Capitolo 20- Decisioni

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Capitolo 20- Decisioni

-Herm! – disse Ronald Weasley abbracciando forte l'amica, come se non la vedesse da anni.

-Ron! Harry! Ma che ci fate qui?! – chiese stupita Hermione, liberandosi dell'abbraccio del rosso e andando velocemente da Harry.

-Beh...sentivamo la tua mancanza! – rispose, un po' ansioso, Ron.

-O meglio, Ron sentiva il disperato bisogno di venire qui nel cuore della notte- specificò Harry, con aria ancora assonnata.

-Herm, sappiamo tutto di Malfoy! –disse improvvisamente, questa volta più serio, Ronald.

La ragazza sapeva esattamente chi era stato a dirglielo, ma non aveva voglia di discutere sulla decisione di Ginny di parlargli; forse era meglio così, almeno non avrebbe avuto lei il problema di dirlo ai suoi due migliori amici.

-Oh...- riuscì in ogni caso solo a rispondere, abbassando lo sguardo imbarazzata.

Voleva sfogarsi, era felice di avere altri oltre a Ginny con cui farlo, ma non era il momento; la tristezza della vista di Draco con Astoria Greengrass era ancora troppo forte.

-Beh...io vado a dormire! – annunciò, cercando di sembrare felice e andando verso le scale.

-Aspetta Hermione! Ti devo parlare! – disse Ron, cercando di fermarla, invano.

La ragazza aveva già iniziato a salire le scale e nessuno dei suoi due amici la seguì, visto che sapevano bene che le scale del dormitorio delle ragazze, se salite da un maschio, si trasformano in uno scivolo.

Però, mentre arrivava alla porta della sua stanza da Prefetto, sentì Harry dire:

-Dai Ron, andiamo a dormire; le parleremo domani-

Poi entrò nella stanza, chiudendo velocemente la porta, e non sentì le lamentele in risposta del rosso.

***
La mattina seguente Hermione Granger si alzò cercando di sorridere; la notte le aveva portato consiglio.

Era rimasta per circa un'ora a rigirarsi tra le coperte prima di addormentarsi e, in quel lasso di tempo, aveva avuto modo di pensare molto; ovviamente l'argomento era sempre Draco Malfoy.

Prima di vedere lui e Astoria insieme la sua vita stava andando avanti, con difficoltà certo, ma stava andando avanti; allora, perché non cercare di rincominciare da quel punto, da prima di capire di amare davvero Draco?

Vero, poteva anche essere solo un'illusione la felicità di andare avanti, ma era senza dubbio meglio di quello che stava passando in quelle ore.

Lei avrebbe ignorato lui, lui avrebbe ignorato lei come già stava facendo e tutto sarebbe andato ben; il suo mondo non girava intorno a Draco Malfoy e lei aveva passato di peggio.

Così quella mattina si preparò cercando di sorridere il più possibile, abbandonando l'aria depressa e provando ad affrontare in modo positivo la "chiacchierata" che stava per avere con Ron e Harry, visto che dubitava che i due amici si fossero scordati nella notte del motivo della loro improvvisa (e pericolosa) visita; in fondo, prima l'avesse fatta e prima avrebbe potuto iniziare a dimenticare definitivamente Malfoy.

Sì, perché ora lui doveva essere semplicemente Malfoy, e non più Draco.

Doveva scordare il suo profumo, che la faceva impazzire, la morbidezza dei suoi capelli *, il sapore delle sue labbra e il suo sorriso seducente.

Doveva scordare di averlo mai amato.

Anche se faceva malissimo, Hermione doveva andare avanti.

Ma tutti i suoi propositi svanirono quando, uscita dal bagno annesso alla sua camera, vide una busta giallastra sopra il suo letto.

Promettimi che sarà per sempre|| DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora