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Mamma: ragazzi verso che ora tornate?
Logan: non lo so. Mezzanotte?
Mamma: così presto?
Ma dov'è mia madre? Chi è questa signora che dice che tornare a casa a mezzanotte e' troppo presto?
Io: cosa hai fatto a mia madre.
Dissi facendo una voce buffa.
Mamma: Ash ormai sei grande ed io mi fido di te. C'è veramente mi fido più di loro che di te però...
Io: oh ma grazie mamma.
Mamma: di niente tesoro.
Ella: non preoccuparti Jen, ci penso io a lei.
Io: no grazie, tu non mi faresti fare niente tutta la sera.
Mamma: perché Ash cosa vorresti fare?
Io: vorrei...ballare, ovvio.
Papà: ragazzi tenetela d'occhio.
Io: ma la smettete? Non ho cinque anni!
Logan: non vi preoccupate, la terremo d'occhio. Buonanotte.
Presi il cellulare e uscimmo di casa.
Io: allora? Dove si va?
Chiesi eccitata.
Logan: a scuola.
Io: cosa? A scuola?
Logan: ci sarà una festa li. In teoria doveva essere a sorpresa per me, ma poi, con i fratelli antisgamo che ho, ho scoperto tutto.
Io: ah ok.
Logan: Ash cerca di non ubriacarti di nuovo. Non voglio essere ucciso dai tuoi genitori.
Io: ok papà.
Ella: ti sei ubriacata?
Io: sì per sbaglio.
Austin: la piccola Ash sbronza. Peccato, non me la volevo perdere.
Shawn: ti sei ubriacata a Los Angeles?
Io: si, ad una festa. Insieme a Jai.
Subito Shawn continuò a camminare guardandosi le scarpe.
Logan: allora, sta sera dobbiamo divertirci e cosa importante, non lasciare da sola Ash.
Io: oh che angoscia, preferivo stare a casa.
Shawn: ci penso io a lei. Ora andate e divertitevi.
Disse facendo cenno ai ragazzi di entrare.
Io: non li sopporto quando fanno così. Si credono tanto più grandi invece hanno solo due anni in più di me. "Cosa più importante, non lasciare da sola Ash" dio che nervi.
Dissi scimmiottando la voce di Logan.
Shawn: se vuoi stare da sola io ti lascio sola.
Io: no...c'è non voglio stare sola.
Shawn: allora entriamo?
Io: si andiamo.
Che strano effetto tornare nella mia vecchia scuola. Sono passati solo due mesi, eppure sembra molto diversa.
Gli armadietti da blu sono diventati rossi, sui muri ci sono tanti cartelloni e in fondo al corridoio c'è un enorme cartellone con appese le foto delle cheerleader e dei giocatori di basket.
Io: perché tu non ci sei? Hai detto che preferivi il basket al calcio, ora che puoi farlo.
Shawn: il basket mi ricorda mio padre. Non ho voglia di riaccendere il ricordo che è rimasto di lui in me.
Io: a volte è meglio non dimenticare Shawn.
Shawn: dipende Ash.
Io: da cosa dipende?
Shawn: è stato un bene per me non dimenticarti, ma per mio padre credo sia diverso.
Io: Shawn lui è più importante di me, lo capisci?
Shawn: no Ash. Non devi nemmeno pensarle quelle cose. Ora ti dico una cosa, ma non devi dirla a nessuno perché sei la prima a cui lo dico.
Io: ok.
Shawn: mio padre e mia madre, prima di venire qui, litigavano davvero tanto e mio padre, quando succedeva, usciva di casa e si ubriacava per poi tornare a casa la mattina seguente. Mia madre era sempre preoccupata per lui, perché, anche se ci litigava, era sempre suo marito e lo amava, ma non fu lo stesso per mio padre. Lui ogni volta che litigavano la tradiva. Per questo io voglio dimenticare mio padre. Lui era un uomo schifoso ed io spero davvero tanto di non diventare come lui.
Io: Shawn, tu non ci diventerai come lui. Tu non farai queste cose a tua moglie, tu non la tradirai.
Shawn: solo se mia moglie sarai tu.
Rimasi un po' spiazzata da quella sua affermazione, però poi per fortuna si decise a continuare.
Shawn: noi siamo venuti qui perché, una delle tante volte che mio padre ha tradito mia madre, la donna con cui l'aveva fatto l'ultima volta era rimasta incinta. Mia madre non riuscì a sopportare questa cosa e, quando mio padre glielo disse, dalla rabbia lei cominciò a spaccare le cose che gli capitavano sotto mano. Spacco' anche il vaso che le aveva regalato sua nonna. Si sentì terribilmente in colpa, ma poi comincio' a scaricare la colpa su mio padre e...
Io: Shawn se non vuoi continuare non devi.
Shawn: grazie.
Io: no, grazie a te per avermi raccontato il tuo passato. Non avrei mai pensato una cosa del genere. Tuo padre mi sembrava una persona per bene, una di quelle giacca e cravatta che non si ubriaca...
Shawn: invece era tutto il contrario Ash. A volte l'apparenza inganna.
Io: già.
Shawn: ora andiamo, non voglio rimanere qui a rimpiangere mio padre mentre gli altri sono dentro a divertirsi.
Io: hai ragione, andiamo.
Quando entrammo nella palestra vidi uno striscione con scritto "auguri Logan e ben tornata Ashley".
Io: è per me quello?
Shawn: già.
Io: ma che dolci, si sono ricordati di me.
Shawn: gia'.
Io: non avrei mai pensato ad una cosa del genere per il mio ritorno.
Shawn: già.
Io: ma la smetti di dire già, già. Sei irritante.
Dissi guardandolo.
Shawn: già.
Disse guardandomi e sorridendomi. Shawn smettila o potrei svenire all'istante. Smetti di sorridere, mi stai mandando in tilt.
Shawn: vuoi qualcosa da bere?
Chiese avvicinandosi al mio orecchio per farsi sentire visto che la musica era molto alta.
Io: si, vengo con te.
Ci avvicinammo al bancone che avevano allestito e chiedemmo al barman due birre. Shawn si che mi capiva.
Io: speriamo non mi vedano Logan e gli altri.
Dissi mandando giù un sorso di birra.
Io: è davvero buona.
Ne bevvi diversi sorsi finché non sentì un'improvviso dovere di vomitare. Corsi verso i bagni e feci in tempo ad arrivare che vomitai tutto quello che avevo mangiato e bevuto.
Shawn: Ash sei qui?
Io: s...
Non finì la parola che vomitai un'altra volta.
Io: Shawn puoi andare a cercare Ella.
Dissi velocemente.
Shawn: arrivo Ash.
Vomitai un paglio di volte finché non mi appoggiai alla porta del bagno. Mi batteva la testa.
Ella: che hai Ash?
Io: non lo so.
Ella: hai vomitato?
Io: si.
Ella: hai mal di testa?
Io: si.
Ella: è la prima volta che ti viene mal di testa o...
Io: da quando sono tornata si.
Ella: da quando sei a Los Angeles?
Io: da quando sono a Los Angeles... Io devo dirti una cosa Ella. Io, quando mi sono ubriacata, mi sono risvegliata nel mio letto con Jai. Io non mi ricordo cosa è successo e nemmeno lui.
Ella: Ash, dovresti fare il test della gravidanza.
Io: tu dici che potrei essere in...
Vomitai di nuovo.
Ella: respira Ash.
Feci diversi respiri profondi e cercai di calmarmi.
Ella: tieni.
Disse porgendomi una scatolina.
Io: perché ne hai uno in borsa?
Ella: una volta credevo di essere incinta e così ne comprai due, per fortuna non lo ero. Da quel giorno ho il secondo nella borsa. Non si sa mai.
Io: ma tu sei davvero strana. Sei sicura di essere un umano e non un alieno sceso in terra per sterminarci tutti?
Ella: il tuo umorismo non cessa nemmeno in questi momenti e'?
Io: no.
Dissi chiudendomi in bagno.
Qualche minuto dopo...
Ella: allora Ash?
Io: Ella io...sono incinta.

Res[tiamo] amici? 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora