"And I know that she's capable of anything, it's riveting
But when you wake up she's always gone, gone, gone
In the night she hears him calling
In the night she's dancing to relieve the pain
She'll never walk away
(I don't think you understand)"
I giorni passarono veloci e quel 31 Dicembre sembrava presentarsi come l'inizio della fine, non di un nuovo anno. Draco provò forti dolori al braccio ogni singolo giorno, non vi era rimedio a quel dolore, doveva soffrire e sopportare in silenzio; il giovane mangiamorte fu assistito dalla madre nei momenti più critici ma, oltre a lei, non ebbe nessun altro contatto esterno. Sapeva che presto avrebbe partecipato alle missioni con gli altri servitori del Signore Oscuro, ma sicuramente non si sarebbe aspettato di dover cominciare così presto: non volevano proprio lasciargli un attimo di tregua. Quella mattina qualcuno bussò alla sua porta, si aspettava fosse sua madre Narcissa, invece colui che era venuto a fargli visita era il buon vecchio Lucius, quell'uomo senza cuore che aveva venduto la vita di suo figlio al diavolo. "Ben svegliato figliolo, sono venuto qui perché ho delle notizie per te: finalmente parteciperai alla tua prima missione: sarai accompagnato da tua zia Bella e da Greyback e partirete verso le 11 di questa sera, sai, farete visita a dei vecchi amici che sarai sicuramente felice di rivedere" e, senza aspettare una risposta, chiuse la porta andandosene. Draco era nel panico, cosa voleva dire la frase di suo padre? Chi erano questi "vecchi amici"? Uno strano presentimento si fece largo nella sua mente, decise però di non pensarci, avrebbe solo sofferto ulteriormente per tutto il resto della giornata ponendosi domande alle quali non avrebbe trovato risposta. Doveva prepararsi psicologicamente al fatto che sarebbe potuto diventare un assassino quella sera stessa, naturalmente avrebbe evitato di recare danni a qualcuno, ma sapeva benissimo che doveva difendersi per evitare di essere catturato dal "nemico", che poi per lui tanto nemico non era, piuttosto l'opposto... Ma ormai era un Mangiamorte e lo sarebbe stato per sempre, la sua anima era senza speranza alcuna.
Dopo giorni di reclusione in camera sua quel 31 Dicembre Hermione decise di uscire dal suo piccolo rifugio, la lettera di Narcissa le aveva dato forza e speranza per affrontare tutti gli ostacoli che il destino avrebbe frapposto tra lei e il suo unico scopo: salvare Draco Malfoy. La famiglia Weasley non aveva preparato nulla di speciale per Capodanno, il clima non era sicuramente di festa, aveva sentito Ginny parlare di numerosi attacchi da parte dei Mangiamorte in quegli ultimi giorni e sicuramente l'idea di passare una serata felice e senza preoccupazioni non rientrava nei programmi di nessuno. Scese le scale per fare colazione e arrivata in cucina si ritrovò fissata da tutti i presenti. "Hey Hermione, buongiorno, vieni a sederti vicino a noi" le disse allegramente la rossa indicando il posto tra lei e Harry. Senza rispondere la Granger prese posto e iniziò a spalmare della marmellata su una fetta di pane. Si era accorta della presenza di Ron, sapeva benissimo che non le stava togliendo gli occhi di dosso da quando era arrivata, ma lui non si meritava la sua attenzione. "Cosa hai voglia di fare oggi?" le chiese il suo migliore amico "Non saprei Harry, potremmo semplicemente stare in camera e chiacchierare un po'..." Non sembrava una proposta allettante, ma i suoi amici ne furono entusiasti perché ciò significava che Hermione si stava riprendendo e che voleva riavere contatti con gli altri. Ginny le rispose allegra "mi sembra un'ottima idea, non dimenticare che a mezzanotte faremo il brindisi" e così dicendo ognuno riprese a mangiare in silenzio, eccetto Ron, che si alzò senza dire nulla e se ne andò in giardino.
Finita la colazione andarono tutti nella stanza di Hermione e Ginny, appena entrati la mora prese parola "Voglio portare Draco dall'Ordine". Una bomba. Aveva appena sganciato un'enorme bomba. Gli altri si guardarono stupiti: di certo non si aspettavano una ripresa così veloce da parte della loro amica, fino al giorno prima sembrava distrutta e di punto in bianco tornava la grifondoro agguerrita e caparbia che era sempre stata? Non sapevano cosa dire, non sapevano cosa consigliarle, perché nemmeno loro avevano un'idea chiara di ciò che in quel caso sarebbe stato giusto o sbagliato fare. Zabini sentendo pronunciare il nome del suo migliore amico prese coraggio e disse "Hermione calmati, desidero tanto quanto te di avere Draco dalla nostra parte, ma non dobbiamo assolutamente essere precipitosi" "Non sono precipitosa, ho già in mente un piano, vedrai Blaise sarà salvo prima di quanto immagini" era da molti giorni che Hermione non sorrideva così, era speranzosa, ma soprattutto determinata ad ottenere ciò che voleva. "non credi sia meglio attuare il piano quando saremo a scuola? Sarà vicino a noi e potremo gestire meglio la situazione" Propose Harry, l'idea sembrò piacere molto a Blaise "Ha ragione Potter, dopotutto mancano solo sei giorni al ritorno a scuola, possiamo aspettare e nel frattempo architettare un piano preciso e senza intoppi" La Granger non sembrava molto convinta, ma dopotutto sapeva che non sarebbe riuscita a fare tutto da sola, le serviva l'aiuto dei suoi amici. "Va bene, faremo tutto a scuola" e con questa ultima frase la riunione terminò.
