Capitolo 16

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  Non chiusi occhio tutta la notte.
Non potevo smettere di pensare a James, a Travis, a Justin...
Dovevo andare a scuola e l'unica in grado di sostenermi sarebbe stata Meg.

Passó a prendermi a casa e andammo insieme a scuola, di certo non sarei andata in macchina con James.
"Buongiorno!" disse abbracciandomi.
Sorrisi ricambiando l'abbraccio. "Buongiorno...grazie per essere venuta".
Iniziammo a camminare, Meg mi fece parecchie domande stupide, sicuramente per farmi distrarre.
"Sai, adesso mi piace Justin" disse.
Aggrottai la fronte. "Me ne sono accorta".
Mi diede una gomitata. "Intendo per te, stupida".
Sorrisi, almeno qualcuno mi sosteneva.
Arrivammo a scuola e mentre camminavamo nel corridoio, Justin ci raggiunse dal lato opposto.
Sorrisi quando mi prese in braccio e mi bació sulle labbra.
"Si d'accordo, ci vediamo dopo Kels..." disse Meg e si allontanó.
Risi e Justin mi fece scendere.
"Come stai piccola?" mi chiese prendendomi le mani.
"Ora bene" sorrisi.
Mi strinse una mano e riprendemmo a camminare.
Ci guardavano tutti e si sentivano dei mormorii, e sì, mi davano fastidio, ma non mi importava più di tanto, perchè ero con Justin, ed ero felice.
Incontrammo Travis ed io mi fermai, costringendo anche Justin a farlo.
Aveva un livido sulla tempia e qualche graffio, insomma, non era in un ottimo stato.
"Travis!" dissi appena lo vidi.
"Hey" fece lui e mi diede un abbraccio, che duró poco a causa di Justin che mi tiró a sé.
"Come...come stai?" gli chiesi un po' in imbarazzo.
"Starei meglio se non ci fosse gente pazza in giro" disse lanciando un'occhiataccia a Justin.
Vidi Justin stringere i pugni, e lo fermai prima che potesse attaccarlo di nuovo.
Travis non era un tipo aggressivo, e mi dispiaceva tantissimo vederlo in quello stato.
Già era stato picchiato da Justin un po' di tempo prima, e adesso era accaduto di nuovo, per colpa mia.
Strinsi la mano a Justin e sospirai.
"Ci vediamo" dissi sfiorandogli il braccio.
Lui annuì e si allontanó.
"Justin..." sospirai.
"Dovevi proprio abbracciarlo?" fece lui.
"È mio amico, e mi dispiace per quello che gli hai fatto" dissi.
Prima che potesse rispondere con qualsiasi frase posai le mie labbra sulle sue.
A volte avevo paura che pensasse che non lo volessi poi così tanto, e quindi di non riuscire a dimostrargli quanto in realtà lo amassi.
Forse un bacio lo avrebbe spiegato meglio di me.
Sorrise e mi diede un altro bacio.
"Ti accompagno in classe" disse.
Arrivammo alla porta della classe e mi attiró di nuovo a sé, baciandomi con più passione.
Mi diede un colpetto sul sedere facendomi ridere e mi staccai.
"Ti aspetto qui dopo, ok?" chiese.
Annuii, gli diedi un bacio sulla guancia ed entrai in classe.
Ero l'ultima entrata e il posto rimasto era uno soltanto...vicino a Travis.
Non sapevo neanche stessimo nello stesso corso, o forse non lo ricordavo.
"Non devi permettergli di trattarti così" disse lui ad un certo punto.
Aggrottai la fronte. "Scusa?"
"Da Justin. Fai solo quello che vuole lui" disse.
"Non è affatto vero!"
"No? Ma dai Kelsey, non mi abbracci perchè hai paura che si arrabbi, non dici quello che vorresti dire per lo stesso motivo e gli lasci decidere per te"
"Non è così, Travis. Io sono sempre io" dissi nello stesso istante in cui la campanella suonò.
"Davvero? E allora dimostramelo. Esci con me stasera" disse mettendosi davanti a me prima che uscissi.
Inarcai le sopracciglia. "Stai scherzando? Sono fidanzata" risposi.
"E lo vedi? È proprio questo che intendevo. Noi siamo amici, no? Possiamo uscire insieme, ma non vuoi perchè altrimenti quello si incazza"
Alzai gli occhi al cielo. "Travis, io continueró a vederti sempre. Justin non mi impedisce di avere degli amici. Sì, è vero, è un po' troppo geloso, ma non è quello il problema. Possiamo comunque vederci, d'accordo?"
"Sta qui fuori, giusto?" mi chiese ed io annuii.
