18.

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Dedicato alla mia fan più attiva... ValeriaGrieco3 💚
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Shawn: signorina Ashley ti ordino di fermarti.
Non l'ha detto davvero.
Io: mi ordini? Ma che devo stare ad obbedire a te? Non ascolto mia madre mi metto ad ascoltare te, ma non farmi ridere.
Dissi continuando a camminare.
Shawn: ho detto fermati.
Disse prendendomi il polso.
Io: forse non ci siamo capiti, io non dipendo da te e non ti obbedisco. Non sono mica un cane. Ora vai dalla tua sguatterina. Se la saranno passata e ripassata tutti, sia lei che la sorella.
Shawn: non ci credo, sei gelosa.
Disse facendo un giro su se stesso tirandosi i capelli all'indietro.
Io: e certo che sono gelosa. Porco due, ma l'hai viste? Sono la perfezione in persona e tu, tu fai anche il carino con loro. Shawn a me da fastidio fare queste scenate perché sembro una ragazzina in preda agli ormoni, ma tu mi porti sempre fino al limite e io perdo la pazienza. Non posso proibirti di vederti con le altre ragazze, ma ti ricordo che sono la tua fidanzata, giusto per rinfrescarti la memoria.
Shawn: Ash ne abbiamo parlato e riparlato di questa cosa. Io amo solo ed esclusivamente te. Devo forse gridarlo al mondo intero per fartelo capire? IO AMO ASHLEY EVANS.
Disse girandosi verso la spiaggia facendo girare tutti.
Figure di merda? Ne abbiamo.
Io: tu sei pazzo.
Dissi guardandolo e sorridendo.
Shawn: devi sorridere sempre Ash, perché sei ancora più bella.
Io: sei tu la causa del mio sorriso, dei miei sorrisi.
Dissi mettendogli le braccia intorno al collo.
Shawn: e tu quella dei miei. Ti amo Ashley Evans e non smetterò mai di dirtelo.
Io: ti farò impazzire sul serio. Mi chiedo solo dove la trovi tutta questa pazienza per sopportarmi, io mi sarei già lasciata da sola.
Shawn: questo perché non ti ami quanto ti amo io.
Io: già forse è vero.
Dissi sorridendo.
Shawn: vieni qua scema.
Disse abbracciandomi e sollevandomi da terra.
Io: ora andiamo a casa.
Shawn: aspetta avverto i ragazzi.
Disse girandosi, ma non vedendoli ribatte.
Shawn: vabbè li avviserò dopo.
Ci avviammo verso la macchina di Adrian e salimmo.
Io e lui abbracciati l'uno all'altro.
Io: Shawn, se mai diventerò un peso o mi deprimerò per qualche motivo, tu non lasciarmi mai ok?
Shawn: te lo prometto Ash, non ti lascerò  mai, ma come mai queste domande?
Io: così.
Dissi sorridendo. In realtà non sapevo nemmeno io perché glielo avevo chiesto.
Io: sai stasera Kim e i ragazzi andranno ad una festa, i miei andranno a cena con i genitori di Cass e Cleo e i miei zii. Rimarra' solo la babysitter con William, Matt e Josh. Pensavo...insomma.
Dissi mettendomi seduta sopra di lui toccandogli il petto.
Shawn: sei davvero bipolare. Ora smettila che sennò ti sbatto su questo sedile.
Io: Shawn!
Dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Shawn: haha mi fai ridere. Prima mi chiedi se stasera scopiamo e poi, mi riprendi perché dico che se continui a provocarmi ti sbatto qui.
Io: mi da fastidio questo linguaggio così volgare.
Shawn: povera cucciola.
Disse mettendomi una ciocca dietro l'orecchio.
Io: coglione. Te la farò pagare sappilo. Ti farò letteralmente perdere il controllo.
Dissi continuando a strusciarmi su di lui.
Shawn: Ash...smettila.
Io: di fare cosa?
Dissi continuando.
Io: forse questo?
Dissi rallentando i movimenti.
Shawn: Ash...
