"Don't you hold your breath
Cause I'm not coming down
The battlefields have left me only scars.
I'm floating in the dark
I'm swimming in the sound
of voices that should never be apart.
Darker than the blood, higher than the sun,
this is not the end, you are not the only one."
Appena aprì gli occhi capì subito di non trovarsi a casa sua, non ricordava bene cosa fosse successo e non aveva idea di come avesse fatto ad arrivare in quel posto tetro e freddo. Subito dopo si rese conto di un'altra cosa molto importante, se non essenziale: non aveva la possibilità di muovere le braccia, visto che i suoi polsi erano legati sopra la testa da delle catene attaccate al muro. In quel momento le riaffiorò tutto alla mente: Bellatrix, Greyback che la trascinava via, che la stringeva forte tanto da farle male, le urla di Blaise, il tentativo di ribellarsi, la sua casa che prendeva fuoco, le lacrime che le inondavano le guance, la vista che si offuscava e poi il buio. Capì di essere nei guai, di trovarsi nella tana del nemico, di essere prigioniera e, soprattutto, di essere sola e abbandonata. Sentì gli occhi farsi lucidi e il respiro farsi affannato: si stava facendo prendere dal panico e non doveva, ma chi non lo avrebbe fatto in una situazione del genere? Prese ad urlare, a singhiozzare e a strattonarsi, cercando invano di liberarsi della morsa che le stringeva i polsi e il cuore. Poi presa dall'ansia pensò a Blaise, a Hermione, a Harry e alla sua famiglia, che fine avevano fatto? Stavano bene? Erano vivi? Erano stati catturati anche loro o erano riusciti a scappare? E il resto dell'Ordine? Avevano trovato il loro nascondiglio? L'unica cosa di cui era certa in quel momento era la sua sorte: sapeva perfettamente cosa le avrebbero fatto, sapeva che l'avrebbero torturata finché non avrebbe parlato e tradito così i suoi amici e la sua famiglia. Ma Ginny Weasley non si sarebbe piegata, mai avrebbe messo in pericolo la vita delle persone che amava, sarebbe morta piuttosto.
Qualcuno bussò ed Hermione si risvegliò all'improvviso, saltando leggermente sulla sedia dove si era coricata. La testa di Harry Potter fece capolino dalla porta "Non si è ancora svegliato?", la ragazza si girò verso il corpo immobile posizionato sul letto accanto a lei e scosse la testa sospirando. Prese una mano di Draco tra le sue e iniziò ad accarezzarla dolcemente. "Hermione vai a dormire" le suggerì il suo migliore amico, ma lei scosse di nuovo la testa senza parlare. Lui sbuffò e continuò "Sei lì da tutta la notte e sarai stanca morta, inoltre non ti consiglio di dormire su una sedia, ti sveglieresti con un terribile mal di schiena... Resto qui io dai, se si sveglia ti chiamo subito". Senza degnarlo di uno sguardo la mora prese ad accarezzare lievemente il volto del biondo, più spossato del solito, con delle occhiaie pronunciate e smunto. Eppure, nonostante tutto ciò, rimaneva comunque bellissimo. Harry capendo che lei non gli avrebbe risposto la richiamò, posizionandole una mano sulla spalla "Hermione..." venne interrotto bruscamente da una voce ferma e determinata "Io non mi muovo di qui, se vuoi restare a farmi compagnia bene, altrimenti tornatene pure a letto." Il grifondoro, sospirando rassegnato, prese posto sulla sedia vicino a quella della ragazza. Rimasero in silenzio per un po', poi decise di prendere parola. "Sai, quando ho saputo della vostra relazione non sono rimasto poi così sorpreso. Ho sempre pensato che in lui ci fosse del buono, in fondo. E sono sempre stato convinto che la persona adatta a tirare fuori il bene che c'è in lui fossi tu." Sul volto della Granger spuntò un piccolo sorriso "Harry, le tue parole mi lusingano, ma come vedi non sono riuscita nel mio intento. Vuole starmi lontano, sai che ha detto prima che io lo pietrificassi? Che è pericoloso. Come faccio se lui si ostina a pensare di non avere speranze né possibilità!?". Piombò di nuovo il silenzio tra i due, passarono circa dieci minuti e,dopo aver riflettuto a lungo, il ragazzo la guardò intensamente negli occhi e riprese il discorso che aveva lasciato in sospeso "Vorrei raccontarti una