capitolo 8

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Mi trovo in mezzo ad una vasta distesa di prato verde colorato da una luce fortissima che mi pizzica gli occhi.
Non è una luce normale , nel cielo che corre sulla mia testa non c'è sole , solo nuvole candide , e io mi scopro a camminare sola senza una meta.
Poi alzo lo sguardo verso una collinetta puntellata da fiorellini rosa e gialli , e su di essa una bambina che si spinge lenta sopra un'altalena.
Ha braccia chiare , i capelli tagliati a caschetto di un biondo cenere , e un grazioso vestito bianco con le maniche a palloncino.
È di spalle, ma non avrà più di otto anni.
Vengo letteralmente trasportata verso di lei , i miei piedi scalzi si muovono automaticamente nella sua direzione , e arrivata ormai dietro di lei avvicino la mano alla sua spalla per riuscire a vederla in faccia.
La bambina si gira piano , e con lei un fascio di luce cammina nell'aria seguendo la linea delle sue pupille.
Sono costretta a coprirmi il volto , e alle mie orecchie giungono le parole
"Auguri tesoro".
Auguri tesoro ?
Mi alzo di soprassalto, la fronte imperlata di sudore , i capelli appiccicati al collo sudato , e una schiera di parenti intorno al mio letto.
Dannazione...oggi é il mio compleanno...
Papà per primo mi arriva incontro con una torta in mano e posatala sul comò affianco al letto, mi cinge con le braccia tremanti , commosso per "la sua piccolina che cresce".
Cerco di allontanarlo per prendere fiato e calmarlo << dai papà , é solo un compleanno come tutti gli altri...>>
Papà scuote vigorosamente la testa e sicuro afferma con il naso ancora gocciolante << No tesoro, questo é il giorno in cui lascerai il tuo nido e te ne volerai libera come una colomba verso la tua nuova vita>>.
E la Madonna che esagerato.
Dopo di lui viene mia madre che , con un po più di contegno , mi fa gli auguri e mi porge un pacchetto confezionato con una carta brillante verde. Quando faccio per aprire mi fa l'occhiolino e mi consiglia di scartarlo dopo.
Non ho il tempo di domandarle il perché ,che altri parenti , nonni , zii e cugini mai visti , si affrettano a festeggiare la portatrice che si spera riuscirà a dominare nella cerimonia dei colori.
Per ultimo , silenzioso,avanza un uomo dal capo coperto che nessuno aveva notato fino ad adesso.
Indossa una mantellina bordò che si muove svolazzante a ogni suo passo , tutti si scostano per permettergli il passo.
Si ferma a mezzo metro dal letto ,e lentamente alza le braccia per scoprire il volto.
Il cappuccio abbassato svela un uomo sulla sessantina , capelli rovinati argentati sono tirati dietro sulla nuca con cura , le labbra sottili sono strette in una espressione imperscrutabile , e gli occhi vispi e chiari come il ghiaccio sono puntati fissi su di me.
Mi irrigidisco ancora tra le coperte , e l'uomo con sguardo solenne mi porge una busta.
La prendo un po esitante , dopodiché lo sconosciuto si gira e con la stessa velocità con la quale ha fatto la sua comparsa , se ne va.
Rimaniamo tutti in silenzio intorno a questa busta di carta.
É siggillata con uno stampo a cera dorato , e sopra vi è scritto in latino : Solis ortus tenebras fugat.
Bello , e io che dovrei capirci?
Quando sto per rompere il sigillo mio padre mi ferma allarmato << No ferma tesoro! >>
<< e perché ?>>
<< devi leggere il contenuto di questa lettera insieme al tuo alterego , te l'ho detto un milione di volte a lezione>>
Ah si...le lezioni durante le quali io dormo... si... quelle lezioni...
<<ah emh. ..e come mai ? Ora mi sfugge scusami tanto >>