La giornata era passata in fretta e la sera era giunta oscura e tenebrosa come poche, faceva molto freddo e il cielo era nero, senza stelle. Hermione se ne stava in camera sua, mancava ancora un'ora alla mezzanotte e stava leggendo un libro sdraiata sul letto. Vicino a lei Ginny stava giocando con un nuovo aggeggio che doveva testare per i "Tiri Vispi Weasley", quando una luce accecante giunse dalla finestra. Le due amiche si affacciarono e videro Bellatrix in giardino: la strega urlava come una pazza dicendo di aver ucciso Sirius Black e subito videro Harry correrle dietro in mezzo al campo. Senza pensarci due volte le due ragazze uscirono dalla stanza per andare ad aiutare il loro amico, dopo poco anche Blaise e Ron le raggiunsero. Erano tutti al buio, al gelo, disorientati e spaventati da quel silenzio assordante, dove era finito Harry? Perché non si sentiva più nulla? Un grido squarciò la notte e subito si sentì Zabini urlare "Ginny!" e correre lontano, all'inseguimento di Greyback che la stava portando via con le peggiori delle intenzioni. La preoccupazione salì, erano rimasti solo Hermione e Ron e si stavano guardando senza avere la minima idea di cosa fare, il rosso stava per parlare quando un'ombra oscura si materializzò davanti a loro: era un mangiamorte, ma non lo riconobbero a causa della maschera che indossava. L'uomo rimase fermo, come sbalordito, per alcuni secondi, poi schiantò Weasley e scappò via senza aver sfiorato neanche con un dito la ragazza. Hermione era spaesata e confusa, ma aveva un presentimento, come poteva sapere se la sua ipotesi era vera oppure no? Semplicemente seguendo la persona che per qualche strana ragione l'aveva risparmiata e capire il perché di tale azione. Senza neanche pensare a Ron si mise a correre nella direzione che aveva preso il mangiamorte sperando di riuscire a trovarlo. Tutti correvano, correvano a perdifiato, senza vedere nulla, la paura a fare da padrona. All'improvviso un lampo di luce illuminò quella scena inquietante e, quando tutti si girarono verso la fonte di luce, videro uno spettacolo agghiacciante: la Tana in fiamme, avvolta da lingue di fuoco che lentamente la stavano distruggendo. Ognuno corse a vedere se coloro che erano rimasti all'interno della casa erano sani e salvi ma, nell'intento di arrivare a destinazione, Hermione si scontrò con qualcuno, quel qualcuno che guardacaso stava cercando. I due caddero a terra e la ragazza si ritrovò sopra di lui, a fissarlo immobile. L'uomo non fece alcun movimento, sembrava pietrificato, così lei prese coraggio e lentamente avvicinò la mano al suo viso con l'intento di togliergli la maschera. Una volta tolta, capì che il suo presentimento era fondato perché davanti a lei c'era Lui, il ragazzo al quale aveva donato il suo cuore, le era mancato così tanto che rivedere il suo viso e i suoi occhi le sembrò un sogno. "Draco" sussurrò flebilmente prima di farsi prendere dall'impulsività e baciarlo come non aveva mai fatto. Non le importava più in quel momento se c'era un incendio e il nemico li stava attaccando, non le importava più nulla, solo Lui. Il giovane rispose al bacio senza esitare, non era in grado di controllarsi in quel momento, voleva solo stringerla a sé per quella che sapeva sarebbe stata l'ultima volta. Dopo un po' la allontanò facendola alzare e senza proferire parola fece per andarsene, dilaniato dal dolore di abbandonarla. Subito la Granger gli prese il polso "Dove stai andando?", senza guardarla negli occhi il biondo rispose "Via da te, sono pericoloso" Hermione capendo la determinazione di lui a starle lontano rafforzò la presa sul suo braccio per fermarlo: era l'occasione giusta per salvarlo, non doveva lasciarlo andare via in nessun modo, così senza pensarci due volte protese la bacchetta verso di lui e pronunciò l'incantesimo "Pietrificus Totalus".
**spazio autrice**
Ed eccomi qui con un nuovo capitolo! Non pensavo di riuscire a postare nel mese di Maggio, ma visto che oggi avevo del tempo libero ho colto l'occasione al volo per pubblicare ;) Che ne dite del capitolo? Vi piace? Finalmente Draco e Hermione si sono rivisti! Anche se in circostanze poco gradevoli... Cosa accadrà ora? Malfoy verrà "catturato" dall'Ordine? E Ginny? Blaise riuscirà a salvarla dalle grinfie di Greyback? Lo scoprirete nel prossimo capitolo :) Ringrazio sempre tutti coloro che seguono, commentano e votano la mia storia che è arrivata al capitolo 20! Vi anticipo che secondo i miei piani non siamo ancora a metà ;)
Ciao ciao
Luna
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I know all your secrets
FanfictionDRAMIONE Siamo al sesto anno ad Hogwarts, ma qualcosa sta cambiando, Draco Malfoy, il purosangue per eccellenza, si sta interessando ad una ragazza che dovrebbe sicuramente evitare, Hermione Granger, la mezzosangue. Seguirà l'istinto o la ragione? I...