Un pomeriggio fra i Weasley

1.5K 149 11
                                    

Bonnie uscì velocemente dalla stanza seguita da suo fratello Draco. Come aveva potuto farle questo, suo padre? Okay, poteva non approvare che stesse con Fred, però fargli questo era impensabile!
- Bonnie...- mormorò Draco dietro di lei. - Papà non voleva, non era nelle sue scelte, è stato costretto.
-Tutte balle, Draco! Che interesse ha il Signore Oscuro nel mandare in fallimento un negozio appena aperto di due giovani?! L'ha fatto perché odia i Weasley e odia il fatto che ora io stia con Fred.- disse Bonnie di tutta risposta.
- Si, però non prendertela così tanto, sorellina...-
Questo fece andare Bonnie su tutte le furie. - Non prendermela così tanto?! NON PRENDEMELA COSì TANTO?! Ma hai capito che potevano morire? Due ragazzi giovani potevano morire per un SUO capriccio!- disse lei infilandosi il cappotto addosso.
-Dove vai ora?-
-Vado a trovare Fred al San Mungo, visto che ora è lì. E spero che la sua famiglia voglia ancora guardarmi in faccia.- rispose lei gelida.
Draco non rispose; prese anch'egli il cappotto e entrambi uscirono di casa.

Il loro autista li scortò fino all'ingresso del San Mungo. Nessuno dei due parlò durante il tragitto; Bonnie si tormentò una mano per scaricare il nervosismo, era carino che suo fratello al posto di rimanere lì con i suoi genitori fosse venuto con lei. Entrati nell'ospedale Bonnie si avvicinò al banco dove una signora piccola stava trafficando con delle carte, come negli ospedali Babbani.
-Scusi, mi potrebbe dire dove sono ricoverati Fred e George Weasley?- chiese Bonnie con voce tremante.
-Camera 245, secondo piano nel lato destro.- rispose lei neanche guardandola in faccia.
Bonnie e Draco presero l'ascensore che portava nel lato destro dell'edificio e arrivarono al secondo piano. Camminarono in un lungo e tetro corridoio pieno zeppo di stanze tutte con la porta socchiusa da cui si sentivano le voci.
-Non mi piacciono gli ospedali- sussurrò Bonnie a Draco.
-Neanche a me.-

