~16~ Festa.

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"Su prendetene tutti" disse Jacob distribuendo birra da un mini frigo.

"Ariet" continuò porgendomene una, che accettai.

"Un brindisi" disse Max aprendo tutte le bottiglie.
Ci disponemmo tutti in cerchio e Jacob prese parola.

"Voglio brindare alla nostra meravigliosa famiglia che si è allargata, a chi eravamo, a chi siamo e a chi saremo. Ci divideranno, ma la famiglia è destinata a ritrovarsi. Ovunque saremo, con chiunque saremo, le persone che cercherò tra mille altre e quelle che considerò sempre la mia famiglia, sono quelle che ho davanti proprio adesso. Salute" disse alzando la bottiglia.
Parole bellissime. Conoscevo quelle persone da poco tempo, pochissimo. Era incredibile come già ti facessero sentire accettata. Parte di un gruppo. Di una famiglia.

"Salute" dicemmo tutti in coro alzando le bottiglie.

~~
"Sei un idiota, non si cucina così la carne. È troppo cruda" disse Roman mentre aiutava Emmett a cucinare.
Insomma... aiutare per modo di dire. Più che altro Emmett cucinava e Rom lo punzecchiava.

"Calmati amico. Io le cucino così, al sangue. Assaggiala e ti rimangerai le parole" Replicò Emmett togliendo dalla griglia una fetta di carne più cruda che cotta.
Risi per poi andare al tavolo libero, accanto a questi ultimi. Vi misi sopra una ciotola, lattuga, pomodori e mais, il piano da lavoro in legno e un coltello.

"Ari, ti aiuto?" Chiese Sophia raggiungendomi.

"No tranquilla, ci riesco" risposi sorridendo. Presi la lattuga e la tagliai a metà, una metà la Posai e l'altra iniziai ad affettarla.

"Vado sopra a prendere i condimenti" Disse Sophia correndo su per delle scale in fondo alla sala. Finì di affettare la lattuga e dopo passai ai pomodori. Mentre Emmett e Roman continuavano a litigare sul come la carne andasse cotta.
Mi girai per un secondo e vidi seduti ai divanetti Jacob, Austin e Valery. Sophia era sopra. Mancavano solo Max e...

"Lascia ci penso io qui" disse una voce interrompendo i miei pensieri. Mi girai e davanti mi ritrovai Max che mi prendeva il coltello dalla mano.

"Non ti preoccupare, posso continuare. Sophia è sopra, sta prendendo i condimenti" dissi cercando di convincerlo. Lui in Tutta risposta sorrise e prese ad affettare.

"È seduto sulle scale della zona computer" disse Roman girandosi verso di me indicando la zona alle sue spalle.
Dire che ero sorpeesa, era dire poco.
Sono così ovvia?
Annuì e mi incamminai verso il mini palchetto pieno zeppo di schermi.
Ed eccolo lì seduto sul terzo gradino, con le braccia appoggiate alla ginocchia, una birra in mano e i capelli neri che coprivano il suo viso.
Presi una bottiglia di birra dal tavolo e mi avvicinai. Senza dire nulla mi sedetti accanto a lui. Bevvi un sorso di birra e mi strinsi nella sua camicia.

"Perché sei qui? Vai dagli altri" disse all'improvviso finendo la sua bottiglia.
Ah?

"Anche tu sei qui da solo" dissi girandomi verso di lui.
Lo vidi ghignare.

"Non ti arrendi. Vero ragazzina?" Disse posando la bottiglia a terra.
Io feci 'no' con la testa.

"Perché sei qui da solo?" Chiesi.

"Pensavo" rispose alzando lo sguardo al soffitto.

"Pensieri profondi immagino" dissi appoggiandomi alla ringhiera delle scale.

"Pensavo a come sarebbe se gli ornitorinchi volassero" disse e scoppiammo entrambi a ridere.

"Carina la collana che porti" disse voltandosi verso di me. Io mi irrigidì.
Tirai fuori la collana da sotto la camicia.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora