16.

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Era finalmente arrivato il giorno della partenza. Erano le 22.35 quando decollammo. La vista di New York dall'alto era una cosa stupenda, tutto illuminato, tutto pieno di vita. Era il posto che più amavo, era sempre tutto così movimentato, la gente ti metteva allegria ed era casa mia, credo non ci sia posto più bello di New York.
Shawn: amore a che pensi.
Chiese prendendomi la mano.
Io: a quanto sia bello tutto questo.
Dissi indicando fuori dal finestrino.
Shawn: già, ma tu lo sei di più.
Disse cercando il mio sguardo ed io lo guardai.
Io: magari.
Dissi riguardando fuori.
Shawn: la devi smettere Ash, devi credere in te stessa, devi credere in me. Ti dire mai una bugia?
Io: sì perché sei un bugiardo.
Shawn: e allora sei bruttissima, ma ricordati che sono bugiardo eh.
Spontaneamente, dopo aver sentito quella frase, sorrisi.
Io: lo so, scusa e' che io mi vedo brutta e trovo sempre qualche difetto quando mi guardo allo specchio.
Shawn: non è che trovi sempre qualche difetto, cerchi di trovarlo, ma come fai se non ne hai?
Io: Shawn nessuno è perfetto... a parte te.
Shawn: oh sì, io sono un perfettissimo disastro, ho perso mio padre, per un periodo anche te.
Disse dandomi le spalle.
Io: Shawn scusa. È' che lo sai che sono molto insicura e non credo in me stessa.
Shawn: allora comincia a farlo Ash, perché sei bellissima.
Io: ti amo.
Shawn: anch'io.
Disse per poi baciarmi.
Xx: mmm.
E ti pareva che non doveva rovinare il momento?
Io: che c'è papà?
Papà: ti volevo chiedere se mi passavi il giornale.
Mi girai ma non c'era niente.
Io: ma quale giornale?
Papà: ah niente ho visto male.
Shawn come al suo solito si mise a ridere mordendosi le labbra per trattenersi ed io lo guardai male.
Io: e non morderti il labbro.
Dissi arrabbiata.
Shawn: perché?
Io: perché mi fai perdere la testa.
Dissi sempre con lo stesso tono e lui si mise a ridere ancora più forte.
Io: che cosa hai da ridere ora?
Shawn: che fai l'arrabbiata, ma mi dici le cose dolci.
Disse continuando a ridere come un pazzo.
Io: smettila che ci guardano tutti.
Lui si azzitti, ma poco dopo riscoppio' a ridere.
Io: ma la smetti?
Chiesi, ma quando lo guardai lo segui a ruota e cominciai a ridere anch'io.
Shawn: diventerò pazzo standoti accanto.
Io: non devi mica starci per forza.
Dicemmo tornando seri.
Shawn: ma io voglio starti accanto.
Disse mettendomi un braccio dietro la spalla ed io mi addormentai...
Shawn: Ash, Ash svegliati, siamo arrivati.
Appena sentii quelle parole mi alzai di scatto.
Io: sono sveglia, sono sveglia.
Dissi.
Shawn mi sorrise e mi baciò a stampo.
Io: scendiamo forza non vedo l'ora di vedere Miami.
Shawn: ed io non vedo l'ora di conoscere Cass e Cleo, o come si chiamano.
Io: ah si? Proprio oggi che ti volevo... Ansi no vai da Cass e quell'altra va.
Logan: haha si è ingelosita amico.
Tom: e mica poco.
Aggiunse Tom.
Io: voi due statevi zitti. Kim, forza scendiamo, ci sono tre mosche fastidiose che mi ronzano intorno.
Kim: arrivo.
Scendemmo e faceva davvero caldo.
Ragazzi palestrati arriviamo!!
Gridammo io e Kim.
Dopo un oretta circa eravamo arrivati alla villa di Ruby.
Era forse la casa più grande che avevo mai visto.

Xx: benvenuti a Palm Island, alla Villa Contenta

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Xx: benvenuti a Palm Island, alla Villa Contenta.
Disse una signora che presumo sia Ruby.
Mamma: Ruby, che bello vederti, come stai?
Ruby: Jenni, da quanto tempo.
Io: complimenti signora è davvero stupenda.
Ruby: oh non darmi del lei. Tu sei Ashley vero? Come sei cresciuta, sei diventata davvero bella, comunque per ottenere questi risultati ci sono voluti anni e anni di duro lavoro.
Disse guardando la mega villa.
Shawn: hai visto che non mi invento le cose? Anche lei ti ha detto che sei bella.
Mi sussurrò all'orecchio.
Io: già ma forse Cass e Cleo sono più belle.
Dissi lasciandolo lì come un palo.
Mamma: sapete ragazzi questa è' una delle più grandi ville di Miami.
Ruby: forza vi faccio fare un giro.
Entrammo e rimanemmo a bocca aperta, era tutto così bello che sembrava quasi un sogno. C'era un salone che era grande quanto la mia casa. Era addobbato tutto per bene con i lampadari di cristallo. In lontananza si vedevano delle scale larghe minimo, un metro e mezzo, che portavano al primo piano.
C'era una cucina pazzesca, la cucina dei sogni della mamma.

Poi ci fece vedere i 6 bagni, le 10 camere da letto, le sale da pranzo, la sala per la colazione, la sala pesi, la sala con il biliardo, la sala cinema e infine nel seminterrato una bellissima piscina di 15 metri, che veniva riscaldata nelle giorn...

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Poi ci fece vedere i 6 bagni, le 10 camere da letto, le sale da pranzo, la sala per la colazione, la sala pesi, la sala con il biliardo, la sala cinema e infine nel seminterrato una bellissima piscina di 15 metri, che veniva riscaldata nelle giornate di pioggia.

Poi ci fece vedere i 6 bagni, le 10 camere da letto, le sale da pranzo, la sala per la colazione, la sala pesi, la sala con il biliardo, la sala cinema e infine nel seminterrato una bellissima piscina di 15 metri, che veniva riscaldata nelle giorn...

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In giardino c'era una piscina di 30 metri con una cascata fantastica a destra

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In giardino c'era una piscina di 30 metri con una cascata fantastica a destra. Ruby ci aveva detto la profondità delle piscine, la lunghezza, ogni quanto venivano pulite e tutte altre cose che, secondo me, ci disse per vantarsi.
Ruby: qui abbiamo il campo da beach volley e lì ci sono le scale per salire sul tetto, da cui potete godere di una bellissima vista sul mare.
Sembrava una vera e propria guida turistica.
Salimmo le scale e rimanemmo a bocca aperta, ancora una volta. C'era una vista pazzesca. Mente gli altri si sederono a parlare io mi avvicinai al bordo del terrazzo e mi sembrava di stare in paradiso.
Chiusi gli occhi e senti qualcuno abbracciarmi da dietro.
Shawn: lo sai che ti amo e che delle altre non me ne importa nulla. Sei tu l'unica per me. L'unica donna della mia vita. L'unica a cui voglio stare accanto per il resto dei miei giorni. Dovrei dirti tante altre cose, ma se ti bacio faccio prima.
Ascoltai tutte quelle parole ad occhi chiusi e mi godei tutto questo tra le sue braccia.
Io: baciami Shawn.
Shawn: farò lo sforzo di accontentarti.
Disse sorridendo e non se lo fece ripetere un'altra volta.
Nessuno ci interruppe e quel bacio mi fece capire che era lui che volevo, lui, lui e solo lui.
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