~27~ Ufficialmente Team Black.

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Un profumo fresco e pungente, ma talmente tanto buono, mi invadeva le narici. Non mi sarei mai stancata di quella fragranza. Ero, letteralmente, accoccolata a qualcosa di morbido e che profumava di buono. Ero in paradiso... regnava il silenzio. Avrei voluto passare l'eternità in quel modo. Amavo quel profumo... in un certo senso emanava protezione. All'improvviso sentì qualcosa posarsi sulla mia guancia.

"Ariet... svegliati..." sussurrò una voce piano al mio orecchio. Mugugnai leggermente infastidita e mi strinsi ancora di più a ciò che stavo abbracciando.
Brava Ariet... ricordi? Nulla tra te e il tuo dolce mondo.

"Andiamo dolcezza... non farmi usare i metodi drastici... su ragazzina svegliati" disse ancora quella voce mentre una mano mi accarezzava la guancia. Parecchio inutili i suoi tentativi. Come sempre d'altronde, la mia voglia di alzarmi era pari a zero. E dopo una lunga settimana di scuola mi sembrava il minimo. Ciò che il mondo avrebbe potuto offrirmi non era nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che provavo nel mondo dei sogni. Suonava parecchio stupido anche a me... visto che era insensato dimenticarsi di vivere e nascondersi in una realtà che non ci apparteneva. I miei pensieri vennero bruscamene interrotti da forti e ripetuti colpi. Facevano parecchio male e associati a delle urla non fecero altro che farmi svegliare con un mal di testa da record e i nervi a mille.

"SI PUO' SAPERE CHE COSA TI SALTA IN MENTE?!?" urlai aprendo gli occhi di scatto e alzandomi un po' sorreggendomi su un braccio. Di fronte mi ritrovai Dylan con un cuscino in mano e un sorrisetto soddisfatto. Meritavo il premio Nobel per la Pace di quante imprecazioni soffocai in quel momento.

"Tu non volevi svegliarti" si scusò con un alzata di spalle. Oh se non l'avrei ucciso...

"Fanculo Black" dissi amorevolmente tornando ad abbracciare il mio amato cuscino.

"Alzati Johnson. E ti ricordo che questa notte sei stata tu quella che ha voluto che restassi e che si è attaccata a me come una cozza" disse quel odioso ragazzo. Al ricordo di quella notte avvampai. Brutti ricordi... ero stata una stupida.

"Hai una brutta memoria. In ogni caso... per quale motivo mi hai 'svegliata'? Spero per la tua incolumità che sia qualcosa di importante" dissi strofinandomi gli occhi e sbadigliando. Era chiaro che dovevamo uscire visto che il signorino indossava un paio di Jeans neri, una maglia bianca e il suo solito giubbetto nero in pelle.

"Abbiamo delle cose da fare. Non c'è tempo da perdere. Indossa possibilmente una mini gonna" ripose Dylan con uno strano luccichio negli occhi. Non era per niente ironico, magari un po'.
Non sapevo cos'aveva in mente, ma se pensava che gli avrei dato ascolto, era uno stupido. Mini gonna... ma lo sentite?!!

"Sei fuori strada caro... non indosserò mai e poi mai nulla del genere" dissi mentre sprofondavo con la testa sul cuscino. Mi volevo godere a pieno gli ultimi istanti insieme al mio lettuccio, visto che, prima o poi, mi sarei dovuta alzare.

"C'ho sperato... sincero" sospirò Dylan deluso. Doveva aspettarselo.
Dopo aver salutato per bene il letto, mi alzai e mi chiusi in bagno a chiave... per sicurezza. Dopo aver fatto una doccia, asciugai i capelli lasciandoli ricadere sulle spalle, indossai l'intimo, un paio di jeans aderenti azzurri e una maglia bianca a mezze maniche. Misi un filo di fondotinta, del correttore, matita nera, blush e un lucidalabbra piuttosto semplice. Uscì dal bagno e vidi Dylan seduto sul letto che digitava qualcosa al cellulare. Mi avvicinai ai peidi del letto e presi i miei dottor martens neri indossandoli.

"Andiamo?" chiesi parandomi esattamente di fronte a lui. solo così riuscì ad ottenere un minimo d'attenzione da parte sua. Di mattina ero sempre di mal umore... specialmente quando a svegliarmi era un idiota dagli occhi di ghiaccio. Lui alzò appena lo sguardo e mi rivolse uno strano sorrisetto. Ogni suo minimo gesto era preoccupante. Come volevasi dimostrare, in un attimo, venni gettata sul letto come un sacco e come se non bastasse Dylan era a cavalcioni su di me e le sue mani erano ancora strette sulle mie braccia. Accadde tutto così velocemente che non riuscì a soffocare un urlo di sorpresa. Quel ragazzo era maledettamente imprevedibile.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora