capitolo 13

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Quando la sveglia irrompe con il suo insopportabile frastuono stento a credere che siano già le sette del mattino.
Non tanto perché ho dormito una cosa tipo due ore in tutto , ma perché non voglio accettare l'idea che un altro giorno sia iniziato , e per l'ennesima mattina mi dovrò trascinare a scuola.
Dove c'è lui.
Per tutta la serata mi sono ripetuta che ciò che era successo con Kal , cosa aveva sentito non fossero nulla. Ma non ne ero poi tanto convinta...
E in effetti più ripensavo alla sua vicinanza , il suo sguardo , le sue carezze... più mi montava un'irrefrenabile rabbia.
Ma non c'era solo quello.
Nella notte passata , stretta nelle coperte calde del mio nuovo letto, una strana sensazione mi avvolgeva il petto , si annodava sulla gola , mi risaliva agli occhi.
Quando finalmente mi alzo per prepararmi per la scuola mi convinco che sia solo il rimpianto per non aver vinto la prima prova.
Se!
Per oggi un bel grigio ci sta:un maglione corto grigio con dei jeans neri a vita alta strappati e i miei adorati anfibi.
Mi sbrigo ad uscire prima che Kal mi veda e mi costringa a fare la strada con lui.
Mentre cammino prendo tra le mani il cellulare e noto almeno una ventina di messaggi da parte di Lara.
*allora?
*come sta andando?
*perché non rispondiii
*oddio ci sei andata a letto vero ?
* ma che dico ovvio che no
*ora mi sto preoccupando
*rispondi puttanella
Un sorriso mi sfiora le labbra , e il cuore mi si alleggerisce un pochino.
Faccio scivolare il dispositivo nella tasca posteriore dei jeans e mi intreccio le mani per sentire meno il freddo.
L'autunno inoltrato ha colorato di rosso e arancione strade e alberi , nuvole di foglie macchiano l'asfalto , e un poco le dita mi formicolano al pensiero di dipingere il paesaggio intorno a me.
Riflettendoci , nella nuova casa c'è una bellissima stanza adibita tutta alla pittura che ancora non è stata usata dalla sottoscritta.
Distratta dall'idea ci metto un pò ad arcorgermi dell'entrata di Kal nella classe di arte.
All'uscio della porta ,noto il suo sguardo volare distrattamente da un banco all'altro , e dopo un pò i suoi occhi trovano i miei, il mio cuore salta un battito.
Un misto di emozioni attraversa il suo volto non appena capisce che nessun posto accanto al mio è libero.
Infatti pochi minuti prima che iniziasse la lezione , mi sono organizzata con altri miei compagni per cambiare posto e potermi in questo modo allontanare il più possibile da lui.
Devo dire che la cosa non è stata poi tanto difficile , è bastato nominare il nome di Kal, che le ragazze sono corse a trotte. Ho avuto solo l'imbarazzo della scelta.
Il primo godimento che mi aveva mosso per quella mia piccola vittoria si tramuta presto in ansia.
Kal infatti punta il banco alla mia destra, dove ora siede Darek, il fumettista del corso, basso , cicciottello e incredibilmente timido.
I suoi occhi color smeraldo si assottigliano mentre si avvicina , lentamente, proprio come fa il predatore con la sua preda.
Madison, sta calma , ormai Derek si è seduto lì , Kal non può costringerlo ad alzarsi.
Ma manco per idea.
In un nanosecondo le paffute guance di Derek si tingono di una preoccupante sfumatura di porpora , e il ragazzino , senza nemmeno che Kal fiati due parole , si alza con la cartella in mano e si precipita verso la sedia dall'altra parte dell'aula.
Kal soddisfatto poggia la sua roba sul banco e mi rivolge un sorriso smaliante.
<< giorno Fiorellino >>
Gli lancio una occhiataccia
<< stronzo>>
Il sorriso del mio alterego si allarga ancora di più , dando bella vista dei suoi denti bianchi e perfetti.
Che odio ...
<<qualcuno non sa accettare le sconfitte vedo>>
Rimango a bocca aperta. Ma sta dicendo sul serio ?!
<< non è vero ! Tu... tu hai barato!>>
Kal si mostra perplesso
<< ho barato? E dimmi, come avrei barato Fiorellino ?>>
Sento il volto in fiamme non appena ripenso alle carezze della sera prima.
<< tu...tu lo sai!>> sussurro con occhi ardenti
<< No. Non ricordo proprio. Oh aspetta>> una mano gli gratta il collo
<< forse capisco a cosa ti riferisci>> e con le dita si tocca la pelle e fa su e giù a mimare delle carezze.
<< Ma io non intendevo distrarti. Se poi qualcuno si è lasciata abbindolare non è di certo colpa mia. Anche perché non credo che la cosa ti desse tanto fastidio. O sbaglio ?>>
Sento il sangue rimbollirmi nelle vene ,e le mani si stringono a pugni ,pronte a prenderlo a botte.
<< non provare mai più ad avvicinarti o io...>>
<< O tu?>> Kal si è sporto sulla sedia e ora il suo volto è a pochi centimetri dal mio. Le sue labbra a poca distanza dalle mie e...
E cosa stavo dicendo ?
<< come pensavo>>
Quando inizia a ridere , a ridere di me, non posso trattenermi , e gli lancio una sberla in faccia.
Gli occhi sgranati di Kal e la sua espressione stupita sono tutto.
Il contatto con la mia mano si trasforma in un rumore che azzittisce tutta la classe e fa voltare tutti verso di noi.
Dannazione.
<< signorina Smith, signor Dillon, cosa sta succedendo?!>>
Mi immobilisco , non sapendo cosa rispondere al prof , e , purtroppo , la parola la prende Kal.
<< professore mi scusi , ma a quanto pare qui c'è qualcuno che non sa tenere la mani apposto. Certo... con una bellezza come la mia è difficile trattenersi dal toccare...>> e mi rivolge uno sguardo malizioso.
Il prof più che indignato si riposiziona gli occhiali sul naso e ci fissa esterrefatti << questa non è l'ora adatta per flirtare ragazzi. Dopo le lezioni rimarrete in punizione! Entrambi! E non voglio sentir storie!>>
FLIRTARE ? MA SIAMO SERI?
Finalmente trovo la voce e provo a giustificarmi in qualche modo , ma nulla , il prof non mi vuole sentire.
Sconsolata mi arrendo.
Almeno ne è valsa la pena.
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<<CHE COSA ? >>
<< esatto. Devo rimanere dopo le lezioni in punizione. E non è tutto! Con Kal! >>
Lara prende il libro di letteratura dall'armadietto , e stenta a credere al mio resoconto più che dettagliato riguardo la sera precedente e la punizione del prof .
<< comunque quel prof è uno svitato. Dio mio , scopasse di più,non se la prendesse con noi poveri alunni !>>
<< Lara!>>la ammonisco io mentre cerco di nascondere una risata.
<< però ... questo Kal è proprio uno stronzo! Chi l'avrebbe detto.>>
Beh...io...
<< eih ragazze , chi è uno stronzo ?>>
Ma che cavolo! Come fa a trovarsi sempre ovunque e in qualsiasi momento ?
Dietro di noi , senza che ci accorgessimo di nulla ,Kal spia la nostra conversazione, avvinghiato in maniera quasi imbarazzante a Emma.
Non so per quale motivo , ma l'immagine di loro due , così vicini , in un primo momento mi spiazza , colpendomi come una fitta al petto.
Lara rimane impassibile e risponde con tono sicuro.
<< ma guarda che bella coppia ! Uno peggio dell'altro. Vi siete proprio trovati voi due.>>
Non si sa per quale verso , ma Emma prende il tutto come un complimento e sfodera uno dei suoi sorrisi da sogno.
<< Lara , Madison. Come va verginelle? La mancanza di cazzi nella vostra vita è ancora cosi dura ? Si vede che non ci si abitua mai eh...>>
<< invece nella tua è così abbondante che stai andando in astinenza. Le rotelle del tuo piccolo cervellino non riescono più a pensare ad altro.>>
Stavolta le rispondo io.
Di solito non sono un'attacca briga , ma la sua presenza in questo momento non aiuta il mio auto controllo.
<< ragazze,se proprio dovete litigare fatelo in una vasca di fango. In costume da bagno. >> Il sorriso malizioso sul volto di Kal mi strappa un'espressione di disgusto.
<< fai schifo>>
<< che male che mi fai>> si porta una mano al petto ferito.
<< andiamo Là. Ora c'è italiano>> dico rivolgendomi alla mia amica.
Mentre ci allontaniamo il ragazzo più odioso del mondo mi ricorda del nostro 'appuntamento'
<< ci si vede dopo le lezioni!>>
Che palle...

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