<< ma sei seria ?!>>
<< Là ti giuro non sono mai stata più seria di cosi >>
La mia amica di fronte a me a stento non si strozza con lo schifoso cibo della mensa, quando le racconto della convivenza forzata di un anno intero con quello psicopatico.
<<Ma non è giusto!>>
<< A chi lo dici , non ci posso credere>>
<< No intendo ,non è giusto , a te nemmeno piace>>
Strabusco gli occhi nel sentire l'affermazione della mia amica
<< Cosa scusa ?>> chiedo sperando di aver frainteso
<< che c'è ?>> Sì difende lei <<è figo, questo non lo puoi negare>> e mi guarda con sguardo ammiccante.
Mi ritornano in mente i volti delle mie compagne di corso la prima volta che Kal ha fatto la sua comparsa in classe nostra.
<<Ma scusa, tu cosa ne sai,non l' hai nemmeno mai visto>> le chiedo incuriosita , chinandomi sul bordo del tavolo interessata.
Lei mi guarda colpevole , e sorridendo come un'ebete si infila un'altra patatine fritta in bocca
<<che c'è ? Uno così non passa inosservato >>
Alzo gli occhi al cielo e Lara ride di gusto.
Ok, è vero, è figo ,ma é anche una persona pericolosa, e io di certo non mi farò ingannare , per quanto affascinante sia,dal suo aspetto .
O almeno spero.
Sto ancora mangiando , quando Emma,la ragazza più zoccola di tutta la scuola , mi prende da dietro e mi spalma tutto il contenuto del suo vassoio sulla camicetta di flanella, accompagnando il tutto con un fintissimo "ops".
Mi alzo di botto e mi giro furente verso di lei.
Emma mi ha sempre odiata,da quando in prima media per sbaglio le ho tirato un filo della maglietta e questa è caduta in mille pezzi di fronte a tutta la classe di educazione fisica. Ma non in fondo non é stata colpa mia , e poi a lei che differenza faceva , tanto era già praticamente mezza nuda, bah.
<< si può sapere cosa ti ho fatto ora?>> quasi urlo
Lei mi guarda stupita << scusami é che stavo camminando , poi sono stata distratta da quella orrenda cosa che spacci per un indumento , e sono inciampata. Sorry tesoro >>
<<e su cosa sei inciampata ?!>> sbotto <<ti si sono di nuovo sfilate le mutande in pubblico? >> le urlo praticamente chiamandola puttana.
Lei mi fulmina con lo sguardo , sta per scoppiare e io già mi pento di aver risposto così , quando succede qualcosa di inaspettato .
Kal entra in mensa ,tutti zitti ormai presi da ciò che sta succedendo.
Il ragazzo attraversa il lungo corridoio sicuro , e non appena ci raggiunge ci guarda in maniera interrogativa.
E dato che io non ho alcun interesse a spiegare la faccenda a quello , e Emma non si lascia perdere una occasione per fare colpo su qualcuno perché , come ho già detto , è una troia, inizia a piagnucolare dandomi la colpa di tutto , nonostante sia io quella coperta di pasta e purè dalle spalle al sedere.
<< stavo camminando tutta tranquilla , quando Madison senza alcun motivo mi fa uno sgambetto, e io cado facendole scivolare il mio pranzo addosso .>>
Devo trattenere le risate a fatica , e lei continua.
<< allora le ho detto scusa, quasi in ginocchio, ma lei ha incolpata dicendo che l'avevo fatto apposta, e ha iniziato ad insultarmi affermando che la dò a tutti >>.
Io alzo la mano vittoriosa e dico <<in mia discolpa ,non ho tutti i torti.>>
Kal come me strozza una risata , ed Emma pare meditare una vendetta lenta e dolorosa sia per me che per lui.
<<Ma come, non le dici nulla ?! Non hai sentito quello che ho detto?! >>
Kal si passa una mano tra i capelli corvino , e la cinge per le spalle con gesti amorevoli.
Avvicina la sua bocca al suo collo , e le sussurra qualcosa che magicamente le fa togliere il broncio dal volto e la fa illuminare peggio di non so cosa.
Kal si morde il labbro inferiore e io devo concentrarmi sull'espressione da scema che assume Emma mentre se ne va , per non avere la stessa faccia da imbambolata che ha il resto delle ragazze in mensa.
