«Qui è tutto apposto, posso andare?» Chiesi a Jenna, lei alzò lo sguardo dal suo computer e annuì distratta, allora presi la mia giacca, la mia borsa e sospirai, anche oggi avevo finito, mi guardai attorno, quel giorno avevo fatto parecchio, avevo sistemato molti libri nuovi in scaffali davvero alti per me, e con un bambino non era poi così semplice, non erano passati poi così tanti mesi, solo uno da quando avevo scoperto di essere incinta, per esattezza, però già mi sentivo più stanca del solito quando facevo qualcosa in più.
Salutai Jenna e poi uscii dal negozio, aveva aperto lei quella libreria e lei mi aveva assunta, stava spesso sulle sue però era un ottimo capo, mi aveva subito presa con lei a lavorare, ed io ero contenta, potevo finalmente guadagnare ed essere più indipendente, con un bambino in arrivo volevo esserlo a tutti gli effetti e, visto che avevo rinunciato al college dovevo pur fare qualcosa.
Adoravo stare in mezzo ai libri e quello mi aiutava e mi distraeva dalla mia attuale situazione, tutto era più triste per me. Mi sentivo fuori posto e sola, tutti erano partiti, tutti avevano lasciato le case dei propri genitori per andare al college, un nuovo capitolo della vita, una nuova avventura, invece io ero rimasta qui, li avevo solo salutati e visti andare via, mi sentii un genitore anche io e infatti lo sarei diventato, e lo sapevano tutti adesso, o almeno, le persone che reputavo importanti, dirlo ai miei era stata una fatica e dopo una settimana di silenzio decisero di starmi accanto, anche Warren lo aveva saputo ma non da me, così smise di girarmi intorno, l'unico a non sapere era Ethan, non era il momento, tutti mi dicevano che dovevo dirglielo ma non potevo in quel momento, e non potevano capire. Era passata qualche settimana da quando lui aveva visto quella scena, l'aveva interpretata male e non mi aveva lasciato spiegare, l'avevo chiamato la settimana successiva, tutti i giorni, ma lui non rispondeva, si era sentito abbandonato e deluso e io non potevo certo dirgli del nostro bambino, era come trovare una scusa per costringerlo a rimanere con me, e se lui non voleva sentirmi allora un motivo c'era, forse non voleva stare con me e non potevo dirglielo, dovevo fare calmare tutto e poi avrebbe saputo. Dovevo dedicarmi alla mia vita, al mio lavoro e a quel bambino che stava diventando tutto per me.
Con quei pensieri arrivai a casa a piedi, avevo venduto la mia macchina senza dirlo ai miei, erano sconvolti quando mi avevano visto sorridere ai nuovi proprietari, ma, anche se loro dicevano che non avrei dovuto, io sapevo che era il contrario, dovevo mettere dei soldi da parte e andare via da casa dei miei, ne volevo una tutta mia con una camera per mio figlio, non potevo continuare a vivere con loro, era troppo e mi sentivo fuori posto ancora un'altra volta.
Sospirai chiudendomi la porta alle spalle, mi guardai attorno e non sentii altro che silenzio, erano a lavoro, di nuovo, ci sarebbero rimasti fino a tardi sicuramente, così tirai un sospiro di sollievo, amavo stare sola per dedicare del tempo a me stessa, decisi di fare un bagno caldo, allora salii di sopra e cominciai a far scorrere l'acqua, era da molto tempo che non ne facevo uno, lavoravo anche io molto spesso perciò quando tornavo a casa dormivo e basta in una casa sempre silenziosa, mi mancavano le mie amiche, Emma, Melanie, prima di partire si erano messe a piangere mentre mi abbracciavano, quella estate avevamo condiviso davvero molto insieme e io ricordavo quasi tutto con un sorriso, c'erano state per me. Quando crollavo a pezzi anche se mi ostinavo a rimettermi insieme da sola, loro mi aiutavano, sempre, anche con un pezzettino alla volta e, io, ne ero davvero grata, le desideravo tanto qui con me sempre a sostenermi.
Quando la vasca si riempì io mi spogliai lentamente per poi immergermi sorridendo leggermente, mi rilassai quasi subito sentendomi bene, avevo bisogno di questi momenti per me, il cuore faceva meno male del solito, l'acqua mi faceva galleggiare le braccia e quella sensazione era piacevole, guardai in basso vedendo la mia pancia sperando che anche lui si sarebbe rilassato lì: dentro me.-------------------------------
Ed ecco il primo capitolo!
So che non è il massimo ma era una specie di presentazione della nuova vita di Megan, non odiatemi se sono stata crudele con lei ma vedrete cosa succederà dopo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e in più volevo dirvi, se non l'avete notato, che ho cambiato nome su Wattpad, perciò anche le copertine dei miei libri, però davvero vorrei qualcosa di meglio qualcuno può consigliarmi dove potrei farle o qualcuno magari le sa fare? (naturalmente scriverò in tutte le mie storie che siete state voi a fare le copertine) Per aiutarmi un po', fatemi sapere anche questo per favore, grazie mille come sempre e un bacio!
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Una ragione per amarti 3 - resterai?
RomanceSEQUEL DI 'UNA RAGIONE PER AMARTI 2- TORNERAI?' La vita di Megan adesso non è più la stessa, ha rinunciato al college trovando un lavoro per cominciare ad essere indipendente, odia dover ancora dipendere dai suoi genitori, perciò cerca in tutti modi...