Capitolo 16- Parole in codice

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Capitolo 16- Parole in codice

Ed eccoci ancora qui, cari lettori; quanto tempo! Già è un po' che abbiamo lasciato Draco ed Hermione, ma in che condizioni li troveremo? Quali saranno i pensieri dopo l'appuntamento? Metteranno davvero la parola fine alla paura delle loro diversità, in favore del loro amore già sbocciato?

Bando alle ciance, iniziamo subito!

**

-Draco, sei sicuro che questa cosa non ci metterà nei casini? - chiese Hermione preoccupata

-Non ti preoccupare, basta non farsi scoprire, e io non sono mai stato scoperto- rispose il biondo con un sorriso malizioso.

Hermione non era più molto sicura di questa cosa, ma ormai non poteva più fermare Draco; i due ragazzi stavano infatti già posando nel calice dal quale avrebbe bevuto Lavanda Brown una confezione di Polvere Ruttosa trasparente , mettendo quindi in atto il piano che avevano ideato la sera prima mentre erano a fare un picnic a Hogsmeade.

Anche se Hermione non era il tipo da scherzi, la sera precedente non aveva resistito ad accettare di fare quello scherzo alla Brown; infondo non era esattamente innocente, e poi gli effetti della polvere sarebbero stati temporanei!

-Ho fatto- disse il Serpeverde di colpo, facendo trasalire la Granger.

Nonostante quello che stavano imparando a condividere non era ancora abituata a sentire così vicina la sua voce.

-Okay, adesso io vado al mio tavolo (lo sanno tutti che sono mattiniero, non è strano trovarmi a quest'ora qui), mentre tu esci e torni nella tua camera di prefetto, ritornando con la Weasley, in modo da avere qualcuno che ti abbia visto arrivare qui tardi. Tutto chiaro? Poi procederemo come deciso– continuò Draco, con tono tranquillo, ma comunque un po' preoccupato.

Hermione sapeva benissimo il piano; la sera precedente avevano rischiato di perdere l'ultima passaporta a furia di stare a ripassarlo.

-Okay, allora vado- rispose Hermione, ma non si mosse.

Perché non si era ancora spostata?

Anche Draco, d'altro canto, non aveva fatto il minimo movimento.

Chi si sarebbe spostato per primo?

Rimasero lì per un po', fermi e zitti a guardarsi negli occhi, senza che nessuno dei due facesse niente.

Potevano vedere l'infinito l'uno negli occhi dell'altro, senza bisogno di parlare; le parole erano semplici tratti di colore nelle loro iridi -quelle di lei marroni come le nocciole, quelli di lui azzurri come ghiaccio- che si capivano perfettamente.

Di colpo si sentirono delle voci, probabilmente provenienti dai corridoi che si stavano velocemente popolando.

-Devi andare, o potrebbero scoprirti- le disse Draco, girandosi e andando velocemente verso il tavolo della propria casa.

Hermione obbedì, anche se gli dispiacque parecchio interrompere quello sguardo.

La Grifondoro arrivò in fretta alla sua stanza, attraversando la massa di gente che iniziava a formarsi, riuscendo anche a evitare di farsi vedere da qualche faccia conosciuta.

Inutile dire che appena mise piede nella sua stanza fu molto sollevata; non era abituata ad andare contro le regole di Hogwarts per un semplice scherzo, e la paura - anche se la ragazza sapeva bene di non doversi preoccupare- di essere puniti per questo la intimidiva un po'.

Ma ormai era fatta e avevano deciso che, se il piano avesse funzionato, lo avrebbero rifatto anche con Cormac; un bello scherzo se lo meritava proprio.

Promettimi che sarà per sempre|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora