Capitolo 6

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Emma

Apro gli occhi, e mi accorgo di avere delle braccia che mi cingono. Piano piano alzo la testa e mi accorgo di essermi addormentata abbracciata a Mattia.
Istintivamente mi tiro su, e lui si sveglia.
"Buongiorno anche a te..." dice lui stiracchiandosi.
"Cosa ci fai qui? Perché hai dormito qui?", chiedo.
"Datte una calmata eh! Mi sono solo addormentato mentre guardavamo il film. Non è mica successo niente eh!", dice alzandosi.
"Ti rendi conto di cosa rischi se scoprono che eri qui? Ti potrebbero mandare via, e potrebbero licenziare anche me!".
"Emma nessuno si è accorto di niente, tranquilla! E poi te l'ho già detto, non è successo niente!".
Nel frattempo bussano alla porta.
"Emma, sono Fabio", sento dire da dietro la porta.
"Fabio?", chiede Mattia infastidito.
"Si, Fabio, il mio fidanzato. Oddio! Nasconditi nel bagno, vai dai!", di dico, spingendolo fino al bagno e chiudendocelo dentro.
Vado ad aprire la porta e mi ritrovo davanti Fabio, che si china per baciarmi.
"Mi sei mancata Emma", mi dice, "comunque è ora che tu inizi a cercarti una casa qui a Roma, non puoi continuare a stare in albergo".
"Si, ci penserò su. Cosa ci fai qui?", chiedo.
"Sono solo passato a salutarti, niente di che. Ci vediamo nei prossimi giorni?".
"Certo, ma ora scusami devo andare che ho degli impegni", gli dico per farlo uscire.
"Ti amo Emma", mi sussurra baciamdomi.
"Si, anche io".
Finalmente se ne va, e io richiudo la porta. Mattia è già tornato seduto sul letto.
"E così lo amo eh? Mmm... Non mi sembrerebbe proprio".
"Non sono affari tuoi Mattia".
"Io credo proprio di si. Ammettilo Emma. Ieri sera hai provato le stesse cose che ho provato io, e lo sai bene".
"E anche se fosse? Ci conosciamo si e no da due giorni! Si, con te sto bene, sei simpatico e sei pure un bel ragazzo, ma tra noi non ci potrà mai essere niente di più".
"Lo dici solo perché siamo ad amici? E se noi non fossimo qui? Se ci fossimo conosciuti fuori saresti della stessa idea?".
"Non ha importanza Mattia! Noi siamo qui dentro, e questo è quanto!".
"Allora...immaginiamo che io e te ci incontriamo fuori di qui... io ti dico ciao, e tu mi dici?"
"Ciao".
"Ok... e immaginiamo che io ti dica una frase stupida...".
"Come tuo solito... del tipo?".
"Del tipo... fa freddo oggi eh?".
"Si, ma cosa c'entra? ".
"Te l'ho detto che era una cosa stupida... poi ti offrire i da bere, ma qualcosa di leggero, più più pensi che ti voglio far ubriacare!", mentre lui parla, io sorrido. Mi immagino se davvero fosse andata così.
"E poi che si fa?", chiedo.
"E poi parliamo tutta la sera, e tu scopri che oltre ad essere bellissimo sono pure simpatico!".
"Ok...".
"E penso che potresti anche uscici con uno come me".
Divento subito rossa.
"E poi?".
"Poi ti porterei a Trastevere in un piccolo ristorante, dove fanno un ottima carbonara".
" però la prendiamo anche il vino eh!", dico scherzando.
"Poi potremmo fare una passeggiata, e potremmo arrivare anche fino a Ponte Milvio. ".
"Molto romantico! E poi?".
"Abbiamo passato una splendida serata, abbiamo riso, abbiamo scherzato, ci siamo conosciuti meglio e soprattutto abbiamo mangiato bene!".
"Ok, una serata perfetta".
"E metti caso che a questo punto ti bacio...".
"Mattia!".
"E metti caso che dopo il bacio abbiamo il tuo profumo addoso, e supponiamo che nei giorni a seguire ci sentiamo di continuo. E tu capisci che mi piace farti ridere, farti stare bene".
"Ok, lo sto immaginando".
"Quante probabilità ci sono che da quel momento in poi tu ti possa innamorare di me?".
"Diciamo delle buone probabilità...", gli dico, sorridendo.
"Bene, perché altrimenti eravamo messi male sai?".
"Perché?".
"Perché io ho cominciato ad innamorarmi già dal ciao!".
Detto questo apre la porta e se ne va.

Nota dell'autrice: Salve! Fatemi sapere cosa ne pensate dai!
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Arriverà l'amore (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora