Capitolo 17- Sorprese

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La situazione in cui si ritrovò Hermione Granger sembrava un flashback.

-Te lo chiedo per la seconda volta in due giorni: sei sicuro che questa cosa non ci metterà nei casini? – chiese la ragazza a Draco.

Il ragazzo sospirò e sorrise.

-La tua totale mancanza di fiducia nella mia abilità a non farmi scoprire è così tenera, e ammetto che un po' mi piacerebbe coltivarla, ma mi stai sottovalutando, di nuovo- rispose Draco, facendo finta di essere offeso.

-Okay, mi fido, però hai finito? Oggi siamo un po' tirati con i tempi- continuò nervosa, mangiucchiandosi un le unghie.

Anche se non lo dava a vedere oltre che essere tesa Hermione si sentiva, per la prima volta da molto tempo, viva.

Spiego meglio, cari lettori; la riccia aveva già infranto più di una volta le regole di Hogwarts, ma lo aveva fatto per necessità, per aiutare Harry e Ron a combattere contro Voldemort e i vari pericoli che avevano incontrato durante gli anni.

Ora però lo stava facendo per divertimento e vendetta, e se fosse stata beccata non aveva una giustificazione come per le volte precedenti; tutto questo le dava una scarica di adrenalina assurda, che non avrebbe dovuto provare.

In sostanza, cari lettori, Hermione Granger si sentiva viva e terrorizzata allo stesso tempo; ovvio, no?

La ragazza si stava ancora crogiolando nei propri pensieri quando un rumore attirò l'attenzione sua e quella di Draco.

-Hai sentito anche tu? – le chiese preoccupato il ragazzo, interrompendo il suo lavoro.

-Si-

Sembravano dei passi, che procedevano spediti.

-Draco hai finito? Credo stia arrivando qualcuno- disse lei, lanciando sguardi nervosi al calice di Cormac e alla porta.

-Mi manca ancora un po'; è strano, non dovrebbe esserci nessuno a quest'ora- rispose lui riprendendo a sistemare la polvere.

"Ma quando diavolo di tempo ci vuole?!"

I passi si fecero più forti ed entrambi non ci misero molto a capire che stavano venendo nella loro direzione.

-Lasciamo perdere e nascondiamoci! – esclamo Hermione, con un tono di voce che faceva capire l'urgenza.

I due rimisero velocemente tutto a posto e corsero a nascondersi dietro la grande sedia di Silente, accovacciandosi a terra; Malfoy le fece segno di tacere.

Improvvisamente si sentì il portone aprirsi cigolando e il cuore di Hermione non perse uno, ma mille battiti.

***

La figura che Draco Malfoy riuscì ad intravedere sporgendosi leggermente a destra era quella della McGrannit; di sicuro non portava belle notizie.

Il biondo sperò con tutto sé stesso che la donna fosse venuta per un qualsiasi motivo che non fosse beccarli con le mani nel sacco; respirava a mala pena ed Hermione era messa peggio di lui.

La ragazza stava cercando di respirare piano, ma stava avendo quella che lui pensò fosse una crisi di panico; era tutta rossa e si faceva aria con le mani.

Incredibile, la grifona aveva affrontato chissà quanti nemici e poi rischiava di svenire per una possibile punizione.

Li avrebbero di sicuro trovati.

Intanto la professoressa si avvicinava al tavolo di Grifondoro e prendeva un calice da un posto a caso, che fortunatamente non era quello di solito occupato da Cormac, chiedendo del succo di zucca e venendo subito accontentata; fatto queste riprese a camminare verso il portone.

Promettimi che sarà per sempre|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora