Chapter 14: Eye of the Tiger

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Mi svegliai con un sobbalzo, mettendomi seduta velocemente mentre balbettavo e cercavo di togliermi l'acqua che mi era appena stata gettata in faccia. Il mio corpo stava tremando, così feci vagare lo sguardo in confusione attorno alla stanza, solo per trovare Assassin Harry starsene immobile ai piedi del mio letto. In una mano stava tenendo un secchio vuoto, la sua faccia seria ed impassibile.

"E' ora di alzasi. Benvenuta al tuo primo giorno d'allenamento. Qui c'è la colazione, hai cinque minuti, preparati." Pretese con tono ostile, gettando il secchio a terra prima di lanciarmi contro una mela. Con miei riflessi lenti, a causa del mio stato addormentato, alzai le braccia in aria cercando di prenderla al volo solo un paio di istanti più tardi, quando questa aveva già colpito la mia fronte.

"Ouch." Biascicai con occhi stanchi, sfregandomi la parte lesionata.

"Almeno non era un cocomero." Ringhiò Assassin, la voce carica di disprezzo e veleno. Alzai lo sguardo verso di lui, incontrando i suoi occhi verdi traboccanti di rabbia, prima che uscisse dalla stanza.

Aggrottai le sopracciglia in confusione, per poi cambiarmi velocemente. Mi lavai i denti e mi pettinai i capelli corti, che adesso con il nuovo taglio era un'azione che mi veniva molto più semplice di quando raggiungevano il mio sedere. Infine controllai l'ora.

"Le cinque...Ma è serio 'sto tipo?" Gemetti, guardando l'orologio con un sospiro stanco. Recuperai la mela che stava sul mio letto e la sfregai contro la mia maglietta, prendendone un morso mentre mi dirigevo verso l'uscita della stanza.

"Quindi hai visto tutta la faccenda dell'anguria venir affettata? Non era un granché come idea, perché adesso ci sono pezzi tipo ovunque anche se, a dire il vero, ne ho messi da parte alcuni come spuntino per più tardi-" Iniziai, raggiungendo Assassin Harry mentre lui metteva piede fuori casa con una borsa nera di tessuto grezzo appesa alla sua spalla. Stava masticando una gomma con irritazione, quando si voltò verso di me per guardarmi.

"Ho visto molto di più di una semplice anguria venir affettata." Fece a denti stretti e mascella tesa, mentre io mi fermavo e gli lanciavo un'occhiata perplessa.

Ci fissammo per un paio d'istanti, i suoi occhi verdi erano pieni di rabbia, mentre un altro paio di secondi di silenzio ci stavano sommergendo.

"L'anguria...venir mangiata...?" Chiesi titubante, il mio viso afflitto.

"Ti è piaciuto aver la sua lingua sparata giù per la gola, bambina?" Chiese improvvisamente, afferrandomi il mento e alzandomelo, in modo che i nostri guardi potessero incatenarsi. Alzai un sopracciglio alla sua domanda.

"Di chi? Quella di Psycho Harry? Ma non ci siamo baciati." Gli dissi, ancora domandandomi di cosa stesse parlando.

Tutto ciò di cui mi ricordavo era che ero andata con Psycho da Safeway nel mezzo della notte per prendere della frutta, poi di averci disegnato delle facce sopra e di aver lasciato che lui la pugnalasse fino a quando non mi ero addormentata sulla panca.

"Non prendermi in giro, Liza. Ero sul tetto quando ho visto ciò che è successo e me ne sono dovuto andare nel minuto esatto in cui lui era sopra di te, altrimenti gli avrei sparato, cazzo. Non hai nemmeno cercato di fermarlo." Borbottò, il suo respiro era pesante, prima che scuotesse la testa e distogliesse lo sguardo. Mi lasciò andare il viso e schiacciò la chiave della mia auto, aprendo le portiere.

Arricciai le labbra, lanciando un'occhiata in direzione della casa alle mie spalle e domandandomi se avessi dovuto chiedere a Psycho se quello che stava dicendo Assassin fosse vero. Ma rumore del motore mettersi in funzione mi fece voltare, così scattai verso il posto del passeggero, quello accanto ad Harry. Stava fissando fuori dal parabrezza, stringendo con forza il volante.

The Styles Effect [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora