capitolo 7

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<<oih , dove eri finita ? >>
<<secondo te ?>>
E con lo sguardo indico Kal mentre fa la sua comparsa nel corridoio a braccetto con la troia.
<<uh uh racconta>> e già Lara parte in quarta con i peggior racconti di 50 sfumature di grigio.
<<Ma che pensi ! Allora , mi passa l'autobus davanti e..>> Lara mi interrompe con un segno disinteressato della mano e dice <<se in questo racconto non c'è nessuno che si spoglia allora io passo grazie>> e si chiude l'armadietto alle spalle delusa.
Alzo gli occhi al cielo e prendo i libri che mi servono per la lezione successiva.
Quando ho finito mi volto nuovamente verso Lara, e rido per la sua faccia buffa.
<< oih stai bene Là ?>> le faccio muovendo la mano avanti e indietro davanti ai suoi occhi imbambolati.
<< "Là"? Ma che nomignolo è? E poi ti lamenti di Fiorellino>>
O Dio non di nuovo.
Mi volto e non appena incrocio gli occhi di Kal capisco il perché dell'espressione della mia amica.
<<che vuoi ora ?>> gli dico facendo trapelare il mio fastidio.
Lui al contrario spalanca un sorriso a 32 denti e sento Lara dietro di me ,insieme a tutte le altre ragazze della scuola , sospirare sognante.
Serie ragazze ?!
<<puoi fare l'offesa quanto vuoi ,ma ti devo dire una cosa.>>
<< che cosa ? Che sei uno stronzo? >> gli dico, anche io sorridendo con sguardo angelico.
<< No Fiorellino. Quello avrai modo di vederlo con i tuoi occhi >> e mi guarda in modo malizioso ,appoggiando le forti spalle al muro e incrociando le braccia muscolose sopra il petto.
<< allora cosa?>> taglio corto innervosita dalla sua posizione...
<< Beh. ..in realtà. ..non qui >> sussurra sorridendomi complice.
<< in che senso?>> chiedo già sospettando qualcosa.
<< mi segui o no?>> Sì guarda in torno sempre sorridendo e mi porge la mano.
<< io non ti tocco.>>
<< strano sei la prima che lo dice>>
Alzo un sopracciglio come sorpresa
<< ah si ?>> e lo scruto lentamente <<e come mai ?>>
Kal ride divertito e io trionfante mi dirigo verso le scale al di fuori della scuola.
Aspetto qualche secondo prima di chiamarlo << Beh? Non dovevi dirmi qualcosa ? Cosa c'è ? Il tuo cervellino non è abbastanza grande da contenere un'informazione per più di 10 minuti ?>>
Kal non dice nulla e mi segue con il sorriso stampato in faccia.
Che nervi quel sorriso...
Supero la folla di ragazzi ed esco spingendo la porta a vetri.
Arrivata fuori incrocio le braccia nude al petto per coprirmi dal vento che soffia sopra la terrazza.
Il ragazzo dai capelli corvino si trova dietro di me , e senza fare parola mi posa la giacca di pelle nera sulle spalle , facendo ben attenzione a non sfiorarmi con le dita.
Mi volto di scatto e sto per chiedere spiegazioni , quando il profumo del tessuto mi riempie la testa , accentuato dal vento , e l'unica cosa che posso dire è un lieve 'grazie'.
Kal fa spallucce e inizia :<< allora , ecco quello che dovevo dirti. Ti ricordi quando ti ho detto che andremo a vivere in una casa controllata dal congresso no? Beh ,dato che sono sicurissimo che non te lo ricorderai nemmeno ,volevo riferirti che questo pomeriggio, alle sei, andiamo a visitarla. Per vedere se va bene e tutto.>>
Aspetta aspetta aspetta aspetta aspetta aspetta.
E così voleva solo avvertirmi?
Niente doppi fini o altro?
<< Cosa ? >>
Kal sorride compiaciuto e si avvicina di un passo a me ,le mani in tasca.
<<che hai ? Sembra che il gatto ti abbia mangiato la lingua. Dove sono finite le tue battutine acide ?>>
Mi tiro una ciocca di capelli rosa dietro le orecchie e abbasso il capo incapace di reggere il suo sguardo
<<non so. E dimmi...dove è che si trova ? La casa intendo>>
Kal cambia direzione rapidamente e si appoggia con le braccia al bordo della terrazza.
Da dietro riesco a vedere i muscoli stendersi sotto il tessuto sottile della maglietta nera.