cosa. Da sempre ho impressa nella memoria una frase che mi aveva detto Lupin, al terzo anno. Stavamo parlando di mia madre e nel descriverla disse che non solo era una strega singolarmente dotata, era una donna gentile, fuori dal comune. Sapeva vedere la bellezza negli altri, perfino, e forse particolarmente, quando una persona non riusciva a vederla in sé stessa. E la prima persona a cui ho pensato sei stata tu, la mia migliore amica, perché rispecchi così tanto quelle parole Hermione che non te lo immagini nemmeno. Tu sei così, non giudichi nessuno a priori, forse perché sai come ci si sente quando gli altri preferiscono non avere a che fare con te piuttosto che scavare a fondo e capire veramente chi sei. Ricordo ancora il commento di Ron al primo anno che ti aveva fatta piangere per tutto il pomeriggio. Draco ha bisogno di una persona così al suo fianco, che sappia vedere la bellezza in lui, che non lo faccia cadere nel baratro. Non è troppo tardi, puoi ancora salvarlo, puoi dimostrargli che in lui c'è ancora del bene. Devi solo crederci Hermione." La Granger era commossa, era da tanto che il suo migliore amico non le parlava in quel modo e gli occhi le si fecero lucidi. "Grazie Harry, ti voglio bene." Rispose a corto di parole prendendogli la mano e stringendola forte aggiunse "Sei davvero speciale come dicono, sei la persona più buona e generosa che io abbia mai conosciuto" Represse un singhiozzo, ma una lacrima scappò comunque dal suo controllo percorrendo il profilo della sua guancia. Di slancio Potter la abbracciò forte sussurrandole "Sarò sempre dalla tua parte, qualunque cosa accada, potrai sempre contare su di me".
Nel frattempo, al piano di sotto, la maggior parte dei membri dell'Ordine stava discutendo animatamente sul da farsi. C'erano anche i fratelli Weasley e Blaise, piegato sulle ginocchia con la testa tra le mani, sconvolto e nel panico, come del resto la famiglia Weasley, devastata e preoccupata, visto che la piccola rossa era stata presa dai Mangiamorte. "Fermi tutti, silenzio!" richiamò tutti all'ordine Lupin "Dobbiamo fare chiarezza e prendere decisioni. Prima di tutto, dobbiamo trovare il modo di liberare Ginny. Stai tranquillo Arthur, non la uccideranno, la stanno utilizzando come esca affinché Harry Potter la vada a salvare. Però non ti posso assicurare che non la tortureranno, vorranno ottenere informazioni, spero solo che non riveli la posizione del quartier generale..." Venne subito interrotto da Zabini, che scattò in piedi "Ginevra non lo farebbe mai! Resisterebbe e sono certo che si sacrificherebbe per noi. Ma noi la dobbiamo trovare prima che le torcano anche un solo capello!" Tonks bloccò il giovane posizionandosi davanti a lui "Tranquillo Blaise, lo vogliamo tutti e faremo tutto il possibile per trovarla" Remus riprese a parlare "Esatto! Trovarla. Perché è qui che si presenta il nostro secondo problema, Draco Malfoy." "Quel Mangiamorte non dovrebbe trovarsi nemmeno qui" sbuffò seccato Ron e Blaise si infuriò per la seconda volta in pochi minuti "Attento a come parli del mio migliore amico, Weasley". Molly si mise in mezzo per separarli mentre la parola tornò ancora a Lupin "Ragazzi calmatevi, dobbiamo capire quanto è disposto a stare dalla nostra parte. Lui ci potrebbe dire dove nascondono Ginny, lo saprà sicuramente, è la nostra possibilità di salvarla in tempo. Inoltre mi fido di Hermione, è sempre stata una ragazza intelligente e razionale, se lo ha voluto portare qui ci sarà un motivo ben preciso." La voce di Ron tornò a farsi sentire "Certo che ce l'ha. Quell'idiota l'ha ingannata e lei come una stupida ci è cascata in pieno, innamorandosi di lui. É solo uno sporco Mangiamorte." A quel punto scoppiò il caos. Zabini si buttò su Weasley e iniziò a prenderlo a pugni, finché uno Stupeficium catapultò i due contro il muro dell'altra stanza. Era stato Moody. "Ora ne ho abbastanza di questi ragazzini che non capiscono quando è il momento di essere seri e di piantarla di fare i bambini! Fuori!". Detto questo la porta venne chiusa rumorosamente, lasciando fuori i due ragazzi ancora stesi a terra.
