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I mesi scorrevano tranquilli e tutto procedeva per il meglio; Levi gli aveva trovato un lavoro al suo fianco, nell'Istituto dove lavorava lui, in ambito scolastico dava il meglio e la sua vita sociale poteva definirsi "normale".

Avevano pensato a lungo ad un lavoro adatto a lui, alla fine Levi ed Hanji avevano convenuto che non ci fosse posto migliore che averlo vicino per tenerlo sotto controllo.

Tra l'altro ad Eren piacevano i bambini e lui piaceva a loro, se qualcuno faceva qualche bizza oramai dava ascolto solo a lui.

Quella mattina entró nell'edificio più sereno del solito, nonostante il breve scambio di battute mattutino con Max, con il quale aveva ormai imparato a conviverci e non farlo prevalere senza più uso di medicinali.

Sta di fatto che ieri sera sei stato qualcosa di molto vicino ad una troia.

"Solo perché abbiamo fatto l'amore in maniera un pochino più divertente?" rispose nella sua mente con un ghigno sul volto, infatti non passó inosservato a Petra, che lo squadró stranita poi lo salutó.

- Buongiorno signorino Jaeger, se cerca il Dr. Ackerman é nel suo studio - comunicó gentile come sempre.

- Grazie rossa! - la chiamó affettuosamente mandandole un bacio con la mano, con il tempo e grazie anche alla compresenza di Max era diventato più intraprendente e sicuro di sé.

Prima di aprire la porta dell'ufficio del suo ragazzo la sua bocca si piegó in un sorrisino soddisfatto e forse ancora un po' sognante, ripensando alla serata prima con Levi. Per fortuna non avevano rotto nulla di prezioso, a parte il vetro di un quadro che bastava ricomprare.

~ ® ~

Aveva fatto un casino assurdo. Doveva rimediare a tutto prima che arrivasse Lui. Due uova e farina erano sparse sul piano cottura e sul pavimento. Completavano il tutto terrine sporche di impasto, cacao e panna, che campeggiava anche sul viso del castano. Avrebbe davvero dovuto darsi una mossa prima che..

Click

"Merda"
Pochi secondi dopo un lieve strusciare di pantofole lo raggiunsero in cucina ed Eren pensó soltanto al dolce in forno che doveva essere una sorpresa, ma dato che era una frana in cucina aveva fatto una cazzata dopo l'altra, e prima di farlo decentemente aveva dovuto ricominciarlo due volte, così da aver sforato il tempo a disposizione prima del suo ritorno. Si giró ridacchiando nervosamente, trovandolo a braccia conserte e con un'espressione indecifrabile in volto.

- Buonasera... Amore? - provó ad addolcirselo, avvicinandosi per dargli un bacio, dato che Levi aveva già individuato tutte le tracce del macello che aveva lasciato e lo guardava. Non si aspettava certo la sua reazione. Sì, perché il moro lo tiró a se per la vita, facendola combaciare con la sua e leccó lascivamente la panna sul naso e a lato della bocca del più piccolo, per poi sfociare in un bacio che diventó poco a poco sempre più passionale. Eren non si lasció sfuggire questa occasione ed arretró senza staccarsi dal bacio, approfittandone per spengere impacciatamente il forno mentre ci passava davanti e si fermó solo quando si sentì sbattere contro il frigorifero, le patte che strusciavano fra loro.

Ansimó e tiró indietro la testa lasciando il collo scoperto, invito che l'altro non si lasció scappare e scese a baciarlo, proseguendo verso la clavicola dove lasció dei succhiotti. Anche soltanto a quei gesti, mentre la sua mano dispettosa scendeva alla vita del compagno per slacciargli i pantaloni, si ritrovó a gemere, dopo una settimana di inattività a causa degli impegni lavorativi di entrambi, più che altro di quelli del moro. Levi in tutta risposta andó subito al sodo, dato che il più piccolo aveva indosso solo una sua camicia ed i boxer, calandoli e poi prendendolo per le cosce lo prese in braccio, sostenendolo grazie al frigo e al suo bacino.

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