Il vento si alza e io mi stringo nella giacca calda e profumata .
<<non troppo lontano da scuola. Dalle foto pare molto spaziosa , un salone enorme provvisto di tv al plasma, un giardino da urlo , due camere da letto...>> e si volta verso di me sorridente.
<< allora ?>> chiedo non capendo la sua reazione
<< Beh. ..sappi che non siamo costretti a dormire separati sai?>> e sempre tenendo gli occhi su di me si siede sul bordo del cornicione , come se l'idea di essere lì lì per cadere dal quarto piano di una scuola non lo turbasse minimamente.
Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino per ammonirlo <<ah ah certo, tu però levati da lì che cadi >>
Il ragazzo china la testa incuriosito e dice << Cosa odono le mie orecchie ? Ti preoccupi per me ? È bastato darti la mia giacca !Wow questa è da annotare!>>
<<ma che dici! Semplicemente non voglio essere accusata per omicidio intensionato. Se ti dovrò ammazzare, lo farò con tecniche più raffinate,tipo il veleno.>> e mi paro di fronte a lui con le braccia sui fianchi.
<< va bene , se lo dici tu>> e nell'alzarsi ci ritroviamo l'uno di fronte all'altro , cosi vicini che le punte delle nostre scarpe si toccano.
Sento il suo respiro mordermi le labbra , gli occhi spogliarmi di ogni mia difesa e una strana sensazione pizzicarmi lo stomaco.
<< Rosellina, almeno aspetta il compleanno>> sussurra ridendo, e io come destata da un sogno mi rendo veramente conto di chi ho davanti e mi sposto velocemente schifata.
Kal come uno scemo continua a ridere mentre mi fiondo verso la porta , e prima che io riesca a varcare la soglia la sua voce mi richiama
<<oih! La giacca ! Senza offesa ti sta bene , ma non vorrei che Emma si ingelosisse. Sai come è, già ti odia..>>
Senza dire una parola mi sfilo di dosso quella cosa che d'un tratto mi è diventata tanto scomoda e soffocante ,e la lancio alle mie spalle.
A grandi passi continuo a camminare , provando in tutti i modi a scacciare questa strana sensazione che continua a turbarmi.
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<<Sei sicura che vada bene che non venga anche io tesoro ?>>
<<Sta tranquillo papà , davvero , non è colpa tua se devi lavorare>>.
<<si lo so ma...mi dispiace così tanto>>
Sarà la millesima volta che sento mio padre scusarsi perché non mi può accompagnare questo pomeriggio a visitare la casa.
<< però ora devo andare , sennò perdo un'altra volta l'autobus>> e dopo aver dato un bacio a mio padre e aver riletto un'ultima volta l'indirizzo della casa, esco e mi incammino verso la fermata.
Kal non mentiva quando diceva che è grande : dalle foto pare davvero una signora villa , con ogni comodità che può avere un luogo nel quale vivere per un misero anno.
Già da metri si può riconoscere tra tutte le altre per l'altezza e l'eleganza: pilastri color panna candido sorreggono il tetto formate da ordinate tegole anche esse sulle tonalità chiare. Le finestre sono ampie e trasparenti ,e avvicinandomi e raggiungendo la via principale noto uno splendido portico che invita ad entrare attraverso una grande porta dall'aspetto imponente.
Sto per bussare quando mi guardo intorno e mi accorgo che Kal non è ancora arrivato.
Ma a me questo non importa.
Mi scuoto la testa per scacciare Kal dai miei pensieri e preso un grande respiro busso picchiettando l'anello dorato appeso al legno.
Mi apre un uomo anziano dai capelli bianchi tirati indietro sulla nuca , indossa un elegante completo nero , e mi sento d'un tratto fuori posto con le mie misere converse azzurre , un vestito blu e i capelli rosa.
Con volto un pò infastidito mi fa cenno di accomodarmi, e io non me lo faccio ripetere due volte:
Da dentro la casa è ancora più bella , i mobili marroni ciliegio fanno contrasto con le pareti bianche , una finestra che permette alla luce del pomeriggio di illimitare naturalmente l'intero salone é incorniciata da bellissime tende color rosa antico , divano enorme e...la televisione al plasma!
Mi fiondo peggio di un lottatore di samurai tra i morbidi cuscini rivestiti di un tessuto soffice e monocolore, e afferro il telecomando cercando di accendere quella meraviglia.
L'uomo mi segue con gli occhi incerti se chiamare aiuto , o unirsi con me a guardare la televisione.
Alla fine si avvicina e con le mani composte cinte in vita mi rivolge con tono solenne:
<< Signora, le andrebbe di visitare il resto della dimora ?>>
Dimora ?
Faccio un cenno un po confusa con la testa e mi alzo in fretta cercando di rimettermi apposto.
Mi conduce sospirando verso una lunga lastricata di scale color marmo , salgo accompagnata, facendo attenzione ad ogni particolare , e arriviamo di fronte a tre porte.
Bernard , così si chiama l'uomo ,mi spiega che quella al centro è l'ingresso del bagno , alla mia destra si trova la mia camera , e alla mia sinistra quella di...
Ma dove caspita è finito Kal?
Ma a me non importa!
Curiosa come una patata mi fiondo a scoprire ciò che per un intero anno diventerà il mio rifugio da quell'obbrobio con il quale dovrò dividere casa , e non appena entro rimango a bocca aperta di fronte alla vastità di fighitudine che mi circonda.
Le pareti sono tinte di un panna chiaro , ho un letto a due piazze , una bellissima finestra che dà su una piscina strepitosa della quale ancora non ero a conoscenza. Mi attraversa una fantasia di me a bordo vasca mentre rido e scherzo con Kal in acqua.
Kal in costume...ma dove è Kal?
Mi ricordo mentalmente che a me non importa , o meglio mi convinco , e mi dirigo verso il mio nuovo armadio.
Mi viene da piangere , é il triplo di quello che ho a casa, e al suo interno ci trovo abiti e colori di ogni genere, scarpe alte o basse , accessori sfarzosi o semplici , calze a righe o a pois.
Estasiata Bernard mi porta a visitare il resto.
Dopo un intero tour completo ,vengo a conoscenza di 4 bagni , una cucina grande quanto un parcheggio, una sala organizzata per la pittura , un'altra per la musica (anche se credo non verrà mai usata dato che dubito che il signorino darkettone suoni ) , una libreria enorme colma di libri e , cosa più importante , un mega giardino nel quale già mi vedo a organizzare le più belle feste della scuola.Quando ormai abbiamo visitato tutto ,Bernard si congeda invitandomi a rimanere tutto il tempo necessario perché io mi abitui, e prima che esca mi scappa di chiedergli
<<scusi,ma sa se il mio alterego si farà mai vivo ?>>
Il signore mi guarda con un misto di fastidio e sorpresa ,mi dice
<<Beh signorina, in realtà il ragazzo è già venuto , si è girato tutta casa ed è corso in fretta via borbottando di un impegno.>>
Prima ?
<< ma come , l'appuntamento non era per le sei ?>>
Il volto di Bernard si contrae in una smorfia di indignazione
<<veramente no signorina..
L'incontro le era stato programmato per le quattro... ma per sua fortuna sono stato tanto paziente da aspettarla. Ora però se non le dispiace...>>
E indugiando in un saluto impacciato scompare dietro la porta.

Non capisco.
Sono sicurissima che Kal mi abbia detto di presentarmi alle sei....a meno che...
A meno che non mi abbia fatto ritardare apposta facendomi passare per una ritardataria che non ha rispetto per gli altri.
Chiamo mia madre per avvertirla che sto tornando per la cena e inizio a incamminarmi verso casa , la mia VERA casa.
Più penso a ciò che ha fatto Kal e più la cosa mi fa infuriare , e io che pensavo che finalmente avesse gettato l'ascia da guerra e avesse davvero intenzione di andare d'accordo con me.
Cosa ho pensato, noi due siamo altereghi , portatori di poteri contrari, opposti ,ci distruggiamo a vicenda , non potremmo mai essere amici.
Questa nuova consapevolezza mi gela il cuore , l'idea di dover lasciare la mia famiglia per un intero anno e dover andare "nella tana del lupo".Ormai al mio compleanno mancano pochi giorni , e dopo esso nulla sarà più uguale , cambierà tutto , e io non ci potrò fare nulla.
Ripercorrendo la strada in pullman mi colgono le parole di Bernard 'un impegno'.
Quale Impegno?
Il veicolo si ferma e io lascio in questo ogni pensiero , stasera non voglio riflettete su niente, mi voglio godere gli ultimi giorni di libertà con la mia famiglia.

Ecco per voi un capitolo lungo lungo per farmi perdonare dell'attesa.
Spero che vi piaccia e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate e magari colorate quella stellina
By luksblu♡♡

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