capitolo 12

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Lara mi parla , la voce ovattata dai vestiti:
<< allora hai detto che non hai idea di cosa farete vero? Che dici... un vestitino come questo ? >>
Lara esce dall'armadio con un fazzoletto tra le mani.
<< Emh. ..dove è la stoffa ? >>
La mia amica mi fulmina con lo sguardo , e io non riesco a trattenere una piccola risata.
Dopo la lezione di arte , durante alla quale non ho fatto altro che pensare al compagno accanto a me e alla sorpresa che celava per questa sera , mi sono incontrata con Lara , e le ho detto della cena misteriosa.
Quindi ora siamo a casa sua ,in cerca di qualcosa da mettere tra 4 ore.
<< seriamente ,provalo e vediamo come ti sta>>
Sbuffo mentre mi alzo e afferro al volo il vestito che mi lancia << Lá te l'ho detto ,non ho bisogno di un vestito e tutto , rimango cosi>>
E fiera mi stiro con le mani il mio bel maglione panna e i blue-jeans larghi.
Lara la prende come una barzelletta , e mi trascina in bagno a cambiarmi.
Dopo circa dieci minuti in cui rimango chiusa in bagno perché mi vergogno a farmi vedere , Lara mi costringe a uscire , e io non riesco a trattenermi dal coprirmi con una mano la scollatura del seno , e con l'altra , per quanto possibile , le gambe.
Mi sento praticamente nuda , indosso uno strettissimo tubino bianco , ha una generosa scollatura e arriva a malapena per coprirmi il sedere.
<< tesoro ma ti sta benissimo ! Quasi quasi sono gelosa...>>
<< Là io ... io non so se posso...>>
Lara sbuffa , dopodiché ritorna in camera ,in cerca di qualcos'altro ,magari che copri più di quanto lascia scoperto...
<<io non ti capisco , se fossi in te andrei in giro per casa in costume. Del tipo " ops ... ma pensa un pò , stavo andando a fare una nuotata jn piscina. Ti va di unirti a me ?" >>
<< ma per piacere . Fanno 10 gradi !>>
Lara muove la mano con indifferenza << Dettagli amica mia ! Dettagli >>
Ritorno in bagno per cambiarmi , ma prima rimango pochi secondi di fronte allo specchio , ad osservare l'immagine riflessa di fronte a me.
In effetti l'abito non mi sta nemmeno tanto male, anzi, mette in evidenzia i miei punti forte , accentuando la mia vita stretta e la pancia piatta. Però non ce la farei mai a presentarmi in questo modo ... diciamo che non è da me. E inoltre non voglio che Kal pensi che mi sia agghindata solo per lui. Perché non è così ...
Dopo circa una mezz'oretta , in cui non sono mancate strilla , piani di seduzione da parte di Lara, e risate da parte mia , finalmente arriviamo ad un compromesso, con una bella salopette disimpegnata blu acceso con dei motivi che richiamano i ghirigori indiani bianchi.
Lara mi costringe a tornare in bagno , dove mi mette un filo di eye-liner , del mascara , un pò di blush chiaro e del rossetto rosa scuro.
Verso le sette e mezzo inizio ad incamminarmi verso casa , immaginandomi mentalmente il percorso.
Quando sento che sono quasi arrivata il cuore inizia a battermi più veloce , e la gola mi diventa più secca.
Mi convinco che sia perché non so ciò che mi attende , e risistemandomi un ultima volta di fronte al riflesso di una porta a vetri , infilo le chiavi nella serratura , che tutta d'un tratto mi sembra incredibilmente dura.
Piano piano mi faccio strada verso il salone e subito , appena dentro , mi investe un delizioso profumo di sugo che mi riporta a immagini familiari.
Chiudo gli occhi e nella mia testa mi trovo a casa ,la mia casa , mia madre ai fornelli e mio padre che apparecchia la tavola e si lamenta che non faccio mai nulla per aiutare.
E invece è tutta finzione , infatti quando apro nuovamente gli occhi mi trovo di fronte Kal , con il suo solito sorriso sghembo che gli increspa le labbra piene e gli addolcisce gli zigomi.
<< finalmente sei tornata a casa. Mi stavo sentendo troppo casalinga , ci potrei fare l'abitudine sai ?>>
Dopodiché inizia a sventolare un cucchiaio di legno in aria e a canticchiare proprio come in una film della Disney ,mentre ritorna in cucina.
Mi scappa una risatina, e sento il cuore più felice, la nostalgia dei miei si allieva , e in un certo senso penso che alla fine non è tanto male stare qui , soprattutto se si mangia bene!
Vado in camera mia per posare lo zaino e ricontrollarmi un ultima volta.