Sentiva qualcosa che gli accarezzava il viso, un tocco familiare, che gli faceva venire i brividi. Poi sentì qualcuno stringergli la mano, sempre lo stesso tocco, sempre le stesse sensazioni piacevoli. Non sentiva più il freddo pungente che lo attanagliava ormai dal fatidico giorno del marchio, al contrario sentiva un calore che partiva dal petto e che si espandeva in tutto il corpo. Era un sogno, sicuro. C'era ancora buio attorno a lui, si rifiutava di aprire gli occhi perché aveva paura che tornasse il gelo, che quelle sensazioni se ne andassero all'improvviso non appena avrebbe guardato ciò che lo circondava. Sì, perché aprendo gli occhi si sarebbe irrimediabilmente svegliato da quel sogno, tornando nell'incubo chiamato realtà. Poi eccola, una voce, anch'essa familiare ma non ancora attribuibile ad un volto preciso. Era così melodiosa, così dolce che sentirla era un piacere per l'udito. Ne sentì anche un'altra, ma non ci fece caso, troppo occupato a pensare a quella voce meravigliosa. Si decise: voleva capire a chi apparteneva, doveva vedere quel volto perché nel profondo sentiva un bisogno estremo di osservarlo ed ammirarlo. Dopo aver fatto un respiro profondo che fece interrompere il suono delle due voci, aprì gli occhi pronto a vedere quel viso che tanto agognava. E che viso.
Ed eccomi che torno dopo più di un mese, lo so, sono veramente imperdonabile. Vi chiedo scusa, ancora, mi sono concentrata di più sulle altre due storie che sto scrivendo. Ma ora sono tornata con un nuovo capitolo! Che ne dite? Vi piace? Cosa ne pensate del discorso tra Harry e Hermione? Io ho letteralmente ADORATO scriverlo, con la citazione di Remus a rendere il momento ancora più magico. La povera Ginny è imprigionata, anche se devo ammettere che non mi sono concentrata molto su di lei, approfondirò meglio nel prossimo capitolo. Vi prego, se avete voglia, commentate e fatemi sapere cosa ne pensate :) Vi volevo anche invitare a leggere la mia nuova storia, sempre Dramione, intitolata "Dealing with the enemy", per ora ho scritto solo il primo capitolo ma noterete subito che è molto più lungo rispetto a quelli di questa storia. Vi dico solo che è ambientata nell'ipotetico settimo anno scolastico dopo la guerra. Grazie a tutti coloro che leggono, votano e commentano la storia nonostante la mia scarsa frequenza nell'aggiornare, GRAZIE!
Al prossimo capitolo,
Luna
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I know all your secrets
FanficDRAMIONE Siamo al sesto anno ad Hogwarts, ma qualcosa sta cambiando, Draco Malfoy, il purosangue per eccellenza, si sta interessando ad una ragazza che dovrebbe sicuramente evitare, Hermione Granger, la mezzosangue. Seguirà l'istinto o la ragione? I...