"I mitocondri sono la centrale energetica della cellula."
Daddy Harry si ritrasse con la testa per sbattere le ciglia in confusione; mi guardò a sopracciglia aggrottate."Cosa?"
"Ho detto che i mitocondri sono la centrale energetica della fottuta cellula, ho balbettato per caso?" Dissi con una faccia seria, sorridendo appena quando Harry lasciò andare la presa dai miei fianchi per poi indietreggiare; non mi stava più tenendo pressata al muro.
Proprio così amico, senti l'imbarazzo di questa situazione perché non ho alcuna intenzione di continuare a reggerti il gioco.
Improvvisamente lo squillare di una suoneria si diffuse nell'aria. Daddy Harry si apprestò a recuperare il cellulare dalla sua tasca, rispondendo con esitazione, una volta dopo aver riconosciuto il numero sullo schermo; il tutto continuando a guardarmi.
"Che c'è? Sono impegnato." Sbraitò verso il recevitore, facendo correre la sua lingua lungo il labbro inferiore mentre i suoi occhi vagavano per tutto il mio corpo. Quella sua azione mi fece saltare sul posto e schioccare le dita. Una volta riacquistata stabilità, gli puntai il dito contro con un'espressione seria - tipo da capo della situazione.
"Uh...giusto..." Disse, sembrando un po' seccato quando mi notò perseverare nella mia posa. Quindi scosse la testa, riemergendo dal suo stato di confusione.
"Va bene. Sarò lì." Disse tra i denti prima di terminare la chiamata, rimettendo poi il dispositivo nella tasca mentre mi guardava.
"Ti suggerisco di stare lontano da me." Disse all'improvviso, schiarendosi la gola e facendosi correre una mano tra i capelli; ovviamente stava cercando di riacquistare compostezza. Arricciai il naso, portando la mia mano in alto e rovesciandola - in modo che il mio palmo fosse rivolto verso il soffitto, le dita appena incurvate.
Il cazzo.
"Non eri tu quello ad avermi spinto contro il muro poco fa...?"
"Lo so." Mi interruppe, arrotolando verso l'alto le maniche della sua camicia, mentre si faceva correre la lingua contro l'interno della guancia.
"Ti chiedo scusa. Come ho già detto, di solito riesco ad avere un autocontrollo...migliore." Disse e il suo pomo d'adamo fece su e giù mentre ci guardavamo l'un l'altro.
"Stammi alla larga." Fu la sua ultima risposta rauca, prima che si girasse e andasse via, lasciandomi sola nel mezzo del corridoio. Lo guardai uscire dall'edificio col petto tremante.
"Porca vaccaaaa...ragazzi." Ansimai ad occhi spalancati contro il mio orgoglio da polso, cercando di contattare la grande trinità prima di uscire fuori nel parcheggio.
"Ragazzi, non crederete mai a quale Harry sia questo qui." Dissi di getto, una volta seduta sul sedile anteriore della macchina. Prince, Assassin e Psycho si girarono verso di me, guardandomi con espressione curiosa.
"Chi?" Chiesero.
"Daddy Harry..." Dissi tra i denti, dando loro un'espressione che rifletteva il termine "porca miseria."
Successivamente posizionai le mani contro il volante, mettendo in moto il motore mentre i miei occhi perlustravano tutto il parcheggio. Mi abbassai sul sedile quando scorsi Daddy Harry camminare verso una lucente e costosissima - a giudicare dall'aspetto - macchina nera, dove un vero e proprio autista stava tenendo aperta la portella per lui.Era ovvio che fosse pieno di soldi.
"Cosa...Pensavo di essere io Daddy Harry, che cazzo! Voglio un risarcimento." Si lamentò Psycho Harry dal sedile anteriore, con tono leggermente amareggiato. Assassin Harry sbuffò accanto a lui come a deriderlo.
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The Styles Effect [Italian Translation]
FanficEvadevo dalla mia realtà leggendo fanfiction. Loro evadevano dalle fanfiction per diventare la mia realtà. ________________________________ All Rights Reserved | @Chingyonce