Quasi non ho il coraggio di scendere quando sento la voce di Kal che ,sempre cantando con una voce troppo acuta per un ragazzo provvisto di testicoli , mi urla di scendere per mangiare.
Ingoio a vuoto e percorro il corridoio verso le scale.
Quando scendo mi ritrovo di fronte ad una tavola imbandita , candele accese e una lenta a bassa musica di piano in sottofondo .
Mi porto d'istinto una ciocca dietro l'orecchio mentre Kal mi fa sedere al posto di fronte al suo.
Sono a bocca aperta , non so davvero che dire .
La soddisfazione di Kal si legge in faccia , mentre ritorna con in mano i nostri piatti già serviti.
Prima posiziona il suo sopra la tovaglia di stoffa , poi mi viene alle spalle, e nel darmi il piatto mi cinge con le braccia muscolose che emanano un delizioso profumo di limone e sudore.
L'odore di Kal.
Prima di tornare al suo porto sento il suo respiro soffiarmi sul collo , e la sua voce mi accarezza delicatamente l'orecchio << Buon appetito Fiorellino>>
Il cuore inizia a danzare mentre il ragazzo si siede di fronte a me. Nonostante lo veda , in carne e ossa, ora distante da me, sento ancora il calore che emanava sulla mia schiena , e il profumo che lo circondava nell'aria.
Mi scuote da questi strani e del tutto poco appropriati pensieri un pezzo di pane che mi colpisce la fronte.
<<mangia sennò mi offendo>>
Non me lo farò dire due volte .
Affondo la forchetta nella fetta di lasagna che Kal ha cucinato , e già sentendo l'acquolina in bocca , lascio che il sapore del sugo mi inebri le papille gustative.
Sento lo sguardo di Kal posarsi su di me , gli occhi che indugiano sulle labbra che si chiudono intorno alla forchetta. Mi sento le guance in fiamme,imbarazzata per il modo in cui mi guarda.
<< Beh...come è ?>> Mi chiede lui accigliato.
Io fingo una smorfia e mi appoggio al tavolo , mi piego in avanti come a pensarci , e giurerei di aver visto Kal alzare gli occhi al cielo.
<< Beh...non saprei...>> mangio un'altra forchettata di pasta , gli occhi a due fessure a riflettere.
<< Ma sei seria? Sono stato tutto il giorno a preparare il ragù!>>
Non posso non sorridere all'idea di un Kal impegnato per un'intera giornata a preparare una cena ...per me !
Ed ecco che di nuovo arrossisco senza volerlo , e il ragazzo di fronte a me ,come se mi avesse letto nel pensiero , mi dice , la voce bassa <<in effetti mi sono proprio impegnato per questa cena , sai , volevo fare bella figura con te. Ma se pensi che non sia buona allora...>> Quando vedo che fa per alzarsi per prendere il mio piatto mi affretto ad accontentarlo, ammettendo che si , è tutto delizioso.
Non posso non sorridere di fronte alla sua espressione trionfante.
La cena procede piuttosto bene , parliamo senza peso , chiacchierando del più e del meno, e stranamente vengo a conoscenza di cose riguardo la vita di Kal che non mi sarei mai aspettata.
<< e quindi non sei mai andato a scuola prima di quest'anno ?!>>
Mi sporgo sul tavolo incredula.
Noto che prima di rispondermi , per un breve istante , il volto di Kal è attraversato da una strana luce , una espressione che non riesco a decifrare , ma in breve tempo le sue labbra ritrovano la solita posizione all'insù.
<< ho sempre studiato a casa. Solo quest' anno i miei hanno pensato che fosse meglio che iniziassi a frequentare la tua stessa scuola. Sai , per la questione dell'anno eccetera eccetera.>> con le mani fa gesti nell'aria.
Quindi sono i suoi genitori che devo ringraziare?
Una curiosità mi balena nella mente , e non trattengo un certo imbrarazzo nel porla.
<< Senti ma...come sono i tuoi ? >>
Colgo Kal di sorpresa , ma solo per pochi secondi.
<< i miei sono... beh credo come tutti i genitori. Forse un pò all'antica.>>
Ma chi se l' aspettava..
<< e invece i tuoi, di genitori >> continua lui << sembrano molto ...amorevoli>>
Cosa ? Ma come fa a saperlo ? Non è che...
Solo all'idea mi sale un color porpora sul volto , e gli angoli della bocca di Kal si tendono verso l'alto.
<< li ho visti quando ti sei trasferita. A cosa stavi pensando ? Che ti osservassi di nascosto ? Ti piacerebbe vero?>> le sue labbra piene si schiudono in un sorriso malizioso e ciò non aiuta il mio colorito paonazzo.
<<Ma cosa dici? Ovvio che... che no!>> Non potrei essere più falsa di così.