"Se quello che mi hai detto è vero, usciamo abbracciati" disse.
Era proprio testardo.
L'idea di Justin che mi vedesse uscire insieme a lui ed iniziasse ad innervosirsi senza motivo non mi attirava affatto.
Sospirai. "Non posso farlo, Travis" dissi sorpassandolo ed uscii dall'aula.
Vidi Justin appoggiato al muretto di fronte mentre fumava una sigaretta.
Lo raggiunsi e lo tirai per la maglia.
"Lydia ti ho detto di..." si bloccó appena mi vide.
"Hey" mi sorrise dolcemente e cercó di baciarmi ma spostai il viso.
"Che ha fatto Lydia?"
Sbuffò. "Sono due ore che mi rompe le palle ma l'ho mandata via"
Annuii e vidi il suo sguardo posarsi dietro di me.
"Perchè non mi hai detto che eri in classe con lui?" chiese.
Mi voltai e vidi Travis che si allontanava.
"Non lo sapevo" dissi tornando a guardare Justin.
"Che ti ha detto?"
"Niente Justin"
"Voglio sapere cosa ti ha detto" insistette.
"Le stesse cose che mi dice mio fratello, ma lo sai che non mi importa" dissi.
"Andiamo a mangiare?" feci prendendogli la mano.
Annuì ed anndammo alla mensa.
Raggiungemmo il tavolo dove c'erano gli amici di Justin e, dopo aver riempito i vassoi, ci sedemmo a mangiare.
"Allora, come va la vostra super storia d'amore?" fece Ryan.
"Ma che simpatico Ryan" disse Justin tirandogli un pezzo di pane.
Risi e Justin mi guardó sorridendo.
"Hey..." si lamentó lui.
"Io dico che Justin è cotto" disse Chaz.
"Non avete altro di cui parlare?" rispose freddo Justin.
"Hey amico, rilassati"
Vidi un piccolo sorriso sul suo volto e non potei fare a meno di sorridere anch'io.
In quell'istante capii che ogni volta che avrebbe sorriso, lo avrei fatto automaticamente anch'io.
Era troppo bello da vedere.
"Che vuoi fare oggi?" chiese Justin rivolto a me.
"In realtà...dovrei studiare" dissi.
"La mia piccola secchiona..." rise.
"Che devi studiare?"
"Spagnolo" risposi.
Scrollò le spalle. "Ti aiuto io"
Scoppiai a ridere e mi guardarono tutti.
Erano tutti seri.
"Scherzi?"
"No bambola, è l'unica materia in cui Justin è bravo, nelle altre è una sega" rispose Khalil.
Justin mi fissava aspettando una risposta.
Sospirai. "E va bene"
Sorrise e prese il cellulare dalla tasca.
Mi guardai intorno ma non vidi Meg, avrei voluto avvertirla, così le mandai un messaggio.
"Justin ti dispiace se andiamo adesso?" domandai.
Scosse la testa e si alzó. "Ci vediamo dopo ragazzi"
"Aspetta Justin" fece Ryan.
Justin si rigirò a guardare Ryan, il quale guardò Khalil.
"Domani Charlie verrà da te, dagli tutto senza fare scherzi Justin, mi raccomando" disse serio.
Justin fece una smorfia ed annuì, poi mi prese per mano ed iniziammo a camminare.
Nell'altra mano teneva ancora il cellulare, e quando passammo sentimmo delle frasi del tipo "Sta con lei mentre messaggia con le altre, che stupida".
Justin si fermò, aggrottò la fronte e mi mostrò il telefono, per farmi vedere che stava semplicemente parlando con Ryan.
"Non serve, lo sai che mi fido di te" dissi.
"Un'altra parola e giuro che li ammazzo tutti" disse aprendo lo sportello della sua macchina.
Salii dall'altra parte e aspettai che partisse.
Lo feci fermare al solito posto, anche se ormai James sapeva, non volevo rischiare che ci vedesse e scoppiasse un'altra lite.
"Passa da dietro, poi ti apro io" dissi.
Entrai dalla porta e trovai mia madre sul divano.
"Ciao tesoro" disse.
"Ciao mamma" sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia.
"Va...va tutto bene con James?" chiese.
"Che vuoi dire?"
"Beh vi vedo un po' distanti e non lo siete mai...avete litigato per caso?"
"Sì, abbiamo avuto una piccola lite, ma passerà non preoccuparti" risposi.
Annuì pensierosa e tornò a guardare la tv.
"Ho parecchio da studiare, credo che non mi vedrai fino a " dissi.
Sorrise. "L'importante è che studi tesoro".
Salii le scale e aprii la porta della mia stanza.
Chiusi a chiave e quando mi girai per poco non ebbi un infarto.
"Come cazzo hai fatto ad entrare?" chiesi con la mano sul cuore.
Justi rise mostrandomi la chiave della finestra.
"Ah, te la sei presa..." sorrisi.
"Sai, ho spesso voglia di vederti, così sarà più facile" disse.
Sorrisi e corsi ad abbracciarlo.
Mi staccai dopo un po'.
"Brutto stronzone tu devi aiutarmi a studiare" feci il broncio.
Justin si alzò, prese il libro e lo mise sul letto, poi si mise dietro di me e appoggiò il mento sulla mia spalla, leggendo dal libro.
"Non riesco con la pronuncia" sbuffai.
Justin rise e mi baciò la spalla.
"Saresti una spagnola molto sexy" ridacchiò.
"Justin! Niente distrazioni" dissi.
"Sì susa" si schiarì la voce e tornò a guardare sul libro.
Ci fu silenzio per un po'.
"Non riesco a studiare con te qui..." dissi.
"Forse hai bisogno di una piccola pausa" sussurrò baciandomi dalla spalla al collo.
"Una pausa? Non ho nemmeno iniziato Justin"
Rise e si staccò.
"Va bene, allora prova a concentrarti, io starò qui zitto" disse.
Passai cinque minuti a leggere inutilmente.
"Forse avrei bisogno di quella piccola pausa" dissi senza distogliere lo sguardo dal libro.
Risi e Justin mi raggiunse di nuovo, mi abbracciò da dietro e poi mi fece girare verso di lui.
Mi baciò sulle labbra, infilando poi la lingua e continuò per un po'.
Mi tolse la maglia e io gli tolsi la sua.
Mi guardò bagnandosi le labbra e sorrise.
Inaspettatamente mi fece girare di nuovo dall'altra parte, e lui si rimise dietro di me.
"Puoi provarci, adesso?" disse con voce roca.
"Ti odio" sussurrai guardando il libro.
Rise e appoggiò il mento sulla mia spalla.
Ci fu silenzio per un minuto.
"Credi davvero che ora riuscirò a studiare?" sbuffai.
"Cosa vorresti che faccia?" chiese.
O era stupido, o lo faceva apposta.
"Mi hai fatto passare la voglia di studiare, sai..."
Rise e avvicinò le labbra al mio orecchio.
"Sì? E ti è venuta qualche altra voglia?" sussurrò.
Chiusi di nuovo il libro e lo buttai a terra, sdraiandomi sopra di lui e gli baciai il collo.
"Probabile..." sussurrai leccandogli il lobo.
Gemette leggermente, poi mi prese il viso fra le mani e mi guardò.
"Però dovevi studiare..." disse.
Sospirai. "Justin...ti prego".
"Mi stai pregando di fare sesso?" domandò divertito.
Annuii e aspettai la sua reazione.
Capovolse la situazione mettendosi sopra di me e mi baciò sul collo, sul petto, sul seno e appena sopra gli slip.
Continuava così facendomi eccitare tantissimo, e non ce la facevo davvero più.
Allungai la mano sul comodino e presi il preservativo, lo strappai con i denti e glielo diedi.
Justin rise per il mio gesto e poi si fiondò sul mio collo baciandolo con passione.
Si mise il preservativo e mi abbassò gli slip.
Allargai piano le gambe aspettando solo quello, Dio, quanto lo volevo.
Justin entrò in me con decisione e, come sempre, aspettò che mi abituassi alla sensazione per continuare.
Iniziò poi a spingere lentamente, mentre mi aggrappavo a lui e lo graffiavo con le unghie sulla schiena.
Quando sentii solamente piacere, Justin spinse con molta più forza, e quando gliene chiedevo di più, mi accontentava sempre.
Venni prima di lui, sperando con tutto il cuore che nessuno, a parte Justin, avesse sentito le mie urla.
James non era stupido.
Dopo altre tre forti spinte venne anche Justin e si tolse da sopra di me, sdraiandosi al mio fianco.
Mi accarezzò i capelli mentre io respiravo affannosamente.
Gli guardai il viso, completamente sudato, ma ugualmente bellissimo.
Ed era mio.
Mi avvicinai ancora a lui, fino a poggiare la testa sul suo petto e chiusi gli occhi.
"Justin?" lo chiamai.
"Mh?"
"Resta qui, stanotte. Non te ne andare" dissi poco prima di addormentarmi.
Justin mi diede un bacio sulla fronte, tirò su le coperte e mi attirò di più a sè.
"Sono qui".

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