Capitolo 13.

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Questo tipo maleducato dai capelli verdi è il figlio di questa donna stupenda?
"A dire il vero io non sapevo che.." intervengo, ma poi quello che capisco essere Michael mi interrompe dicendo "Sisi, abbiamo aperto insieme il bar."
Karen sorride e dice "Okay, allora qui è tutto sotto controllo? Posso andare a fare la spesa e altri servizi o mi combinate qualche guaio?"
"Si, mamma." risponde Michael.

Questo ragazzo mi sembra sempre più strano.
"Mi puoi spiegare perché-" inizio a chiedergli quando lo vedo avvicinarsi verso di me. All'inizio ho veramente pensato che mi volesse dare uno schiaffo, ma poi ha posato le sue labbra sulle mie per un piccolo bacio a stampo. Non ho nemmeno avuto il tempo di dargli uno schiaffo che è andato a servire i clienti. Sono sempre più sbalordita.
Inizio a preparare altre ordinazioni e appena Michael torna gli chiedo solo "Perché?".
Lui mi risponde "Era solo un modo per zittirti. Direi che ha funzionato."

Il resto della giornata passa velocemente, sono venuti più clienti del solito, e alla fine mentre vado via e decido se dover salutare o no, mi giro e Michael non c'è.

Quando arrivo a casa sono stanchissima, ceno velocemente e vado a buttarmi sul letto.
Mentre sto per chudere gli occhi, mi quilla il cellulare.
"Pronto?" rispondo.
"Charlie! Ti ricordi che esisto ancora?"
"Mer oddio scusa, sono stra impegnata con il lavoro e appena torno sono sempre stanca. Devo ancora abituarmi."
"Okay, ti perdono."
"A te come va?" le chiedo.
"Bene..però devo parlarti, ma non mi va di farlo per telefono. Mi manchi."
"Anche tu.. di cosa devi parlarmi? È successo qualcosa?"
"Di Simon.. ci vediamo domani appena finisci al bar?"
"Si okay, finisco alle 12 domani."
"Vabene, andiamo a mangiare in centro, di sicuro avrai una fame da lupo."
"Oh sì, come mi conosci bene ahaha."
"Visto? Allora a domani."
"A domani Mer."
"Notte Char."

______

Il giorno dopo la sveglia alle 6:30.
L'unica cosa buona di questa giornata è che vedrò Mer dopo 3 giorni.

Per fortuna mia, quando arrivo al bar non c'è Michael, ma c'è Karen ad aspettarmi.
"Buongiorno cara."
"Ciao Karen." le sorrido.
"Come ti stai trovando qui?" mi chiede sorridendo.
"Bene, ancora devo abituarmi agli orari che faccio, ma bene, grazie."
"Mi fa piacere. Noto che ti trovi bene anche con mio figlio."
"Ehm, si..certo.. in realtà non sapevo lavorasse anche lui qui."
"Ah davvero? Devo aver dimenticato di dirtelo."
"..vabbene allora io inizio."
"Si..ehm Charlotte?" mi chiama.
"Si?"
"No volevo dirti che, sai.. se hai trovato un pò strano mio figlio, è che lui è un ragazzo molto chiuso. Ha vissuto delle cose che lo hanno portato ad essere così.. sai.. con le ragazze."
"Oh." è tutto quello che mi viene da dire.
"Non so come si è comportato con te, ma non è un cattivo ragazzo, davvero, e non lo dico perché sono sua madre. Adesso ti lascio lavorare, scusa se ti ho imbarazzato parlandoti di questo haha."
"Tranquilla, allora io andrei..ciao."

Vado a mettermi il camice dietro al bancone e incomincio a prendere le prime ordinazioni. Preparo i caffè e così vola via anche questa mattinata. Vedo Meredith entrare nel bar ed io inizio a togliermi il grembiule.

___

Siamo al solito ristorante italiano in centro quando mi inizia a parlare di Simon.
"Ultimamente è molto distaccato, non so, lo vedo freddo. Non vorrei essere paranoica ma davvero, credo ci sia qualcosa che lo turba."

"Tipo cosa?"

"Non so, a volte inventa delle scuse, anche banali, per non uscire con me.. e se non mi vuole più?"

"Ma dai, Meredith, ma perchè non vorrebbe? Si vede da come vi guardate che siete perfetti per stare insieme! Di sicuro sarà solo la tua immaginazione."

"Mh, non so..."

"Lo so io, stai tranquilla Mer, poi se hai dei problemi devi parlarne con lui."

"Va bene Char, okay, adesso mangiamo perchè sto morendo di fame."

Dopo essere uscite dal ristorante, andiamo a farci una passeggiata chiacchierando del più e del meno.

"Come ti trovi a lavorare in quel bar?" mi chiede Meredith.

"Molto bene, la proprietaria è molto gentile, ma c'è un tipo molto strano, che sarebbe suo figlio. Penso che abbia dei seri problemi, l'altra volta mi ha baciata per zittirmi, ed era la prima volta che ci siamo visti. Un attimo dopo ero in bagno a disinfettarmi la bocca."

"Come-come-come? Hai baciato uno sconosciuto?"

"Lui ha baciato me! E poi era un bacetto a stampo, durato nemmeno mezzo secondo. Avrei voluto schiaffeggiarlo ma è fuggito via l'attimo dopo."

"Wow, quante cosee mi sto perdendo."

"Proprio un bel niente. Ah e poi sai cosa? Il tipo si chiama Michael, proprio come il mio futuro marito. Credo che inizierò ad odiare questo nome. No, scherzo, non ci riuscirei mai."

"Charlie, devi smetterla di pensare a quella band, fatti una vita, eddai, trovati un fidanzato così poi facciamo le uscite a quattro!" mi dice tutta entusiasta.

"Ma anche no, amica mia, sei proprio fuori strada. A meno che per fidanzato non intendi Michael Clifford." mi guarda in cagnesco, sorridendo sotto i baffi, e iniziamo a dirigerci verso casa.

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