capitolo 3

60 8 2
                                    

Come è possibile? Non capisco...
Rimango a bocca aperta di fronte all'immagine in bianco e nero, e Lara, non comprendendo, mi scuote per sciogliermi dal mio trance:
<<Eih Mady tutto bene?>> mi chiede preoccupata.
Mi scosto una ciocca rosa dagli occhi e richiudo la custodia.
<<Là, c'è qualcosa che non va!>>
<< Ho notato. Ma cosa hai?>>
Lara mi prende la mano, e nel momento esatto in cui mi volto verso di lei, come un flash mi appare un ricordo di Kal che per pochi secondi sfiora la mia tela, proprio come aveva fatto con il mio lettore.

O mamma no!
Senza dire nulla, se non un 'no,no,no,no,no,no,no' come una matta, lascio Lara e corro verso l'aula di arte, sperando di trovarci ancora Kal.
Il cuore mi batte a mille e la sensazione di pizzicore alle dita aumenta. Come ho fatto a non capirlo prima? I suoi modi da strafottente, come chi è stato abituato sin da piccolo a vincere sempre, i vestiti scuri, il colore che ha usato, solo il nero.
E' Kal il ragazzo che dovrò dominare.
Lui è l' alterego dei colori.

Raggiungo la porta ma ormai la classe è deserta. Non avendo la più pallida idea di dove andare cado nello sconforto totale.
Butto la custodia e lo zaino sopra il primo banco che mi capita a tiro, e mi lascio cadere goffamente sulla sedia accanto sospirando sconsolata.
<<Dannazione dovrò aspettare domani!>>
<<Rosellina, se ci tenevi così tanto a rivedermi bastava una chiamata !>>
Mi volto di scatto e trovo una sagoma scura poggiata distrattamente sullo stipite della porta.
Meraviglioso, eccolo! Non so se ridere o piangere.
Mi alzo in fretta, sperando di non essere in condizioni tanto pessime , mi asciugo le mani sui jeans, e cercando di sembrare il più calma possibile affermo:
<<Madison! Mi chiamo Madison! Che razza di nome è 'rosellina' andiamo!>>
<<Hai ragione... Rosy è meglio! Ma... cosa avevi da cercarmi tanto?>>
Oddio è vero! Ero così tanto concentrata dal mio nome che stavo dimenticando la cosa più importante! Mi avvicino alla custodia ed estraggo la tela per mostrargliela :
<< Tu...>> e non so più che dire perchè... beh perchè mi sta guardardando con quegli occhi!
<< Io...?>> E continuando a fissarmi mi rivolge un sorriso sghembo e fa un passo verso di me .
<< Tu ... beh...>>
Insomma Mady ma che ti prende? Perchè adesso non riesci più a spiccicare parola ??
Kal mi è sempre più vicino, e con lui la mia sensazione di angoscia aumenta.
<< C'è qualcosa che per caso non va Rosy? Preferiresti sederti? Non so... forse...forse ti senti attratta da me?>>
HAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAH esilarante !
<<Davvero?Sei così sicuro di te?>> E gli punto il dito in mezzo al petto irritata << Beh, perchè se è così, penso che per stavolta il tuo radar abbia sbagliato mira, io so chi sei, e puoi stare più che certo che non lascerò che tu domini sui miei colori!>>
Kal socchiude gli occhi, un altro brivido mi attraversa la pelle ma faccio finta di nulla. China leggermente la testa, e io noto con mio malgrado i muscoli del collo e la perfetta forma della mascella Ma io dico! Doveva essere per forza così figo il mio alterego?
<< Ne sei sicura? Perchè il tuo grazioso disegno e la tua preziosa musica classica dicono il contrario piccola Rosy>>
Spalanco gli occhi e lo guardo furiosa << Lo sapevo che era colpa tua ! Ti costringerei a ricomprarmi un nuovo cellulare se non fosse altro che non potrei mai accettare un dono da te!>>
Kal mi risponde con aria sofferente << Ma come ! Così mi offendi sai? Questo non è il modo di trattare il nuovo arrivato>>
Ma sta scherzando vero?
<< Senti, non so cosa tu abbia in mente, guarda che non sono come le altre! Non mi farò influenzare dal tuo bel faccino chiaro? O dall' aria da duro o il fascino del mistero o..>> Ok sto parlando troppo, per favore Mady smettila
Kal inizia a ridere di nuovo come un pazzo, e la cosa contribuisce a farmi imbestialire ancora di più.
Prendo lo zaino e la custodia per andarmene, ma prima che io possa uscire dall'aula Kal mi afferra il polso, costringendomi a girarmi :
<<Non farei tanto la difficile Rosy. Io lo dico per te, non vorrei che qualcuno qui passasse un brutto anno>>
L'unica cosa che mi viene in mente è << Ma per favore! E non chiamarmi più Rosy! Il mio nome è MADISON!>> scandendo l'ultima parola.
Con uno strattono riesco a liberarmi della sua presa e ad allontanarmi da lui, il tutto mentre quello stupido continua a ridere.
Nel tragitto verso la classe di matematica sento un leggero prurito, e alzandomi la manica scopro che è proprio la parte di pelle afferrata da Kal, che ora appare più grigia e tesa.
Credo proprio che a casa dovrò domandare un po' di cose a papà ...