Mio padre sospira visibilmente scocciato << all'interno della lettera vi è la prima prova che dovrete superare. Traquilla ,non è nulla di che , un semplice enigma , giusto per iniziare. Vi arriveranno istruzioni su altre prove più o meno ogni settima , e i risultati saranno registrati e analizzati dal congresso stesso ,per verificare quanto effettivamente voi sappiate governare o meno i vostri nuovi poteri.>>
Wow ma allora è una cosa grossa.
Inizio un pò a stressarmi, e il contatto con la misteriosa lettera mi da sempre più fastidio.
Decido di dare una svolta alla giornata , quindi congedo i miei familiari e vado a farmi la doccia.
Il getto d'acqua calda mi scivola sul volto ,sento che si infiltra tra le ciocche e colora con la sua limpida maschera trasparente la mia pelle con piccole gocce insaponate .
L'ultima doccia in casa mia...
Ogni gesto, dal più normale e quotidiano,oggi prende una piega nostalgica ,un sapore amaro.
La verità è che non mi sono ancora abituata all'idea di abbandonare mamma e papà ,la mia cameretta , le mura che mi hanno vista crescere e maturare.
E ancora di più non mi sono ancora abituata all'idea di dover lasciare la mia vecchia vita per andare a vivere sotto lo stesso tetto di Kal.
La sola idea mi trasmette una strana sensazione , un'irrequieta ansia che mi fa battete più veloce il cuore.
Quel ragazzo è così strano , è riuscito a ingannarmi già troppe volte ,ma nonostante ciò non riesco in qualche modo a non fidarmi...
A volte mi ritrovo a pensare a lui, senza alcun motivo in particolare...è nei miei pensieri e non ci posso fare nulla. Non è che mi piaccia , per carità , però c'è qualcosa in lui che non riesco a inquadrare del tutto ,che mi incuriosisce e che non riesco a levarmi dalla mente...
E ora che vivremo insieme ? Come si comporterà ? E questa storia delle prove ? Non bastavano i compiti di scuola a mettermi ansia ?
Chiudo il rubinetto e mi immergo nella nuvola di vapore che aleggia nel bagno. Sono le 8 e un quarto , e mi sento del tutto normale.
Papà ha detto che da oggi in poi i nostri poteri aumenteranno sempre più e diventeranno sempre più forti , anche se non riesco a capire in base a che cosa dovrei "migliorarmi"
A dire il vero non ho nemmeno troppo chiaro quello che dovrei fare se riuscissi a dominare su Kal , dato che ,non si sa perché , tutto è da sempre tenuto nella massima segretezza.
Penso a questi stupidi poteri, alla mia stupida vita da portatrice , a tutti i sacrifici che devo affrontare , e senza nemmeno poterne sapere il motivo.
A volte tutta questa faccenda mi snerva così tanto, e io che vorrei semplicemente vivere un' adolescenza come tutti gli altri teenager della mia età...
Mi vesto con un vestitino leggero lilla , intinto ai miei capelli un po schiariti dai lavaggi , e metto delle scarpette aperte bianche con un piccolo tacco.
Prima di scendere per fare colazione torno un attimo in bagno, giusto il tempo di mettermi un pò di mascara , del blush rosa chiaro per colorare la mia carnagione da cadavere, e del rossetto ciclamino opaco.
In cucina mi aspetta una tavola imbandita di leccornie e un ragazzo seduto a capotavola che mi da le spalle.
Mi blocco sulla porta, quei capelli neri sempre disordinati, la postura disinvolta, con un gomito posato sopra lo schienale della sedia , le gambe accavallate cinte di uno jeans nero strappato, le spalle rilassate a tratti coperte da una canottiera anch'essa nera larga che gli lascia visibili le linee dei pettorali e delle costole...tutto troppo familiare.
D'un tratto la sua schiena si muove, e mi ritrovo di fronte Kal, intento a mangiarsi un cornetto grande quanto la mia testa.

<< oih Fiorellino, finalmente! Buon compleanno!>>

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