall'aeroporto.
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Ibiza, 19:30.
S:« Cazzo Ada ridammi la mia piastra, non posso scendere con dei capelli così!» È da mezz'ora che Samantha e Ava litigano per usare la piastra mentre io sono ancora qua in camera da letto a finire di sistemare la valigia insieme a Rachel, che sta facendo la stessa identica cosa.
R:« Quindi? Non mi vuoi dire niente su quel ragazzo?» mi chiede improvvisamente mentre sistema una maglia nell'armadio facendomi sussultare.
J:« A chi ti riferisci scusa? Ad Oliver?»
R:« E a chi sennò? Vi ho visto come vi guardavate da lontano mentre lui stava uscendo dall'aeroporto sai? Non pensare di prendermi per il culo Jo!» mi dice avventandosi su di me e strizzandomi le guance come solitamente fanno le nonne ai loro nipoti.
J:« Cazzo Rachel lo sai che mi da fastidio quando mi tocchi le guance! E no comunque, è un bel ragazzo indubbiamente ma ora ho altro per la testa. Siamo venute qui per divertirci insieme o sbaglio? Stasera voglio ballare insieme a voi e a nessun altro sia chiaro!»
Ribadisco il concetto già detto a tutte, riferendomi anche al fatto di non portare i ragazzi in camera, cosa che, ahimè, sarebbe probabilmente successa.
Rachel alla mia risposta sussurra un "Sisi, a me non mi freghi" che mi fa sorridere e sbuffare al tempo stesso.
Improvvisamente la porta del bagno si apre e davanti a noi compare la figura di Samantha con i capelli tutti arruffati e noi non possiamo che trattenerci dal ridere.
S:« Voi. Non avete idea. Mi sono bruciata con la piastra mentre cercavo di strappargliela dalle mani! Non me la vuole dare e stiamo facendo anche tardi per la cena in albergo! Quella maledetta piastra è mia!» urla a me e a Rachel che non possiamo fare a meno di ridere vedendola in queste condizioni.
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21:30, camera d'Hotel.
La cena è stata ottima anche se siamo scese a mangiare veramente tardi per colpa di Ada e Samantha che continuavano a litigare ed ora, dopo bel tiramisù, siamo in camera che ci prepariamo per la serata in discoteca.
J:« Oliver mi ha detto che lui e i suoi amici essendo del posto hanno il privè perché conoscono i proprietari della discoteca quindi ci hanno detto che ci portano con loro al tavolo, così se abbiamo bisogno mettiamo le borse e le giacche li.» avviso le altre leggendo il messaggio che mi ha mandato da poco Oliver, mentre con l'altra mano cerco di mettermi il mascara.
Siamo tutte e quattro in bagno davanti allo specchio: Rachel si sta sistemando i capelli in una lunga coda liscia che le ricade sulla schiena, Ava ha fatto i boccoli e ora si sta vestendo, Rachel invece si sta mettendo il rossetto mentre io sto finendo gli occhi.
A:« Perfetto di ad Oliver di farsi trovare fuori dalla discoteca e di mandarci la posizione così lo raggiungiamo subito. Oh ragazze comunque posso dire una cosa? Si la posso dire perché devo dirla: siamo delle grandi fighe stasera!» dice guardandosi allo specchio e toccandosi i boccoli che le ricadono morbidi sulle spalle, mentre noi scoppiamo in una fragorosa risata di gruppo. Ava ha ragione, stasera sono tutte belle anche se del mio outfit non sono molto convinta dato che me l'ha dato Samantha costringendomi a metterlo. Rachel ha dei pantaloncini neri a vita alta, sopra un top rosso come il suo rossetto e ai piedi dei stivaletti neri con un po' di tacco; Ava invece ha una gonna grigia a effetto serpente e sopra un top bianco senza spalle che le fascia benissimo la vita stretta, mentre come scarpe ha scelto di indossare delle décolleté nere lucide e per finire, Samantha che ci è voluta andare pesante come suo solito: ha indosso un vestito maculato che le ricade morbido sui fianchi ma che evidenzia il seno prosperoso con una spaccatura a V e ai piedi degli stivali alti lucidi neri. Sono tutte bellissime, sicure di loro e sono fisicamente perfette. Io invece mi sento un po' fuori luogo con quello che ho addosso: Samantha ha scelto per me un vestito bianco, a monospalla con una spaccatura sulla pancia che scende stretto sui fianchi per poi finire sulle cosce. Ai piedi invece ho le mie amate Micheal Kors lucide bianche.
L'abito è molto corto e per questo continuo a tenere d'occhio il vestito che si alza sulle mie cosce che, secondo i miei gusti sono troppo scoperte.
Poco dopo, appena finisco di mettermi il lucida labbra, siamo tutte pronte, così decidiamo di fare qualche foto e postarle sulle storie di Instagram. Stasera sono carica, sono qui con le mie amiche, a Ibiza la città della vita notturna, pronta a bere a divertirmi a tempo di musica in loro compagnia, e io non vedo l'ora.
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22:30, discoteca sul mare.
Finalmente dopo 30 minuti di taxi arriviamo alla posizione indicata, una discoteca all'aperto situata sulla costa.
All'esterno della discoteca vedo Oliver e quelli che dovrebbero essere i suoi amici: sono in 7 e sono tutti molto carini.
Mentre scendiamo dal taxi, Oliver ci viene incontro e mi porge la mano.
O:« wow.. sei splendida.» mi dice facendomi arrossire e per ringraziarlo gli sfoggio un grande sorriso. Indossa una camicia bianca, sbottonata sui primi due bottoni e dei pantaloni neri.
J:« Beh tu non sei da meno sai?» dico facendolo sorridere mentre saluta tutte le mie altre amiche.
O:« bene ragazze, è un piacere rivedervi! Vi presento tutti i miei amici: lui è Marco, Alexios, questo è Javier, suo fratello Christian, lui è Riccardo e per finire abbiamo qui Leon.» ci indica tutti i ragazzi con i quali facciamo conoscenza e devo dire che sono tutti di bell'aspetto, nessuno escluso. Marco ha i capelli neri come i suoi occhi, Alexios ha la pelle ambrata e delle treccine castano scuro raccolte con un cipollino, Javier e Christian sono fratelli gemelli e si nota molto, hanno i capelli castano chiaro e gli occhi verdi mentre Riccardo, occhi azzurri e capelli biondi folti.
L:« Piacere di conoscerti, sei davvero bellissima.» mi dice l'ultimo che non si limita come hanno fatto gli altri a stringermi la mano. Questo ragazzo deve provenire dall'olimpo perché non è solo bello e muscoloso, ma è anche molto intrigante: ha i capelli neri e i suoi occhi sono castano chiaro e mentre mi stringe la mano noto la camicia nera del medesimo colore dei suoi pantaloni che fasciano alla perfezione il suo corpo. Nonostante io l'abbia descritto come un Dio greco, il mio pensiero è sempre rivolto da un'altra parte e io non capisco perché la mia mente faccia così.
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Così freddi, quasi come il ghiaccio.
RomanceUna ragazza di 18 anni, alta, magra e dagli occhi verdi, lascia la sua famiglia per iniziare un nuovo percorso di studi. Lasciandosi il passato alle spalle caratterizzato da lotte, misteri e da gare clandestine, avrà diverse avventure che la travolg...