<< sei così carina. Non riesci proprio a mentire. Ma è meglio così. >>
Meglio così in che senso scusa?!
<< Ma non è vero ! Aspetta...Cosa intendi dire spiegati >>
La gola di Kal si riempie di una risata bellissima ,calda.
Sexy.
No, tutto tranne quello. Tutti tranne lui!
<< Beh rende il tutto più interessante.>> china la testa di lato e socchiude gli occhi.
Dannazione è ancora più dannatamente sexy!
<< se lo dici tu...>>
Sento la pelle che brucia sotto lo sguardo di Kal , e non sapendo più ne che fare nè che dire , mi alzo con la scusa di portare i piatti in cucina.
Con gli occhi fissi sul pavimento , raggiungo il lavello , ma mentre apro il ribunetto d'acqua per ripulire i residui di cibo , sento di nuovo il suo profumo ,aspro ma dolce allo stesso tempo , e un lieve respiro sulla mia pelle.
Mi volto di scatto e mi ritrovo Kal di fronte a me , il suo volto a un palmo dal mio , il suo respiro mi vibra sulle labbra.
<< cosa... cosa stai facendo ?>> balbetto mentre mi costringo a non sembrare troppo turbata per la sua vicinanza.
Kal sorride sornione e respira la poca aria che c'è fra noi due << mi piace il profumo che hai oggi. Mettilo più spesso.>>
<< il mio profumo? >>
Ripeto un pò confusa mentre faccio un passo indietro e vado a sbattere di spalle con il piano cottura.
<< pure questa cosa che indossi... anche se per i miei gusti è un pò troppo coprente. Certo nulla a cui non si possa rimediare.>> un passo avanti e infrange di nuovo il mio spazio personale.
Mi mordo il labbro inferiore nervosa.
<< Emh... si chiama salopette. E penso che sia arrivato il momento di andare a dormire. >>
Faccio il gravissimo errore di posare per un momento gli occhi su quelle sue labbra che alla vista appaiono talmente morbide e belle e... non riesco più a distogliere la vista.
<< Ma io non ho sonno Fiorellino. E sono sicuro che nemmeno tu>>
Le ciglia lunghe si spostano , scendendo lungo i miei zigomi e sul mio corpo.
Sento brividi danzare sulla mia pelle sotto il suo sguardo e provo a spostarmi ma lui mi si para dovunque io provi ad andare.
<< veramente sono davvero distrutta . Non puoi capire che ci hanno fatto fare oggi durante educazione fisica. Mamma mia !>> Ok sto parlando a vanvera ,ma il cuore mi esplode in petto e il cervello è troppo concentrato sulla vicinanza di quel corpo scolpito per preoccuparsi di fare discorsi che...che abbiano un pò di senso.
<<dove vai ora>> mi cinge il collo con le braccia , e quell' improvviso contatto mi spiazza letteralmente.
Sento le sue dita accarezzarmi la pelle ,mi salgono lungo le clavicola ,solleticandomi le vene.
Un insieme di emozioni mi monta nel cuore, chiudo gli occhi travolta dal piacere di quelle carezze delicate, e dai miei denti sfugge un lieve gemito.
Poi sento un improvviso brivido sulla porzione di pelle sottostante al ciondolo della collana che porto al collo. Apro gli occhi di scatto e il volto di Kal é attraversato da un sorriso malefico.
Cazzo.
Mi ha raggirata , e in un momento di distrazione ha impresso il colore del suo anello nella mia collana, vincendo la prima prova.
Spinta da una rabbia che mi brucia nel sangue , lo sposto via di forza , puntando in pugni sul suo petto stramaledettamente duro.
<< sei uno stronzo!>> gli urlo in faccia mentre le mie guance raggiungono una sfumatura di rosso ancora non esistente in natura.
Kal mi prende le mani e se le stringe al petto , recupera quel tanto di distanza che ero riuscita ad ottenere , mantenendo gli occhi fissi nei miei.
<< Fiorellino lo sai che quando ti arrabbi diventi ancora più sexy?>>
E adesso basta però.
Mi scosto dalla sua presa e riesco ad aggirarlo.
Ora sono io che di fronte a lui lo spingo in avanti chiudendolo al muro.
Gli punto il dito in mezzo ai pettorali e quasi urlo.
<< stammi a sentire. Questa é stata la prima e ultima volta in cui abbassavo la guardia. Ho provato ad andare d'accordo con te. Ma da stasera... da stasera è guerra!>>
Mi giro sui tacchi prima che possa aggiungere altro e me ne vado dritta in camera mia.
Gli occhi mi pizzicano e un insopportabile peso mi opprime il petto.
Da oggi è guerra.

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