capitolo 10

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<< Oh Lara! Non ce la faccio più ,per favore vienimi ad aiutare>>
<<mi dispiace tesoro ma oggi non posso proprio. Mi vedo con uno..>>
<<CHE COSA ?! CHI QUANDO DOVE E PERCHÉ >>
Quasi urlo attraverso la cornetta del telefono , e riesco benissimo a immaginarmi Lara che dall'altra parte sorride allontanando il callulare dall'orecchio quel tanto che basta per non rimetterci l'udito.
<< un ragazzo che ho conosciuto a nuoto quest'anno. È nuovo , e non ti dico il fisico...>>
La solita Lara...
<< Oh ,non sei arrivata qui da nemmeno dieci minuti che già ti sei attaccata al telefono a spettecolare con la tua amichetta ,Fiorellino?>>
Kal fa la sua comparsa nella stanza con indosso solo un paio di jeans e tanta strafottenza.
Però a proposito di bei fisici...
<<oih Mady ma ci sei ancora ?>>
Il richiamo della mia amica mi sveglia dalla paralisi . Ero rimasta a fissare i suoi pettorali scolpiti e la tartaruga perfetta.
Dannazione.
Kal ride uscendo dalla stanza per andare a prendere altri scatoloni , e io saluto Lara, senza prima avvertirla che al suo ritorno mi aspetto una descrizione accurata di TUTTO.
Attacco la chiamata e controllo gli altri messaggi : papà me ne ha mandati circa una cinquantina , mamma invece mi ha lasciato un cuore e mi raccomanda di non fare sciocchezze.
Sappi che ci sto provando mamma...
Prendo la busta del suo regalo e sorrido tenendo tra le mani il vestitino color celeste che mi ha preso per il mio compleanno. Arriva a metà coscia , e ha un bellissimo strato brillante verso il finire della gonna. Ho fatto bene a non scartarlo davanti a papà , avrebbe iniziato a urlare e alla fine avrebbe costretto la mamma a cambiarlo , magari con una bella tuta da sub , che copre tutto.
Prendo il tessuto morbido e lo ripongo per primo nel mio nuovo armadio.
Mi guardo intorno e mi convinco a chiamare le quattro mura che mi circondano "la mia camera."
Riguardo il cellulare poggiato sul comò: ci hanno portati qui verso le 10 di mattina , e non appena ho messo piede nella nuova casa ho avuto una strana sensazione di estraneità. Per questo ho chiamato Lara , per invitarla a passare il pomeriggio con me , ma a quanto pare è già impegnata...
Quindi eccomi qui , con scatole e scatole da disfare , e un ragazzo odioso che sono certa farà di tutto per rendere questa convivenza il più snervante possibile.
Come per esempio andare in giro sensa maglietta...
Muovo la testa per far uscire in fretta il pensiero dalla mente , e inizio a spostare i vestiti dentro i mobili.
Ci metto circa una mezz'ora , e quando finalmente ho finito una voce da dietro mi fa rizzare i capelli.
<< O mamma , ma hai svaliggiato un intero centro commerciale ? Però è carino che tu divida i vestiti per colore. Buffo>>
Buffo ? Ancora ?! Ma ci è proprio affezionato a questo aggettivo eh ?
Mi giro lentamente ,con i pugni sui fianchi << vorrei vedere il tuo di armadio , quattro magliette e tutte nere...>>
Il volto di Kal è attraversato da un ghigno << ti piacerebbe entrare in camera mia eh ?>>
<<cos? Ma che...no!>> balbetto io scioccata. Sento di nuovo le guance andarmi a fuoco.
<<arrenditi Fiorellino. Non sai mentire.>>
Quando gli urlo dietro << Non è vero ! E poi smettila di chiamarmi Fiorellino!>> lui ha già girato l'angolo ed entrato in camera sua.
Bah... ma che sciocchezze...
E chi ci vuole entrate in quella stanza... di certo non io !
Mi dico che è la verità , anche se non ne sono tanto sicura, e scendo a organizzare il pranzo.
Qualcuno qui dovrà pur pensare al sostentamento di entrambi.
Vado in cucina e trovo sia il frigo , che le dispense, e ogni scaffale pieno, dal dolce al salato.
Qualcuno qui deve aver fatto la spesa...
Chiamo Kal a gran voce per chiedergli se è lui il responsabile di tutto quel cibo e lui ,una volta sceso, mi fa no con la testa.
<< credo che sia la famosa spesa di cui parlava Bernard. Verranno a riempirci la cucina ogni tre giorni. Cosi non moriremo di fame. Mi sembra giusto.>>
Passato il momento di beata meraviglia , mi volto con sguardo interrogativo verso Kal.
<< dì un pò , perché tu sai sempre tutto e io non so mai nulla ?>>
Kal mi guarda divertito , è poggiato con il braccio al muro , una gamba piegata e il petto teso in bella mostra.
Devo sforzarmi ad ascoltare la sua risposta e a non abbassare lo sguardo.
<< Ma forse perché io ascolto...>>
Beh ottima risposta.
Senza dire nulla , si sposta e mi viene accanto , prende qualcosa dal frigo e lo poggia distrattamente suo banco.
<< che fai ora ? >> gli chiedo mentre mi sposto per fargli spazio.
<< secondo te ? Cucino sveglia>>
<<Non dirmi che ora sai anche cucinare. Ma quante cosa ancora mi nascondi ? >>
Kal mi guarda fisso negli occhi ,la bocca piegata in un sorriso sinistro << O Fiorellino non sai quanto>>.
Rimango immobile per la sua affermazione. Sta scherzando, è ovvio , ma c'è qualcosa nell'inclinazione della sua voce e nella sua espressione che mi convincono del contrario.
Dopo la breve conversazione vado in sala da pranzo per apparecchiare la tavola , e alla fine del pranzo , con la pancia piena e la bocca intorpidita perché ha masticare troppo ,posso dire che si ,Kal sa anche cucinare.
<< Ma non è giusto! Io al massimo so fare la pasta al pomodoro !>> e non è nemmeno sicuro che sia buona...
Kal sorride trionfante osservando entrambi i piatti vuoti << che vuoi che ti dica , c'è gente così così , e poi ci sono io.>>
Alzo gli occhi al cielo , e nell'avvicinarmi per portare i piatti in cucina , noto un affare brillante al dito di Kal.
Porta un anello!
<< Cosa hai da sorridere Rosellina ? Visto qualcosa che ti piace ?>>
<< esattamente>>
Ma capisco troppo tardi che la risata di Kal é dovuta ad un mio fraintendimento. Io intendevo l'anello ,lui ... beh lui si riferiva a se stesso.
Ecco che ritorna la tinta pomodoro , e mi precipito a spiegarmi:
<< NO NO NON INTENDEVO .... CIOÈ NON CHE ... MA IO ... o al cazzo!>>
Sbuffo e me ne vado in camera mia ,accompagnata dalle risate di scherno di Kal che si fanno sempre più forti e intense.
Dannazione sarà più difficile di quanto pensavo.

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