Mi sedetti al mio posto con una postura rigida, guardando Psycho Harry appoggiarsi contro la sua sedia, dall'altra parte del tavolo. Fece ticchettare le sue dita contro il legno del mobile, mentre leccava via una sostanza rossa dal coltello che stava nell'altra sua mano. In fine si inumidì le labbra, abbassando lo sguardo per osservare l'arma.
"Mh, marmellata di lamponi. Ero convinto di averla presa alle fragole." Rimuginò, un piccolo ghigno affiorato sul suo viso prima che spostasse i suoi occhi nei miei. Ridacchiai nervosamente, chiudendo in un pugno, a causa della paura, il tessuto della mia maglietta.
Oh cazzo cazzo cazzo stavo per crepare cazzo cazzo cazzo.
"Scusami per il disastro della ricetta greca. Immagino che fare un Baklava non sia tra le mie abilità. Però sono riuscito a preparare un paio di panini col burro d'arachidi e marmellata." Sospirò con una piccola risatina divertita, posizionando il coltello sul tavolo e indicando ciò che era riuscito a realizzare per entrambi.
Strinsi i denti, cercando di non far morire il sorriso sulle mie labbra. Poi annuii e guardai in basso, verso il cibo di fronte a me.
"C'è qualcosa che non va, Pumpkin? Eri così amichevole al negozio, mentre adesso sei così tesa.." Notò Harry, la sua voce confidenziale ed innocua. Eppure lo sguardo nei suoi occhi verdastri era pieno di collera. Posizionò i gomiti sul tavolo e si protese verso di me, per osservarvi attentamente, mentre con un mano si sfregava la mandibola affilata.
Come un predatore che osservava la preda, aspettando che questa abboccasse all'esca.
"Oh certo, solo - sono solo molto affamata." Deglutii, sia sforzandomi di mantenere la voce salda che di affrontare il suo sguardo intenso.
"E allora che aspetti a mangiare? Dopo tutto mi hai aiutato a portare il cibo qui. E' come un dare per ricevere, no?" Mi offrì, mostrandomi un sorriso allusivo e affascinante mentre faceva schioccare le sue nocche. Da sotto la pelle delle sue mani mascoline riuscii a vedergli delle vene e mi ricordai di quella scena all'interno della fanfiction.
Mi ricordai di quando la protagonista della storia su Harry psicopatico trovò nella cantina tutti i precedenti corpi delle sue vittime. Tutte le ragazze avevano la stessa età e il collo cosparso di impronte a causa di strangolamento.
Dio, eccome se ero nella merda.
Ci guardammo in silenzio, i nostri occhi imprigionati gli uni negli altri mentre lui prendeva un sorso di acqua. Chiusi le mani in pugni ferrei.
No, non questa volta.
Avevo sempre criticato la maggior parte delle protagoniste delle fanfiction e tutto ciò che facevano nel corso delle loro storie.
Ma sapevo esattamente ciò che sarebbe successo di lì a poco. Ed ero io quella in vantaggio in questa situazione. Se qualcuno tra i due avrebbe dovuto essere preoccupato, quello doveva essere Psycho Harry.
Dovevo agire alla mia maniera.
"Come non detto, andiamo direttamente al punto. Non mi farai uscire da qui con tanta facilità, o sbaglio?" Sbottai con voce ferma, incrociando le braccia al petto. Un piccolo sorriso pigro fece capolino sulle sue labbra, mentre alzava le sopracciglia alla mia affermazione.
"Oh Signore, è davvero una conclusione intelligente se detta da una ragazza che non si è fatta problemi a seguire un estraneo nella sua casa." Ridacchiò, giocando con il coltello nella sua mano. Fece scorrere il dito verso la punta della lama per poi far passare il manico da palmo a palmo.
"E' ovvio che quindi mi ucciderai." Dissi a fatica, cercando di riportare alla mente ogni dettaglio della storia che avevo letto. Le mie mani si aggrapparono immediatamente al lato inferiore del tavolo mentre le mie dita sfregavano il materiale pesante della corda fissata lì attorno. Probabilmente l'aveva messa lì in modo che fosse pronta all'uso, proprio come nelle fanfiction.
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The Styles Effect [Italian Translation]
FanfictionEvadevo dalla mia realtà leggendo fanfiction. Loro evadevano dalle fanfiction per diventare la mia realtà. ________________________________ All Rights Reserved | @Chingyonce