Ero molto stanca così decisi di riposare un po' sul divano.
Tolsi i vestiti sporchi che indossavo da ieri e restai in intimo.
Non mi importava granchè, ero sola in casa e mi sarei svegliata prima dell'arrivo di Justin, che chissá a che ora sarebbe tornato.
Inoltre non avevo nulla da mettermi.
Morivo di freddo, e ci misi mezz'ora per prendere sonno, poi, finalmente, ci riuscii.
- Justin's pov -
Rientrai a casa verso le otto di sera.
Appena la vidi sgranai gli occhi.
Era davvero in intimo?
Mi avvicinai e mi accorsi che stava dormendo, e tremava leggermente.
Forse sentiva freddo.
Presi una coperta e gliela avvolsi intogno al corpo, poi, sentendo anch'io freddo, decisi di accendere il fuoco, che era lì di fronte al divano.
Non che mi preoccupassi per lei, non mi importava nulla, ma di certo non volevo farla morire congelata.
Salii di sopra a farmi una doccia veloce, che durò circa dieci minuti.
-Kelsey's pov-
Aprii lentamente gli occhi, e una sensazione di calore mi invase il corpo.
Da dove cazzo era uscita fuori quella coperta?
Mi guardai intorno e mi accorsi che c'era il fuoco acceso.
Era sicuramente tornato Justin.
Ma.. perchè mi aveva messo una coperta?
Che si preoccupasse per me?
Poi mi resi conto di una cosa.
Merda, mi aveva vista in intimo.
Dio, che vergogna.
Arrossii violentemente a quel pensiero, quando sentii qualcuno scendere le scale.
Mi girai e vidi Justin, con un asciugamano bianco dalla vita in giù, e a petto nudo completamente ricoperto da goccioline d'acqua.
Stronzo, lo faceva apposta.
"Come mai sei tutta rossa?" chiese divertito.
Perfetto, adesso avrebbe pensato che fossi rossa per via del suo corpo.
Feci spallucce e negai leggermente con la testa.
"Hai fame? Non mangi praticamente da un giorno" disse quasi sorpreso.
Era una mia impressione o si stava preoccupando?
"Che ti frega?" risposi sgarbatamente.
"Non voglio averti sulla coscienza bimba" disse nascondendo un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo e poi mi ricordai di essere quasi nuda.
"Mi dai una maglietta..qualcosa?" lo guardai imbarazzata mordendomi leggermente il labbro.
Ci pensò su, poi salì di sopra.
"Anche se stavi meglio così" borbottò mentre saliva le scale.
Ah bene, pure pervertito!
Feci un grosso sospiro, quel ragazzo era strano, e rendeva strana anche me.
Dopo pochi minuti tornò di sotto, per mia fortuna si era vestito.
Mi lanciò una maglietta e disse "Dovrebbe starti bene" fece spallucce.
"Non mi importa se mi sta bene, mi importa solo non stare mezza nuda davanti a te" dissi senza pensarci.
"Vuoi la pizza?" domandò, ignorando, per mia fortuna, quello che avevo appena detto.
"Certo" sorrisi, sperando in un sorriso da parte sua, ma non arrivò nulla.
***
Dopo aver mangiato, ci sedemmo entrambi sul divano.
Era impossibile per me non fargli qualche domanda.
"Quando tornerò a casa?" chiesi senza speranze.
"Sei noiosa" disse serio.
"Noiosa? Un ragazzo di cui so a mala pena il nome mi porta a casa sua senza darmi la possibilitá di andarmene, senza nemmeno una spiegazione, e io sarei noiosa?" lo guardai come se avesse appena detto che Babbo Natale esiste.
"Dovresti essere onorata di stare qui, le ragazze lì fuori fanno la fila" disse sempre con lo stesso tono.
"E tu le accontenti tutte, immagino" dissi con tono sarcastico, anche se lo pensavo davvero.
"Giá" sorrise maliziosamente.
"Beh allora salta il mio turno e fai venire quelle morte di cazzo. Sul serio Justin, non capisco perchè dovrei stare qui" dissi sbuffando.
Cercò di nascondere il fatto che fosse sorpreso da ciò che avevo appena detto, ma lo capii.
Se pensava che fossi una delle sue troiette, si sbagliava di grosso.
"Semplicemente devi stare lontana da Travis. Ti è chiaro questo?" disse fissandomi negli occhi.
Stavo per obiettare, poi pensai che era meglio non farlo.
"Lunedì tornerai a scuola e la sera stessa a casa tua" disse senza alcuna emozione.
"D'accordo" sospirai.
Si alzò dal divano andò di sopra, senza dire altro.
Che si fosse arrabbiato?
Bah, ero sempre più convinta di quanto fosse strano..
Andai al bagno a lavarmi i denti e poi salii nella camera dove avevo dormito la sera scorsa.
Mi infilai sotto le coperte cercando di scaldarmi il più possibile.
Mancava un solo giorno, poi sarei tornata alla mia normalissima vita.
O almeno, era quello che speravo.

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Confident
Fanfic"Non feci in tempo ad alzare lo sguardo per guardarlo, che mi ritrovai le sue labbra attaccate alle mie. Tracciò con la lingua il contorno delle mie labbra, poi si soffermò sul labbro inferiore picchiettando con la lingua, ed io socchiusi di poco le...