Disse di nuovo buttando la testa all'indietro.
Io: e sappi che questo è solo l'inizio.
Gli sussurrai all'orecchio per poi lasciargli una striscia umida di baci sul collo.
Scesi dalle sue gambe e mi rimisi composta sul sedile.
Molto probabilmente di addormentai perché mi ritrovai nel mio letto.
Mi alzai e andai in bagno.
Poco dopo sentii la porta della camera chiudersi, mi affaccia ed era Shawn.
Shawn: giorno eh.
Disse sedendosi sul letto mentre utilizzava il telefono.
Io: ciao, mi hai portato tu qui?
Shawn: già.
Disse continuando a guardare il telefono.
Io: grazie.
Shawn: prego.
Io: ma cosa hai? Tutto bene?
Shawn: si scusa.
Disse finalmente alzando lo sguardo andandosi ad appoggiare alla spalliera del letto.
Mi avvicinai a lui a carponi sul letto e diedi il via alla seconda di una lunga serie di vendette.
Shawn: non sai andata al mare così vero?
Io: no mi sono cambiata ora. Bella questa maglia vero?
Shawn: scherzi? Ti si vede tutto il reggiseno.
Disse cercando di coprirlo.
Io: e quindi?
Shawn: non mi piace che ti vedano gli altri.
Io: ah no?
Chiesi cominciando a provocarlo.
Shawn: n-no.
Io: comincia a fare caldo, non credi?
Dissi levandomi la maglietta e rimanendo solo in reggiseno.
Avevo messo un reggiseno di pizzo nero che era quasi trasparente.
Shawn: Ash, sei una grandissima stronza.
Io: io?
Chiesi avvicinandomi ancora di più a lui che provo' a baciarmi, ma io mi ritrassi.
Io: non hai sentito? Mi hanno chiamato.
Dissi alzandomi e rimettendomi la maglia.
Stavo per uscire quando Shawn fece combaciare la mia schiena con la porta e il suo petto con il mio per poi baciarmi.
Shawn: fai la brava, perché sennò niente regalino.
Disse con tono provocante.
Io: lo vedremo.
Dissi uscendo.
Erano le 8.15 ed erano usciti quasi tutti.
Damien: ragazzi noi usciamo. Vedete quello che dovete fare, non voglio diventare zio eh.
Io arrossii leggermente e Shawn si mise a ridere.
Io: stai tranquillo Dam, non credo succeda niente stasera.
Dissi sorridendo soddisfatta.
Shawn assottiglio' gli occhi guardandomi.
Damien: faccio finta di fidarmi va.
Io: divertitevi.
La babysitter era nel seminterrato con i piccoli ed io e Shawn eravamo seduti a tavola a mangiare la pizza.
Io: il gatto ti ha mangiato la lingua?
Dissi addentando un pezzo di pizza.
Shawn: simpatica si, davvero simpatica.
Io: non mi dire che ci sei rimasto male.
Dissi prendendolo in giro facendo il labbruccio.
E lui rimase in silenzio.
Io: povero cucciolo.
Dissi.
Shawn: vuoi sapere davvero cos'ho?
Io: già vorrei saperlo.
Dissi continuando ad istigarlo.
Shawn: e' che ti stai comportando da Troia da quando siamo tornati dal mare.
Quelle parole arrivarono dritte al mio cuore come lame taglienti e con fatica riuscii a trattenere le lacrime. Mi aveva dato della Troia.
Io: t-tu mi hai dato della Troia?
Chiesi sperando di aver capito male.
Shawn: non...volevo Ash.
Disse abbassando lo sguardo.
Io: si ma vaffanculo. Prima mi dai della Troia e poi 'no non volevo.'
Dissi scimmiottando la sua voce e gesticolando con le mani in modo esagerato.
Io: sei un grandissimo stronzo Shawn.
Dissi salendo le scale come una furia.
Shawn: Ash aspetta.
Disse bussando alla porta, ma avendola chiusa a chiave non poteva entrare.

Res[tiamo] amici? 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora