In questo capitolo, le parti in corsivo pronunciate da Assassin Harry corrispondo a ciò che dice in italiano nella storia in lingua originale.
Ero in giardino e stavo facendo oscillare il piccolo dondolo su cui ero seduta, circondata dalla notte fredda, quando sentii gli altri Harry dentro casa mia fare baccano. Stavano mangiando la pizza che avevo ordinato per loro dopo essere tornati dalla festa della confraternita.
Un piccolo sospiro uscì dalle mie labbra, una nebbia di aria che lasciava la mia bocca, mentre poggiavo la testa contro la cima del dondolo. Rilessi per la diciannovesima volta il biglietto che i miei genitori mi avevano lasciato, le parole che avevano scritto mi fecero accigliare e tremare per il freddo.
Sentii la porta di vetri della casa venir aperta e successivamente chiusa, prima che alzassi lo sguardo per trovare Prince Harry avvicinarsi a me.
Tra le mani aveva una grande coperta che mi passò con un piccolo sorriso; mi apprestai a ricambiarlo.
"Mi dispiace, non era mia intenzione interrompervi." Iniziò, schiarendosi la gola mentre io ripiegavo il biglietto tra le mie mani. Continuai a sorridere per quanto adorabile lui fosse, la brezza leggera dell'aria gli stava facendo volare dietro le spalle un paio dei suoi ciuffi castani, come una principessa.
O un principe in questo caso.
"E' solo che, che è freddo qui fuori e io um, pensavo di rendermi utile." Disse e, nonostante fosse buio, mi sembrò di vedere del nervosismo in lui. Poi mise la coperta sulle mie spalle, le sue dita che sfregavano leggermente contro la mia pelle, prima che le sue mani si ritraessero con educazione.
"Grazie." Dissi col naso tappato a causa del freddo, mentre lui mi dava un cenno educato con la testa, un piccolo sorriso sul suo volto.
"Le avrei dato anche prima la mia giacca, Lady Liza, ma temo sia stata macchiata da un drink alcolico lì alla festa, quindi non potevo mettervela addosso." Disse con un'espressione di scuse, facendomi ridere e scuotere la testa. Notai che non stava indossando la sua giacca ricamata in oro, ma era solo vestito da dei pantaloni e la sua camicia bianca a maniche lunghe, lo vidi rabbrividire appena a causa del freddo.
"Mi limiterò a tornare dentro, se desiderate essere lasciata sola-"
"No, non c'è problema. A dire il vero non mi dispiacerebbe un po' compagnia." Gli dissi onestamente, motivo per cui lui smise di parlare e studiò il mio viso, prima di annuire lentamente. Si accomodò nel posto accanto al mio, con un sufficiente spazio tra di noi lasciato libero.
"Non mordo." Lo presi in giro con una piccola risata quando il suo corpo si tese, la sua postura ancora più rigida mentre si avvicinava appena. Spostò lo sguardo su di me, guardandomi in modo spensierato.
"Non vi toccherò se non desiderate essere toccata Liza, sto cercando di darvi...quello che le persone chiamano spazio, il vostro spazio." Mi spiegò, facendosi correre il dito sul suo labbro inferiore mentre mi guardava intensamente. I suoi anelli in oro scintillarono leggermente sotto il chiaro di luna. Alzai la coperta verso un lato del mio corpo, facendogli gesto di venire più vicino.
"Forza, fa freddo, possiamo condividere." Cercai di farlo ragionare, mantenendo la coperta alzata per lui. Un sorriso genuino nacque sulle sue labbra. Mi si avvicinò finché il lato del suo corpo caldo non toccó il mio. Gli porsi la coperta, cercando di fare il mio meglio per mettergliela sulle spalle; ridacchiò al mio gesto.
Puntai lo sguardo verso il mio grembo, cercando di evitare il suo sguardo visto che eravamo così vicini che riuscivo a percepire il leggero alzarsi ed abbassarsi del suo petto.
Quindi mi ritrovai a sfregare le mie mani tra di loro, in modo da creare qualche tipo di frizione per potermi riscaldare.
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The Styles Effect [Italian Translation]
FanfictionEvadevo dalla mia realtà leggendo fanfiction. Loro evadevano dalle fanfiction per diventare la mia realtà. ________________________________ All Rights Reserved | @Chingyonce