Kal fa finta di non notare gli sguardi di tutte le adolescenti della scuola su di sé , e segue con gli occhi la ragazza , o meglio il suo sedere.
Che schifo.
Devo andare via da là , la stoffa appoccicosa si sta attaccando alla pelle, e sento pezzi di cibo che si incastrano dentro la maglietta.
Mi volto e noto che ora Kal sta guardando me. Senza volerlo mi irrigidisco e sul suo volto si disegna un'espressione di trionfo.
<<mi devi un favore >> mi dice tutto compiaciuto,io alzo gli occhi al cielo e in fretta esco dalla mensa , diretta verso gli spogliatoi.
Chiunque mi passi davanti fa una faccia di disgusto nel sentire la puzza dei miei vestiti , e io non vedo l'ora di cambiarmi.
Raggiunti gli spogliatoi mi sfilo in fretta la camicia zuppa e cerco nel mio armadietto un asciugamano per lavarmi , almeno per quanto posso , la schiena.
Lo bagno con l'acqua del rubinetto e inizio a tamponare tra le costole.
La scena é alquanto pietosa , poiché le braccia troppo corte raggiungono a malapena metà schiena , e io nel tentativo di pulire quanta più pelle possibile mi diletto in una specie di ballo per la fertilità.
Ad un certo punto il silenzio intorno a me viene rotto dal rumore di una porta che si apre , e di passi che piano si dirigono verso la stanza.
Mi blocco quando una figura nera entra e inizia a guardarmi con quel sorriso sghembo e quegli occhi da sogno.
KAL!
Passano una cosa tipo 10 secondi prima che mi ricordi di essere in regiseno , e con mossa fulminea mi copro il seno con l'asciugamano.
<<No, perché , in fondo non sei messa male , sai ?>>
Divento paonazza e gli urlo contro
<<che ci fai qui ?! Esci subito ! Ma che non l'hai letta la scritta a caratteri cubitali "spogliatoio delle ragazze "?! >>
<<credimi tesoro , ce l'ho ben presente questo posto>> e mi guarda con occhi maliziosi.
Lo guardo male sperando che esca, ma lui si infila le mani in tasca con strafottenza e fa spallucce per farmi capire che non gliene frega nulla.
O mamma è insopportabile.
<<Senti ,se permetti mi devo lavare perché , se non lo avessi notato , la tua dolce fidanzatina mi ha riempito di pappa della mensa>>
Lui si avvicina a me di un passo ammiccante <<sei gelosa ?>>
<< Emh. ..no grazie >> e cerco di non ridere perché l'educazione prima di tutto << No grazie , però ora vattene>>
Lui non appare minimamente intenzionato a sloggiare , anzi avanza di un passo , io stringo più forte il tessuto.
<< lascia che ti aiuti. Non ricordi ? Dobbiamo andare d'accordo >>
<<Emh. ..io ricordo solamente che alla fine di questo anno uno dei due assorbirà i poteri dell'altro ,cosa che non ha nulla a che fare con l'andare d'accordo.>> gli rispondo a tono indietreggiando.
<<questo è vero. Stavo solo dicendo che ,dato che dovremo vivere per un anno intero sotto lo stesso tetto... ma sta tranquilla , se ti va di puzzare per tutto il giorno di pomodoro e patate fa pure.>>
Dannazione ha ragione.
E intanto che mi lava la schiena potrei cercare di carpire informazioni riguardo la convivenza forzata.
Da una parte mi pare un piano ottimo , dall'altra l'idea di farmi toccare, anche se tramite uno straccio ,da una delle persone più odiose che io abbia mai conosciuto ,non è che mi alletti tanto.
Sono indecisa sul da fare quando Kal di sua iniziativa sceglie per me ,mi strappa lo straccio dalle mani e inizia a togliermi tutti i pezzi di cibo che non ero riuscita io a levare.
Mi tengo le braccia conserte strette al petto,cercando di coprire il più possibile nonostante lui mi stia dietro e di fatto non possa vedere nulla, quando lui dice << tesoro non c'è bisogno che ti copri, tanto sei in regiseno>> e come per dimostrare la sua affermazione mi pizzica la spallina.
Faccio una smorfia.
Cattiva idea assolutamente.