Arrivarono finalmente davanti la camera 245, si sentivano tante voci allegre dentro. Fred e George dovevano stare meglio. Bonnie stava per bussare quando si fermò. Chiuse gli occhi e abbracciò il fratello che la strinse forte.
-Ho paura che ora mi possa odiare. - disse lei in un sussurro impercettibile.
- Bonnie, tu non hai fatto niente. E' stata colpa di papà e poi se veramente ti ama, non baderà a questo.- rispose lui con tono dolce. Si staccarono da quell'abbraccio, Bonnie bussò e una voce familiare disse: -Avanti.- Era Molly.
Appena Bonnie e Draco entrarono tutti si girarono. C'era tutta la famiglia Weasley e anche Luna. I loro sorrisi precedenti scomparvero per far prendere posto a degli sguardi sbigottiti. Erano tutti intorno ai letti dei gemelli ma appena entrarono Bonnie e Draco, si scansarono. Fred guardò Bonnie negli occhi, senza dire niente.
-Bene, è finita.- pensò Bonnie.
E poi accadde qualcosa che lei non si aspettava. Lui le sorrise. Ma non uno di quei sorrisi allegri che aveva sempre, un sorrido dolce. Lei fece altrettanto. Nella stanza regnava il silenzio, tutti si guardarono, poi la signora Weasley parlò.
-Ciao Bonnie, Ciao Draco. Volete qualcosa, ci sono un sacco di cose qui!- disse con tono allegro.
-Mi dispiace tantissimo per quello che ha fatto nostro padre. Non capisco perché l'abbia fatto, so solo che ha sbagliato, e vi ha fatto del male. Scusateci. Non capisco ancora con quale coraggio sono potuta venire qui da voi. Io, sua figlia, dopo che vi stava quasi uccidendo. - disse Bonnie mortificata facendo per andarsene e Draco annuì.
-No, Bonnie rimani. Voi non avete fatto niente e mi dispiace di quello che è successo ma ora è successo e basta; è inutile piangere su latte versato. Non avete niente da scusarvi e ora venite qui che la vostra compagnia è ben gradita. - disse George allegro.
Fred non parlò, continuava a fissare Bonnie. - Potrei parlare con Bonnie in privato?- disse poi Fred dal nulla.
-Certo- rispose premurosa la signora Weasley- Avete sentito, ora tutti fuori, devono parlare!- continuò poi con tono autoritario verso tutta la sua famiglia e verso Draco.
Bonnie rimase lì, in piedi davanti il letto di Fred, per un attimo o forse per un'eternità, e si guardarono, senza dirsi niente. Lui aveva ancora quel dolce sorriso.
-Non dovresti venire a coccolare il malato?- esclamò poi Fred. Bonnie rise, ma non si mosse.
- Mi dispiace, tantissimo. Non so che cosa avrei fatto se ti fosse successo qualcosa di più grave. - sussurrò lei.
-Oh suvvia, ora sto meglio. E poi, amore mio, non è affatto colpa tua! A tuo padre non sto proprio simpatico, beh ci devo lavorare un po' su questo ora! - scherzò lui. Ma Bonnie non colse questo scherzo.
- Ho paura che ti accada di nuovo. Ho paura che ti accada qualcosa di grave. E io non posso farci niente.-
Il tono di Fred ora si fece serio. - Amore, anche io ho paura. Ma non rinuncerei mai a te per me. Preferirei morire piuttosto di rinunciare a te. -
Una lacrima rigò il viso di Bonnie. -N-Non dire quella parola, per favore.- rispose lei con voce rotta dal pianto. Poi si fermò per qualche secondo e si asciugò le lacrime. - Non accadrà perché io risolverò questo. Può anche non sopportare che stiamo insieme ma questo non gli dà la possibilità di tentare di rovinarti. Gli parlerò e ritornerà in sé. - continuò Bonnie con tono sicuro.
Fred si alzò dal letto, non rispose e la strinse a sé. Era caldo, forse aveva un po' di febbre.
-Lo vedi a tutto c'è una soluzione. Staremo insieme, non importa quello che succederà perché io ti amo e tu mi ami, non c'è niente di meglio. - le sussurrò baciandola sui capelli profumati. Lei annuì e lo baciò.
Quel bacio durò un minuto, ma per quanto fosse bello sembrava fosse durato un secolo. La distanza era brutta, ma il loro amore annullava qualsiasi cosa.
Quando si staccarono, entrò nuovamente tutta la famiglia Weasley e Draco che intanto stava parlando con i signor Weasley di quale squadra di Quidditch potesse vincere il campionato quest'anno.
Draco e Bonnie passarono la giornata tra i Weasley, fu bellissimo e anche Draco si rese conto quanto fossero simpatici e che in fin dei conti non avevano niente di male.

Dopo qualche giorno Bonnie tornò ad Hogwarts, tutti seppero della notizia e tartassarono di domande Bonnie su come stessero i gemelli. I giorni passavano molto velocemente per fortuna di Bonnie e non accadde più niente di grave; il negozio andava a gonfie vele e i gemelli dovevano tenere aperto anche tutti i week end, per questo Bonnie e Fred si vedevano più di rado, ma quello che li univa rimaneva saldo.
Era il primo di aprile, Bonnie aveva finito di studiare e andò a fare una passeggiata vicino al Lago Nero. Si sedette sulla riva guardando il paesaggio, pensò a quanto le mancasse Fred e i suoi abbracci, le sue carezze... Erano tre settimane se non di più che non si vedevano e neanche quello stesso giorno si sarebbero potuti vedere perchè il negozio era aperto; a volte le sembrava che il negozio fosse più importante di lei, ma forse era solo un'impressione. Mentre era assorta in questi pensieri una figura alta e snella con i capelli rossi si sedette vicino a lei.
- Scusi signorina la disturbo?-

La storia di un Weasley e di una MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora