Incubo

51 7 10
                                    

Tre minuti.
Regalami solo tre minuti e smetterò di offuscare le tue notti.
So che non puoi vedermi, non spaventarti. Puoi solo ascoltare la mia voce, ma farò in modo che sia abbastanza, che tu riesca a sentirla e non solo ad udirla. Voglio che ti entri dentro fino alle viscere e che ti importuni per un po'. Solo per tre eterni minuti.

Primo minuto.
Chiudi gli occhi e non pensare a niente, libera la mente. Lascia che i tuoi capelli cadano sul cuscino bianco, mentre le tue braccia pendono rilassate fuori dal letto. Respira profondamente: inspira ed espira piano. Divarica leggermente le gambe affinché la stoffa della tua camicia da notte si posi tra di esse, separandole.
Inspira ancora, ma questa volta, quando espirerai, non chiudere la bocca. Lasciala socchiusa, voglio sentire meglio il suono dei tuoi respiri. Voglio sentire la forza con cui butti fuori l'aria e la delicatezza con cui arriva fino alla mia pelle, sconvolgendomi l'anima. Un tornado caldo pieno delle tue inquietudini che mi abbraccia caldamente. Potrei vivere di questo, delle tue paure. Sei così fragile e indifesa quando hai paura. La tua mente si blocca e tu ti rifugi nei tuoi nascondigli segreti. Ma sei così innocente che amplifichi inconsciamente le tue paure sfamandomi, nutri me che vivo della tua ansia.

Il secondo minuto sembrerà più lungo del precedente per la sua maggiore intensità, ma durerà solo 60 secondi.
Sentimi, come se potessi camminare sopra il tuo corpo, come se potessi toccarti. Finalmente stringere il tuo corpo con irruenza. Devi sapere che ho sempre esercitato la mia possessione su di te in una maniera segreta e intima che tu non hai mai scoperto: nei tuoi sogni, o meglio, nei tuoi incubi. In quegli attimi riuscivo a dominare, controllare e modellare la tua mente e non esiste altro che mi dia più appagamento di vederti stesa su un letto mentre ti dimeni disperata. Nessun piacere carnale può lontanamente sfiorare l'estasi di sentire le tue paure sfiorarmi le lebbra. La tua angoscia mi accarezza e più essa cresce, più io godo.
Un timido gridolino scappa dalla tua bocca in cerca di aiuto, in cerca di una persona che ti svegli, ma sei sola. Nessuno ti sente. Quel piccolo suono invisibile rimbomba nel mio cuore che pulsa, pulsa quasi al limite. Se potesse scoppiare, lo farebbe e io raggiungerei l'apice.
Persa, completamente persa e rinchiusa nel labirinto della tua mente. Incatenata dalle tue paure e paralizzata dalla tua inesperienza. Sei tutto quello che io desidero, sei la preda perfetta.

Tic toc, il tempo scorre come le gocce di sudore sulla tua fronte.
Sono esattamente sopra il tuo petto e con una mano pigio pesantemente sopra il tuo cuore. Ti muovi, inarchi la schiena in preda al panico e scalci incontrollata. Continuo a fare pressione come se potessi perforare il tuo corpo e prenderti il cuore. Voglio che tu sappia che lo farei, se solo potessi. Lo prenderei e lo mangerei. O forse lo rinchiuderei in una teca di vetro per guardarlo prima di dormire. I suoi battiti calmerebbero le mie emozioni in subbuglio e mi cullerebbero per ore. Ma sono egoista e ti confesso che non sono pronto a liberarti.

30 secondi. Sfioro le palpebre calate sui tuoi occhi con le mie labbra. Ci poso un bacio delicato e so perfettamente che lo scenario del tuo sogno è cambiato. Sento la tua paura evaporare lentamente.

20 secondi. Noto come inizi a respirare piano e a riacquistare fiato. Le tue gambe, stanche di combattere, sono distese e immobili. La tua voce silenziosa.

10 secondi. Avvicino la mia bocca alla tua e ci poso un secondo bacio. Le tue labbra rimangono socchiuse, come se mi stessero chiedendo qualcosa. Inspiro profondamente, chiudo gli occhi ed espiro nella tua bocca. E proprio nel momento in cui hai respirato tutta la mia essenza, apri gli occhi.

So che non mi vedi, ma voglio che tu sappia che io vivrò di te e in te.
E ogni notte ti mostrerò come sfiorare la morte, come cavalcarla.

RiflessiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora