Capitolo 14

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#Kelsey's pov

Aprii lentamente gli occhi sperando di trovare Justin vicino a me, ma lui non c'era.

Ripensai a ció che era successo e sorrisi come una scema.

Mi alzai dal letto e mi accorsi di essere completamente nuda.

Notai che Justin mi aveva messo una sua maglietta e i miei slip sul letto, così li indossai.

Persa nei miei pensieri non mi accorsi neanche del rumore che proveniva da sotto.

Quando lo feci, sentii delle voci.

Andai sulle scale e da lì vidi Khalil, Ryan, Chaz e Justin seduti sul divano, e due ragazze.

Una di queste era Lydia.

Mi innervosii all'istante e scesi di sotto.

Appena Justin mi vide, mi sorrise e mi disse di raggiungerlo.

Khalil fece un fischio appena mi vide, sì merda, ero quasi nuda.

Mi guardarono tutti e, nell'imbarazzo, andai dal mio ragazzo.

Salutai gli amici di Justin, ignorando completamente quelle due, e Justin mi fece sedere sulle sue gambe.

"Non azzardarti neanche a guardarla" ringhió lui.

Mi strinse a se e appoggió la schiena sul divano, io lo seguii con il viso sul suo petto.

"Come stai piccola?" mi chiese.

Sorrisi. "Benissimo".

"Ti fa male da qualche parte?" domandó in un sussurro.

Scossi la testa.

In realtà mi faceva un po' male il fianco sinistro, ma non glielo dissi altrimenti si sarebbe preoccupato senza motivo.

"Oh piccina, sei appena stata sverginata?" fece Lydia.

Stavo per rispondere ma lo fece Justin al posto mio.

"'Sta zitta" disse solo.

Lei si imbronció e si misero tutti a ridere.

Justin mi strinse di più a sè e inizió a baciarmi dalla spalla al collo e io chiusi gli occhi.

"Amico, volete scoparvi davanti a noi?" disse Ryan dopo qualche minuto.

Justin sbuffó. "Vi ricordo che siete venuti voi a casa mia a rompere il cazzo".

Lydia mi squadró per tutto il tempo, ma io non avevo alcuna intenzione di sembrarne infastidita, non davanti a Justin.

Sentii il mio telefono suonare e mi guardai un po' intorno, poi lo vidi sul tavolino.

Mi allungai e lo presi.

12 messaggi da James.

Guardai l'ora e imprecai mentalmente.

Erano quasi le 20.00 e dovevo assolutamente tornare a casa.

"Devo andare a casa" dissi rivolta a Justin.

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Il sorriso sul suo volto svanì e guardó lo schermo del mio telefono, dove vide il numero dei messaggi e lesse l'ora.

Sbuffó e si alzó, mi prese per mano e mi condusse di sopra.

Chiuse a chiave la porta e si sedette sul letto.

Nel frattempo io recuperai il reggiseno e i pantaloni.

Mi tolsi la sua maglietta e Justin fissó il mio corpo.

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