Il cellulare di Levi squillò insistentemente, mentre a fatica apriva gli occhi e tastò a casaccio sul comodino, rischiando di buttarlo in terra. Quando finalmente riuscì ad afferrarlo rispose con voce parecchio assonnata ed irritata, chi diavolo lo chiamava a quell'ora della notte?

«... Pronto?»
«Mi scusi, é il signor Levi?» si sentì chiedere con una voce seria e decisa.
«Sì. Lei chi é? Faccia veloce perché stavo dormendo, se non ha notato l'ora» disse passandosi una mano sugli occhi.

«Purtroppo so benissimo l'ora dato che anche io stavo dormendo, sono l'ispettore Hoffman e la sto contattando perché lei è la persona più contattata dalla signorina Ral, controllando il suo cellulare. Ci ha chiamato venti minuti fa un passante che ha visto la macchina, illuminata dai propri fari, che é uscita di strada. La ragazza purtroppo é deceduta. Ho bisogno che lei ci raggiunga».

Sì alzò di scatto a sedere sul letto, cercando a tentoni l'interruttore della luce, accendendola incredulo: «... Cosa? Come é successo, e dove?» chiese alzandosi e cominciando a vestirsi con il cellulare tra il collo e la spalla.

«È finita fuori strada, schiantandosi con un albero presente poco distante dal ciglio. La aspetto sulla Statale in direzione Nord uscendo dalla città. Le esprimo le mie condoglianze» con quella frase l'agente chiuse la chiamata.

Una volta vestito lasciò un semplice bigliettino a Eren e si avviò sul posto. Quando arrivò trovò la scientifica, che stava facendo i dovuti rilevamenti con tanto di foto e nastro giallo. Lo trovò eccessivo per un semplice incidente, quella era la procedura che si seguiva in caso di omicidio o comunque, sospettato. Cercando Hoffman, vide in che stato era ridotta la macchina, e soprattutto Petra: completamente china sul volante, al quale non era scoppiato neanche l'air-bag, il viso pieno di sangue.

Un uomo dai capelli brizzolati si avvicinò a lui porgedogli la mano: «Salve, io sono Henry Hoffman. L'ho chiamata perché sospettiamo che non si sia trattato di un semplice incidente, da un primo rilievo non ci sogno segni di frenata sull'asfalto, oltretutto dato la mancanza dell'apertura dell'air-bag nonostante l'impatto violento, sospettiamo una manomissione. In attesa di risultati certi, questa é una prima ipotesi, dovrà seguirci in centrale».

Mentre l'uomo si spiegava, a Levi scappò dal suo controllo una piccola lacrima, chi avrebbe mai potuto fare del male a Petra? Era una ragazza sempre dolce e gentile con tutti, nonostante non si facesse mettere i piedi in testa, era una delle cose che ammirava di lei. Chi avrebbe potuto considerarla tanto nemica, da arrivare a manomettere l'auto?
Non appena Hoffman pronunciò l'ultima frase però, lo guardò subito in faccia.
«Non crederà che sia stato io, spero».

«Sto semplicemente facendo il mio lavoro, seguendo le tracce e gli indizi. Lei era a stretto contatto con la vittima, e l'ultima persona che ha chiamato e suppongo, ad averla vista viva. Ciò rende anche lei un sospettato».

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Ok, non so rendere avvincenti i dialochi, é corto e per giunta fa schifo, ma non posso lasciarvi ancora senza aggiornamento. Quant'é, un anno e mezzo se non due che non aggiornavo? Anche se non mi piace per niente, come il precedente é un capitolo di introduzione a una delle fasi più importanti della storia. Il mio problema é che comincio la storia con un'idea e poi in fase di stesura me ne vengono altre, e poi faccio casino. Spero almeno di dare una piccola gioia ai lettori mattutini e una piacevole notifica a quelli notturni, e ringrazio i lettori, sia silenziosi che quelli che commentano e votano, per non aver rinunciato alla speranza che io aggiornassi. ❤️

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