******************
<<Che cosa hai detto? Ma ne sei sicura ?>> Chiede mio padre quasi urlante
<< Si papà! E' un pò difficile sbagliarsi sai? Anche perchè lo ha praticamente affermato lui stesso>>
Continuo a massaggiarmi il polso, che con l'andare avanti delle ore ha iniziato a farmi sempre più male, e mia madre mi si siede accanto e inizia a spalmarmi uno strano e puzzolente unguento di sua invenzione.
Mia madre ama sperimentare erbe o pozioni, è l'unico modo che ha per sentirsi un pò utile, dice lei. In effetti lei è praticamente l'unica nella nostra famiglia a non avere i poteri, è una cosa che si tramanda dalla linea di mio padre.
<< Ma... ma che ti ha detto di preciso?>> Mio padre sta appoggiato al camino, i baffi lunghi che tremano per via della velocità con cui ora sta respirando
<< Tesoro calmati però ora. >> Lo ammonisce mia madre mentre ancora mi sta impuzzolendo il polso
<< Ha detto... emh...>> e non posso ripensare a quel momento senza arrossire per il modo in cui mi sono comportata
<< Oddio tesoro ma sei tutta rossa! Cara puoi controllare che non abbia la febbre? Oh quel mascalzone! >>
Ok qui qualcuno è un pò ansioso
<<Papà si può sapere cosa hai? Sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento! Mi stai addestrando da tutta la vita. Sta tranquillo, andrà tutto bene vedrai.>> E non so se lo stia dicendo per convincere solo lui.
Mio padre fa un lungo respiro, e io approfitto del fatto che ora non parla per domandargli:<< In effetti ha detto una cosa che mi ha sconcertata... ha detto che avrei fatto meglio a non 'odiarlo' troppo, o avrei passato un brutto anno. A che cosa si riferiva papà?>>
Papà cambia immediatamente espressione, e prendendo un sigaro da un astuccetto mi risponde calmo :
<< Beh in effetti non ha tutti i torti. Vedi, i due portatori dei poteri , per tutto l'anno seguente al diciassettesimo compleanno, dovranno ,in una specie, convivere .
In questo modo avranno tempo di meditare e analizzare le caratteristiche reciproche. Allo scadere del tempo prestabilito, si svolgerà un importante rito, in cui i due si fonderanno, e il guardiano più forte , come tu ben sai, dominerà sul più debole.
E su questa cerimonia che io e te ci concentriamo da così tanti anni Madison, non c'è margine d'errore tu->> << Lo so papà.>> lo interrompo << Ma non capisco, perchè non mi hai mai parlato di questo anno di convivenza? >>
<<In realtà l'ho fatto, ma a quanto pare c'era qualcuno che durante le mie lezioni dormiva...>>
Papà mi rivolge uno sguardo severo, e io per sfuggire alla ramanzina fingo uno sbadisglio e corro in camera.
Raggiungo finalmente il letto, e rimasta sola con i miei pensieri non riesco a non ripercorrere ciò che appena appreso:
Un anno intero con quello.
Che dio mi assista.

Ciao a tutte le mie matitine! Ci tenevo davvero tanto a ringraziarvi se siete arrivate a leggere fin qui <3
Le cose per la povera Madison stanno diventando scomode eh? Ma forse nemmeno a lei dispiace così tanto dai hahahaahha
E chissà invece che impressione si è fatto Kal di lei!
Spero che la mia storia vi stia piacendo, e se vi va colorate quella stellina
Un bacio da
-luksblu<3


Volevo ringraziare particolarmente niallsovl  per la splendida cover ♡


La Ragazza Dei Colori Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora