~22~ Post-it.

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"Aspetta... un momento..." disse Dylan con voce affannata.
Mi girai lentamente verso di lui.
Vedere i suoi occhi spenti faceva male... lo volevo perdonare, davvero... ma non ci riuscivo.

"Devo andare... sono in ritardo" dissi cercando di essere il più convincente possibile.
Di solito mi riusciva meglio mentire... ero brava, ma in quel momento non ci riuscivo.
Avrei voluto soltanto correre via.

"Hai letto il messaggio di Cris vero?" Mi chiese guardandomi dritto negli occhi.

"Senti... quello che succede tra te e lei non mi riguarda. Per me puoi fartela giorno e notte.
Non m'importa" dissi cercando di evitare il suo sguardo.
Era solo un donnaiolo.
Il solito "bad boy" che ama portarsi chiunque a letto.
La sua attiva vita sessuale non mi riguardava.

"Ascoltami! Lei no- non mi in-" cercò di dire completamente impacciato ma lo bloccai.

"Devo andare" dissi girandomi nuovamente per andare via.
Ma ovviamente no!
Dylan mi afferrò per il polso e mi fece voltare con forza verso di lui.

"Lasciami" dissi seria guardando la sua mano stretta attorno al mio polso.

"ASCOLTAMI DANNAZIONE!!!!" urlò stringendo la presa quasi a farmi male.
Pessima scelta...
Valeva urlare? Bene.

"PERCHÉ INVECE DI SPRECARE IL TUO TEMPO CON UNA RAGAZZINA VIZIATA, COCCA DI PAPÀ COME ME, NON VAI DALLA TUA BELLA E UMILE BIONDINA? SONO SICURA CHE TI ACCOGLIERÀ A GAMBE APERTE" Gli Urlai contro mentre cercavo di divincolarmi.
Non era da me dire certe cose... ma la rabbia aveva parlato per me.

"MI DISPIACE, OK?!?! Non avevo il diritto di dirti quelle cose senza prima conoscerti, lo so. Ma non è soltanto colpa mia!
Tu non parli mai di te! So solo il tuo nome e che te la cavi a guidare... poi nulla" disse Dylan allentando, anche se di poco, la presa sul mio polso.
Proprio lui parlava...

"Se vogliamo dire le cose come stanno, allora neanch'io so granché sul tuo conto, ma di certo non dico cose che non so!! Dico che sei uno stronzo, maniaco e pervertito, perché lo sei e ne ho avuto la prova! Ma tu non puoi dire che sono viziata e cocca di papà se nemmeno conosci la mia 'famiglia'. E... a differenza tua, io... IO NON DO L'IMPRESSIONE DI ESSERE PREOCCUPATA PER UNA PERSONA, NON FACCIO LA DOLCE E LA SIMPATICA SOLO PER UNA NOTTE, PER POI INIZIARE A FERIRE I SENTIMENTI DI QUELLA PERSONA... Io vorrei tanto far finta di niente. So che ti dispiace infondo... e so che la mia è una reazione fin troppo esagerata... ma quando ho visto quel messaggio... io ho pensato di essere per te un'ennesimo giocattolino. Da portare a letto quando ti annoi e da buttare quando non ti serve più" dissi mentre gli occhi diventavano lucidi. Mi stavo mostrando debole e insicura. Quel maledetto ragazzo offuscava il mio buon senso... o meglio... mandava in tilt cuore e cervello.

"Non ti ho mai vista così e non è la prima volta che te lo dico. Non manipolerei i tuoi sentimenti per ritorcerli contro di te, renderti debole e usarti. So che è difficile credermi, lo capisco... Ma voglio che tu lo sappia... per quanto non sia facile. Ma voglio conoscerti... sono disposto ad aspettare se necessario. Ti prego di pensarci almeno" disse Dylan lasciando la presa sul mio polso poggiando delicatamente la mano sulla mia guancia. Era un tocco delicato... come se avesse paura di potermi spezzare.
Volevo credergli... che sia la confusione del momento, i troppi sentimenti in una volta, la paura, o qualsiasi altra cosa, ma non ci riuscivo... e mi maledivo da sola per questo.

"Mi dispiace..." dissi piano iniziando a correre via. Avevo bisogno di tempo per liberare la mente, e la sua presenza non mi aiutava.

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Arrivai in fretta a scuola guida dove l'istruttore mi stava aspettando insieme all'esaminatore.

"Salve... scusate per il ritardo, ho avuto un contrattempo" dissi appena gli fui vicino.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora