Papaveri

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Intuyo que tú y yo somos lo mismo amigo
En realidad, yo ya me crucé contigo en la ciudad
Verdad de crío

Yo te conté que encontré una luna nueva
Persigue la corriente si quiere que llueva
A mí lo que me gusta es que no tiene dueño
Solo sé que estuve allí y coincidimos en un sueño.

Parlami.
Parlami mentre mi nascondo tra i tuoi dipinti. La tua voce mi solletica la mente come un pennello sulla pelle e i miei occhi seguono le linee nere sullo sfondo chiaro. Sento il tuo sguardo cercarmi e io, come quei papaveri rossi, tento di passare inosservata.
Calmi ogni nervo che duole e i tuoi colori placano il mio caos interiore.
Sfuggo al tuo sguardo incuriosito e mi tuffo nei tuoi acquerelli, ma non è sufficiente. Spunti da dietro le tele e mi scruti incuriosito con gli occhi spalancati. Incrocio le tue iridi e mi rendo conto di non ricordare nessuna delle tue opere.
«Magari dipingessi! Mi piace scrivere.»
Sembri meravigliato. Più mi guardi, più tento di sfuggire alla tua presa invisibile. Faccio un passo a destra e tu segui i miei movimenti. Vago per qualche secondo mentre ascolto attentamente la tua voce e poi mi perdo nel rosso di quei papaveri. Non c'è altro colore in quell'immagine, solo qualche linea nera e i fiori rossi.
"Ero catturato dalla vista, ma non ho potuto non vedere quei papaveri. Erano così belli che sono diventati la mia ispirazione per quest'opera."
Non riuscivo a staccare gli occhi da quei piccoli fiori.
Ti guardo e sorrido piano. Dimmi com'è possibile che, davanti ad una vista simile, si notino dei timidi papaveri? Perché non ti sei lasciato ammaliare dall'imponente paesaggio e hai colto il loro colore? Perché stai parlando ora con me quando il piazzale trasuda persone? Perché ho trovato proprio i tuoi dipinti se non sei l'unico ad esporli? E perché non mi interessa vederne altri?

Vorrei essere un piccolo papavero nascosto tra i fili d'erba.
Coglimi e rendimi immortale in un foglio bianco.
Osservami, studiami e disegnami.
Intingi il pennelli nel colore rosso e sfiora la mia pelle con le setole del pennello. Piano, non c'è fretta.
Sfuma le mie tinte, scioglimi i capelli e modella le mie forme.
Dipingimi con i tuoi acquerelli e diluiscimi con le mie lacrime. Voglio svanire come il fumo nell'aria e spuntare dal suolo come un papavero.  
Voglio rimanere impressa per sempre sulle tue dita, sotto le tue impronte.

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