|| Bloody Eren ||

12

Sto di nuovo piangendo. Perchè ho le lacrime facili?

Sono tra le sue braccia. Pensavo mi respingesse, invece mi accarezza la schiena, probabilmente per farmi calmare.

- L-Levi..-
- Dimmi - mi sussurra.

Voglio che sappia che tengo a particolarmente a lui, non sono bravo con le parole quindi tento di dirgli semplicemente ciò che sento.

- Ho av-vuto molta p-paura per te -
Dio quanto è difficile esternare i propri sentimenti! Ormai sono scosso dai singhiozzi e mi manca l'aria, ma devo fare un piccolo sforzo, non gli ho ancora detto quello che provo..

- I...Io non voglio perderti...
Io... ti amo Levi! -

Lo sento irrigidirsi, non so se per le mie parole o perchè da bravo cretino che sono non ho fatto in tempo a rimettermi la mascherina, rischiando di svenire.

Mi adagia sui cuscini e la recupera in fretta, mettendomela sul naso; la vista che aveva cominciato ad offuscarsi ritorna piano piano limpida. Gli sorrido e lo guardo per ringraziarlo, ma anche perchè sto aspettando una risposta o che quantomeno dica qualcosa.

Lo vedo confuso e agitato, guardo la finestra dalla quale si vede lo skyline della cittá.

- Io non me l'aspettavo che fosse vero - mi risponde, sposto lo sguardo su di lui incontrando i suoi meravigliosi occhi argentei. Devo aver fatto un'espressione abbastanza stranita perchè spiega subito cosa voleva dire.

- Quando Max ha detto che mi hai aspettato tutto quel tempo perchè mi ami.. bhe avevo trovato una risposta a quella che pensavo fosse una reazione esagerata, quando mi hai visto. Poi però Max è scappato e ho pensato fosse solo un modo per spiazzarmi...-.

Faccio per rispondere ma mi blocca con un gesto della mano.
- Senti Eren, io.. provo qualcosa per te, non credo sia amore ma qualcosa come affetto o altro.. insomma ti voglio bene. Ho bisogno di riflettere qualche giorno e -

- Va bene così - rispondo, alzando per qualche momento l'oggetto che mi permette di respirare; mi vuole bene, ma comunque ci sono rimasto un po' male, ricevere una friendzone dalla persona che ami fa sempre male.

- Non continuare. Io tornerò in quel buco di manicomio dov'è che deve stare uno come me e tu tornerai a essere il mio psicologo da lontano, anche se non ne capisco il motivo -.

- È stata tua sorella a far emettere un'ordinanza, circa un settimana dopo..-
- L'omicidio di Reiner - concludo per lui. Chiamo un'infermiere e mi faccio sostituire la tanto odiata mascherina con il classico tubicino trasparente, almeno non copre la bocca e posso parlare senza fare togli e metti.

- Continua - invito Levi a riprendere il discorso da dove lo avevo interrotto.

- Subito dopo averti detto di quello che è successo davanti scuola, hai distrutto la stanza dell'ospedale e Mikasa mi accusò di essere stato io la causa dello stato in cui stavi.
Mi chiese di allontanarmi da te ma non gli detti retta, volevo curarti in quanto mio paziente ed alunno.. dato che ogni volta che mi vedevi urlavi e ti dimenavi, e che non avevo rispettato il suo volere, fece emettere quell'ordinanza giuridica secondo la quale mi era proibito incontrarti. -

Cosa? Mia sorella mi ha fatto questo? Sapeva che avevo bisogno del suo aiuto, dell'aiuto di Levi, che lo amavo e mi faceva piacere la sua presenza.. Quella troia...

- Non lo sapevo.. mi spiace, mi sono comportato come un moccioso.. - guardo la città illuminata attraverso la finestra.

- Ma tu sei un moccioso - mi scompiglia i capelli castani con una mano, accenando a malapena un sorriso. Potrebbe venirmi un infarto solo per questo.