~55~ Chi È Jacob?

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Mancavano due settimane al ballo d'inverno e a scuola non si parlava d'altro.

"Ho già comprato l'abito! Un pezzo unico, i miei genitori l'hanno pagato due mila dollari" disse una ragazza sorridendo soddisfatta alle amiche mentre eravamo in fila alla mensa. Mi girai verso Chris dietro di me con espressione sconvolta. Lei sollevò lo sguardo dalla cartella che aveva in mano, essendo la responsabile del ballo non faceva altro che organizzare il tutto alla perfezione e ricontrollare i bilanci, gli ordini e la lista milioni di volte, praticamente viveva con quella cartella.

"Che c'è?" mi chiese sollevando un sopracciglio non afferrando la mia espressione.

"Due mila dollari per un vestito!" sussurrai in modo tale che le ragazze davanti a me non sentissero.

"E allora? Il mio è costato cinque mila bigliettoni" disse annoiata dal mio discorso come se quella fosse una cosa perfettamente normale. Per poco la mia bocca non toccava terra.

"È un abito ideato da uno stilista di fiducia italiano con tessuto italiano cucito a mano a Parigi" aggiunse sbuffando quando vide la mia faccia. Questa gente è folle.

"Stiamo parlando di un vestito che metterai una volta sola nella tua vita" dissi cercando di farla ragione anche se ormai la spesa era stata fatta.

"Stiamo parlando del nostro ultimo ballo da liceali, scusa se voglio essere eletta Regina delle Nevi e avere delle foto memorabili. Devono tutti sbavare ai miei piedi quella sera" disse a sua volta chiudendo con forza la cartella. Sussultai, il suo sguardo era di fuoco.

"Ho delle cose da fare, prendimi un'insalata scondita senza pomodoro, una bottiglia d'acqua e una mela" aggiunse dandomi i soldi necessari, la sua tessera e scomparendo poi tra la folla in mensa mentre cercava, gridando a squarciagola, la sua assistente, una dolcissima ragazza del primo anno vittima delle manie di perfezionismo di Chris... povera ragazza.

"Sapete già con chi andare al ballo?" chiese sempre quella ragazza in fila davanti a me. Ma sì, ero lì ormai, tanto valeva origliare la conversazione fino alla fine.

"Ancora non me l'ha chiesto nessuno... se nessuno si fa avanti lo chiederò a Victor Claire del quarto anno!" disse una delle altre ragazza diventando subito paonazza in viso solo all'idea. A sentir nominare quel nome mi rattristii immediatamente. Dopo quel giorno a casa sua parlavo a stento con Victor, tra i due si respirava ogni volta un'aria pesante, opprimente, avevo perdonato Dylan senza pensarci ma per qualche motivo facevo ancora fatica a superare le bugie di Victor, forse perché lo considero da sempre il mio migliore amico e sapere che mi ha mentito da quando ci conosciamo e che continua a farlo... non so, provavo troppe emozioni per prenderne in esame una sola.

"No! Volevo chiedere io a Victor!" si lamentò un'altra.

"Troppo tardi" disse quella di prima lanciandole un'occhiata assassina.

"Allora chiederò a Calum Walker" disse l'altra con una scrollata di spalle rassegnandosi in tempo zero. Calum. In quei giorni avevo assistito a qualche partita della squadra di rugby vedendoli vincerne una dopo l'altra, ero molto fiera di loro e di Calum che ormai mi invitava anche alle feste dopo le partite, eravamo diventati ottimi amici.

"I-io andrò al ballo con Will Davies" disse un'altra ragazza attirando immediatamente l'attenzione di tutte le altre, persino la mia. Era una ragazza di media altezza, anche se più bassa di me, e minuta, con i capelli lunghi e ricci e gli occhi grandi di un profondo marrone. Bel colpo Will, pensai.

"Te l'ha chiesto lui?" chiesero in coro le altre.

"Sì..." rispose timidamente. Ghignai soddisfatta mentre ammiravo le facce sconvolte delle sue amiche, mai sottovalutare i più deboli. E bravo Will, pensai ancora.

!SOSPESA! Bad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora