capitolo 4

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<<Tesoro svegliati o farai tardi>>
I sussurri amorosi di mia madre mi scostano dal noto incubo che tempesta le mie notti.
Mi metto seduta sopra il letto ancora intontita, faccio passare le dita tra i capelli per cercare di dargli una forma e mi volto verso l'armadio come a dover affrontare uno dei nemici più pericolosi al mondo.
Il dubbio di come vestirmi.
Mi alzo per andarmi a lavare , la puzza non è roba apprezzabile.
Finita la sessione bagno ritorno in camera ,e opto per un outfit in linea con il mio umore: panna.
Un giallino molto delicato simboleggia l'ansia , quel groppo in gola , quella fastidiosa sensazione di impreparatezza.
Mentre indosso il vestitino di pizzo chiaro osservo le diverse sezioni in cui sono divisi i miei capi per colore:
Per i giorni in cui sono colta da un'ispiegabile tristezza mi vesto d'azzurro, quando mi sento particolarmentr felice di arancione , nostalgica di lilla , arrabbiata di rosso , ovviamente di verde per quando sono invidiosa , e un bel rosa per i miei momenti più romantici.
Il linguaggio dei colori è stata una delle prime cose che mio padre mi ha insegnato , all'età di 4 anni , quando mangiando una pesca mi ritrovavo ad assorbire per sbaglio il giallo scuro della buccia , e come una matta iniziavo a ridere influenzata dal carattere allegro del colore.
Il mio è sempre stato un potere alquanto instabile , mi diceva sempre papà , una cosa mai vista prima.
Se lo spiegava per l'uso così eccessivo , come dice lui , di questi "apparecchi tecnologici" .
In realtà non so nemmeno io fino a dove si spingono le mie doti , l'unica mia certezza è che allo scoccare del mio diciassettesimo compleanno , esattamente tra una settimana , raggiungerò il picco delle mie 'capacità'.
A me basta che ci sia una torta grande e sono felice.
Faccio colazione con una fetta di ciambellone ed esco di casa in tempo per acchiappare l'autobus.
Nel viaggio ripercorro il discorso avuto con mio padre , tutta la faccenda della convivenza con Kal per 'analizzarci' non mi alletta per nulla , e sinceramente stento a credere che i miei siano disposti a lasciare la loro piccolina in balia di un darkettone per un anno intero nella stessa casa.
Ma poi dove dovremmo abitare ? E dovrei farla io la spesa ?
Mi rendo conto che sono troppe domande da fare a mio padre ,che già ieri mi stava fulminando con lo sguardo perché si lamentava per l'ennesima volta che non lo ascolto mai -anche se non ha tutti i turni ...
Ma l'unica persona che io conosca oltre a mio padre in grado di spiedarmi come stanno le cose é...quello...
<< oih Rosellina cosa ti rende così crucciata?>>
Una voce sgradevole alle spalle mi strappa dai miei pensieri , mi volto in fretta e incontro due occhi color smeraldo che si posano lentamente sulla mia testa.
Ma che problemi ha questo qui con i miei capelli ?!
<<Senti ma ti disturbano per caso questi?>> gli chiedo infastidita prendendomi una ciocca in mano.
Lui mi si avvicina , spinto da un vecchietto che deve uscire dal bus , e incastrando i suoi occhi ai miei mi ruba la ciocca e inizia a girarsela tra le dita.
<< Beh. ..sai come è ...rosa?>>
E non aggiunge altro come se ciò che appena detto bastasse a formare un periodo completo.
<< Emh. ..si , rosa ! E allora ?>>
Lui mi guarda divertito, possibile che per lui qualunque cosa io dica sia uno scherzo ?
Alza un sopracciglio e rivolge lo sguardo verso l'esterno <<diciamo che non è uno tra i miei colori preferiti>>
<< Ah ah ah, questa é buona. Vuoi dirmi che c'è un colore che ti piace ? Fatta eccezione per il nero >>
Lui fa come per pensarci ,poi ritorna a guardarmi e rivolgendomi un sorriso sghembo dice << in effetti no. Ma eih! Che ci vuoi fare ? Siamo nati così>>.
Uno sguardo complice gli scivola dagli occhi , e un qualcosa dentro di me si scatena nell'istante in cui posa una mano sopra la mia spalla nuda.
Un bruciore simile a quello che avevo ieri al braccio si diffonde lungo la pelle , e sono costretta a scostarmi dolorosamente.
<<aiah! Ma la vuoi piantare ? >>quasi urlo .
Mi guarda strano , come se non capisse , e io gli mostro il polso ancora arrossato.
Il giorno prima , quando ero tornata a casa , avevo chiesto spiegazioni a papà, il quale mi aveva rivelato che a quanto pare il contatto tra due altereghi che non hanno ancora compiuto i 17 anni produce ...questa cosa .
Sorrido compiaciuta scoprendo che non ero l'unica a non sapere questo particolare.
Lo spiego come meglio posso a Kal , che , quasi offeso , mi dice << mi spiace Rosy. Vorrà dire che riserveremo i divertimenti a dopo il compleanno.>> e mi guarda in maniera maliziosa.
Sento le guance riscaldarsi con una velocità spaventosa , non sarà serio vero ?
Sto per chiedergli spiegazioni riguardo la nostra 'futura convivenza', ma l'autobus si blocca di botto e nella calca della folla che scende lo perdo di vista.
Sospiro frustrata e mi sistemo lo zaino sulle spalle.
Che noia questo qui.

Oih matitine!♡ Ecco per voi un nuovo capitolo. Spero vi piaccia, anche se posso capire che se i primi capitoli vi sembrano un tantino noiosi...
Ma non temete , le cose tra Kal e Madison non rimarranno così fredde ancora per molto ; )
Baci by
-luksblu♡

Volevo ringraziare particolarmente @niallsovl  per la splendida cover ♡

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