Capitolo 3.

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Sono le 23 ed io e Mer siamo sedute su un muretto quando si avvicinano i soliti coglioni di turno a chiederci una sigaretta.
"Anche se l'avevo non te l'avrei data."
"Simpatica, la ragazza." fa il tipo con una faccia inquietante.
Si siede di fianco a me sul muretto e l'amico di fianco a lui, porgendomi la mano.
"Piacere, Richard."
"Charlie."
"Piacere, Meredith."
Poi spunta l'amico dicendo "Simon." e facendo un cenno di mano.
"Siete di qui?" ci chiede il biondo, Simon.
"Sì.", io e Mer rispondiamo in coro.
"Strano, non vi ho mai visto qui." continua Richard.
Beh, forse perché non ci facciamo notare.
Capendo le loro intenzioni, li blocco subito con un "Adesso dobbiamo andare, mi dispiace, alla prossima.". Io e Mer ci alziamo e loro rimangono spiazzati a bocca aperta. Hey, chiudetela, entrano le mosche.
Io e Mer ci avviamo verso casa ormai esauste, e lei rompe il silenzio dicendo "Ohi ma quello lì era proprio carino.."
"Mh diciamo" rispondo io.
"Mi sento in colpa per averli appesi in quel modo."
"Macchè, sei seria?"
"Si, infondo non sembravano così coglioni, anzi, sembravano esserci rimasti male quando siamo andate via."
"Hai detto bene. "Sembravano"."
Arriviamo a casa e decidiamo di voler dormire insieme, così avviso mamma che andrò a stare da lei per la notte.
Arriviamo a casa sua e decidiamo di voler vedere qualche serie tv, optiamo per Pretty Little Liars e prendiamo il pc. Mettiamo il pigiama, io ovviamente indosso uno suo, e ci infiliamo sotto le coperte con buste di patine, pop corn e caramelle gommose sparse per il grande letto matrimoniale.
"Cazzo."
"Oddio Mer che ansia."
"Ma chi minchia è A?"
"Vorrei saperlo anch'io.."
"No dai, secondo me è lui."
Battibecchiamo mentre sgranocchiamo pop corn. Ad un certo punto bussano alla porta, è la mamma di Mer.
"Ehy Mer non mi hai detto che avevamo ospiti!"
"Buonasera signora Stewart"
"Ciao Charlotte, è sempre un piacere averti qui, ma Meredith avrebbe dovuto avvisarmi così avrei preparato qualcosa!"
"Si mamma non ti ho avvisata perché lo abbiamo deciso all'ultimo momento e pensavo stessi dormendo."
"Okay, allora io vado, buonanotte ragazze, se avete bisogno di qualcosa io sono di là."
Va via e chiude la porta dietro di sè, dopodiché Mer sbuffa.
Mi metto a ridere e le dico che sua madre è davvero molto gentile, non capisco perché non la sopporti.

Sono le 3:27 di mattina quando decidiamo di spegnere il computer perché ci si stanno per chiudere gli occhi.
"Meredith mi spieghi cos'hai? Stai controllando il telefono ogni 30 secondi."
"È che.."
"Vai al punto."
"Hai presente Simon?"
"Ma chi? Il ragazzo di stasera?"
"Noo........." fa una pausa di 5 secondi, poi continua "okay si, lui. È che gli ho lasciato il numero mentre tu ti eri già avviata per strada ma ancora non mi ha scritto."
"Ma cosa? Oddio ma sei pazza! Hai dato il numero ad uno sconosciuto!"
"Charlie smettila di vivere all'antica. È un ragazzo normale come noi e non è per niente male."
Okay si forse sono io un pò troppo all'antica, ma i miei genitori mi hanno istruito così.
"Vabene Mer, ma è un maniaco e ti fa del male..."
"Non lo farà, non sono una bambina, so gestirmi, e tu tantomeno non sei mia madre!" si mette a ridere e io rido con lei.
"Vabene, okay allora se ci tieni così tanto, vedrai che ti scriverà, infondo ho notato anch'io che ti fissava già da qualche minuto prima che ci venissero a parlare. Se non lo farà ti aiuterò a cercarlo, se proprio ti interessa."
"Grazie Lottie, sai sempre come aiutarmi! Buonanotte"
"Notte, scema."

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