"Charlie! È tardi!".
Ed eccola mamma Anne, che incomincia a spalancare porte e finestre per farmi alzare dal letto.
"Mamma perfavore, non voglio andarci oggi a scuola."
"Dai che mancano solo venti giorni ed è tutto finito, muoviti."
Mi alzo riluttante e vado a lavarmi. Dopo aver connesso il cervello, faccio un salto perché mi ricordo che tra solo una settimana, tra soli 7 giorni, andrò finalmente al concerto dei miei idoli. Vedrò la mia band preferita cantare e suonare per un'altra volta e non potrei essere più felice di così. Dopo essermi preparata e tutto, salgo in macchina e, ovviamente, sono in ritardo.
Mamma mi fa la solita predica che fa quando faccio ritardo: "Se per le 8:05 non sei pronta, io non accompagno nessuno.". Beh mamma, se non mi accompagni a scuola mi fai solo un piacere. Sono costretta ad andare a scuola in macchina perché la scuola è a 10 minuti da dove vivo e i bus non passano.
Finalmente arrivo e ovviamente già sono tutti dentro, ma per fortuna il cancello è ancora aperto. Non resisterò a queste 5 infernali ore. Dovrebbero abolire la scuola di sabato.
"Buongiorno prof, scusate il ritardo." e vado a sedermi al mio posto, vicino a Meredith. Lei è l'unica migliore amica che ho e sono fortunata ad averla. È la persona con cui passo più tempo, e insieme facciamo tantissime cose.
Finalmente oggi è sabato, il giorno che aspetto da lunedì. Stasera si esce.~~~~~
Sono le 19, e sono ancora buttata sul divano con il cellulare in mano a vedere le ultime news. Tra un'ora devo uscire e il mio fondoschiena non ne vuole sapere nulla di alzarsi dal divano.
Alle 19:25 scatto dal divano e mi rendo conto che non ce la farò mai a prepararmi in tempo. Corro a vestirmi, mi trucco in un battibaleno con un pò di fondotinta, blush, eyeliner per calcare i miei occhi marroni e mascara, poi pettino i miei lunghi capelli castani e mi precipito fuori casa. Io e Meredith andremo in centro a mangiare qualcosa e a farci un giro, perché, come detto prima, a Middlesbrough non c'è niente di bello da fare. Certo, se hai la giusta comitiva ti diverti ovunque, ma io e Mer siamo entrambe molto timide e non ci piace andare nei locali a fare le puttane come fanno tutte le nostre coetanee, ma stiamo bene anche così.
Passo a prenderla sotto casa e ci avviamo in centro. Optiamo per andare a mangiare una pizza in una pizzeria italiana (unica cosa buona in questo paese)."Mer, la prossima volta ce ne andiamo da qua, prendiamo il treno, mi sono scocciata di fare avanti e indietro per queste vie."
"Si, hai ragione, la settimana pross- ah no, hai il concerto. Vabè quella dopo, prendiamo il treno la mattina e ce ne andiamo a Londra. Non possiamo vivere qui e così la nostra adolescenza!"
"Si dai Mer! Su con la vita ahahah"
Ci mettiamo entrambe a ridere e penso a come fosse bello se vivessi a Londra. È a 4 ore di macchina da qui, ma è completamente un mondo diverso. È la città dei sogni, quella delle favole, quella dove tutti sognano un vita perfetta. Ogni tanto ci vado perché i miei nonni materni vivono lì, ma non ci vado da Natale e mi manca tanto quanto i miei nonni. Non vedo l'ora di tornarci sabato per il concerto dei 5 seconds of Summer.