Per tutto il tragitto verso la Sala Grande Hermione venne accompagnata da brusii e sussurri eccitati: la prima partita di Quidditch di quella stagione avrebbe avuto luogo quel giorno stesso, e in campo sarebbero scese le squadre di Corvonero e Serpeverde. Già dalla sera prima erano state accettate le prime scommesse, che prevedevano in media o un pareggio o la vincita dei Corvonero, e per quell'occasione Ron aveva già sperperato metà della sua paghetta mensile, nonostante i continui rimproveri di Hermione. "Metà paghetta!? Ma cosa hai nel cervello?" gli aveva chiesto lei quando l'aveva saputo "Spero per te che vincano i Corvonero, altrimenti avrai perso quindici galeoni per niente!"
"Grazie mille per la fiducia!" aveva risposto Ron sbuffando.
Lei aveva alzato gli occhi al cielo, tanto sapeva già come sarebbe andata a finire se gli avesse risposto, e quindi non aveva aggiunto altro.
Alle nove e mezza circa la Sala Grande comiciò a svuotarsi con una velocità impressionante, ed i primi ad avviarsi verso il campo furono i Serpeverde e i Corvonero. A differenza di quando dovevano fronteggiare i Grifondoro o i Tassorosso i Serpeverde non insultavano mai pesantemente i Corvonero; in effetti, c'era sempre stato un ambiguo sodalizio fra le due casate, in quanto per molti aspetti si assomigliavano e molto spesso condividevano gli stessi principi. Non a caso chi entrava in queste case aveva una spiccata intelligenza e la voglia di mettersi alla prova.
Ginny, che quella mattina era arrivata tardi a colazione e si era messa a sedere accanto a Dean, prese il toast che stava finendo di mangiare fra i denti e sistemò in un tovagliolo due fette di torta alla cannella, la sua preferita.
"Avete scommesso qualcosa?" chiese avvicinandosi al trio, il quale si stava alzando proprio in quel momento.
"Non ne parliamo" commentò Hermione, prendendo sottobraccio l'amica e guidandole verso l'uscita "se non vince Corvonero, tuo fratello si ritroverà con la paghetta dimezzata"
Ron, che nel frattempo le aveva raggiunte, le rivolse un'occhiataccia. "Tanto per precisare, se vinco avrò i quindici galeoni che ho offerto più altri venti galeoni! A ben vedere, ho fatto un buon affare".
Ginny ed Hermione non dissero niente, ma le loro espressioni erano eloquenti.
"E non mi guardate con quelle facce!" esclamò poi il rosso fermandosi per aspettare Harry, che era rimasto indietro.
"Sappi solo che se perdi non ti presterò neanche un galeone della mia paghetta" rispose la sorella voltandosi.
E su quella nota le due amiche accellerarono il passo per raggiungere Hannah Abbott, lasciando Ron a borbottare a mezza voce.Lo stadio, come ogni anno, era pieno fino all'orlo. Quando riuscirono in qualche modo a passare oltre il muro di gente che si era soffermata per le ultime scommesse realizzarono che gli unici posti disponibili erano due in mezzo e due a bordo platea. In un batter d'occhio Ron, tirando Harry per la manica, si era fiondato verso i posti a bordo platea, lasciando Ginny e Hermione come unica opzione i posti in mezzo."Scusate" aveva gridato girandosi non appena si furono seduti.
"Che gentiluomo" bofonchiò la rossa, inviperita.
L'amica non ci aveva dato molto peso, non era una fan accanita di quello sport quanto l'altra.
"Non ti preoccupare, almeno staremo in buona compagnia" disse lei, indicando con un cenno del capo Neville e Hannah Abbott fare segno di avvicinarsi. Quando li raggiunsero e si misero a sedere suonò il corno e la voce di Colin Creevey risuonò forte e chiara sul frastuono degli spalti. "Signore e signori, benvenuti al primo torneo di Quidditch di questa stagione! Sul campo si fronteggerano le squadre di Corvonero" un boato risuonò da ogni angolo del campo: tutti, dai Tassorosso ai Grifondoro, erano per i Corvonero... "e i Serpeverde" un ruggito di urla provenienti dai Serpeverde si alzò, inneggiando la propria squadra. A quel punto i giocatori entrarono in campo e, in sella alle loro scope, si librarono in aria, volteggiando sopra le teste dei loro tifosi e incitandoli a mostrare il loro entusiasmo. Tutti erano in piedi e battevano le mani e urlavano talmente forte da spaccarle i timpani, ma in mezzo a tutto quel trambusto Hermione vide che Malfoy stava volando basso vicino agli spalti e con lo sguardo sembrava cercasse qualcuno. Quando arrivò al suo spalto si sentirono fischi e urla di disdegno. "Non sei il benvenuto Malfoy!" si era udita distintamente la voce di Ron, ma lui neanche ci badò e continuò a scrutare la folla, finchè i suoi occhi color argento non si soffermarono sui suoi. Lei non osò distogliere lo sguardo e così vide il Serpeverde farle un occhiolino e poi subito scendere più in basso. "Lo hai visto?" le urlò all'orecchio Ginny scuotendole il braccio e riportandola alla realtà. "Cosa?" gridò a sua volta Hermione. L'amica aprì la bocca per rispondere, ma Colin la precedette: "Signore e signori, che la partita di Quidditch abbia inizio!" e a quel punto la rossa dimenticò ogni cosa e balzò in piedi incitando i Corvonero.
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Non Può Essere Malfoy!
FanfictionPer il suo sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Silente chiederà a Hermione Granger di tener d'occhio il giovane Malfoy con la scusa di fargli da tutor. Quello che la Grifondoro non sa è che quel ragazzo così arrogante, impreve...