<< infatti! Se permetti non voglio farmi vedere in regiseno da te grazie>>
Lo sento ridere da dietro e la cosa mi innervosisce ancora di più.
Sento il panno passare sopra ogni parte di pelle , lentamente mi bagna tutta la schiena , e sento il cuore battere sempre più velocemente.
Mi porto una mano sulla guancia bollente , e faccio un modo di riportarle ad un colore accettabile risucchiando il rosso della gote.
<<Fiorellino tutto bene ? Qualcosa che non va ? >> e lascia scivolare lentamente l'asciugamano lungo la colonna , semplicemente per darmi fastidio.
Io mi mordo il labbro inferiore frustrata e gli chiedo :<< No,no. Sai stavo pensando...riguardo quella cosa della convivenza, no? Ma...racconta un pò , come è che funziona?>>
Lo straccio si ferma appena prima del sedere e risale verso le spalle :<<vedo che qui qualcuno non ha ascoltato molto durante le lezioni eh? Ma sta tranquilla , se non ci si aiuta tra amici..>>
<<noi due non siamo amici>> rispondo stizzita.
Lui ride e va avanti :<< Beh consiste in questo: il giorno dopo il compimento dei nostri diciassette anni , che come tu ben sai capita nello stesso giorno ma a cicli giornalieri differenti , tu di mattina e io di notte , il congresso ci porterà in una residenza controllata dove conviveremo per un anno intero.>>
Rimango in silenzio metabolizzando ogni sua parola , fino a quando non sento il suo respiro soffiare sul mio collo e il mio cuore ricomincia a battere veloce.
Avvicina le labbra carnose al mio orecchio e sussurra con voce bassa e calda <<guarda che lo so a cosa stai pensando>>
Di istinto mi volto verso di lui e mi ritrovo il suo volto praticamente attaccato al mio.
Noto solo ora che i suoi occhi verdi sono costellati da scaglie più scure che si ramificano disordinatamente verso il bordo dell' iride. Quegli occhi così chiusi , misteriosi , cattivi e belli ora sono fissi sui miei , un sopracciglio alzato , e le labbra socchiuse.
La parte di pelle su cui ricade il suo fiato mi inizia a pizzicare , e nonostante il bruciore non riesco a scostarmi dai suoi occhi.
Un leggero sorriso si dipinge sulle sue labbra e mi accorgo troppo tardi che lui non sta più guardando davanti a sé , ma che ha abbassato lo sguardo verso il mio seno, non più coperto dalle mie braccia.
Lo spingo via con forza e raccolgo lo straccio da terra.
<< tu non hai la minima idea di che cosa io stia pensando in questo momento >> gli dico furente.
La faccia paonazza per la rabbia, il respiro affannoso, sono su tutte le furie , e senza volerlo dalle mie dita si mescolano una scia di colori che vanno a infrangersi sul pavimento e schizzano gli armadietti di un mix color verdastro.
Kal rimane muto, le labbra serrate , gli occhi socchiusi che mi guardano sottecchi.
Non ho la più pallida idea di cosa sia appena avvenuto , ma tutto mi diventa più chiaro non appena il ragazzo di fronte a me inizia a ridere vittorioso.
Mi ha provocata.
L'ha fatto apposta.
E io ci sono cascata in pieno.
Gli ho mostrato un qualcosa di cui nemmeno io ero a conoscenza ,e ora chissà cosa farà.
Acchiappo come un fulmine la maglietta e me la infilo velocemente mentre esco, allontanandomi dalle risate di Kal.
Una cosa in particolare mi balena in testa non appena Lara mi chiede il perché della mia faccia sconvolta:
'Papà mi ammazza'.~angolo autrice~
Hola a tutte quante♡♡
Cosa sta succedendooo hahahahhah
Per voi un capitolo un pò più lungo dato che ci ho messo praticamente gli anni per aggiornare.
Spero che vi piaccia e se vi va lasciate un commento o votate☆
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luksbluLa Cover é di niallsovl ♡
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La Ragazza Dei Colori
FantasyMadison Smith è una comunissima ragazza come molte altre:si sveglia tutte le mattine come ogni diciassettenne, frequenta un comunissimo liceo pubblico insieme a comunissime amiche, affronta le comunissime difficoltà di una comunissima adolescente. C...