Stark si svegliò presto, ma Steve già non c'era più. "Ci sarà un giorno in cui mi sveglierò di fianco a quell'uomo!", rifletté tra sé e scese in soggiorno. C'era una tazza di caffè, come sempre, e una brioche sul tavolino davanti al divano. "Addirittura la brioche...", Tony si sedette sul divano e vide un post-it blu appiccicato sulla tazza, diceva: "Sono in ospedale, raggiungimi quando puoi". Iron man non fece in tempo a finire di leggere la scritta che si vestì e scese nel parcheggio per andare in ospedale. Non aveva neanche bevuto il caffè.
Guidò fino al parcheggio dell'infrastruttura, una volta sceso dalla macchina prese l'ascensore verso il piano principale. "Scusate, Steve Rogers è qui?" Chiese Tony alla reception. "No, ma abbiamo visto Capitan America andare nella stanza 246 al primo piano. (ehehehehehe la Mary mette delle Easter eggs) "D'accordo, grazie mille", Stark camminò in fretta verso quella stanza. Entrò bussando e vide Steven seduto accanto a un letto, su quel letto c'era una donna anziana, con gli occhi chiusi che respirava debolmente.
"Steve...", sussurrò Anthony avvicinandosi piano. "Ciao", disse Rogers girandosi leggermente verso l'altro, " Sharon mi ha detto di venire, ha detto che non ce l'avrebbe fatta...". A Capitan America tremava la voce, gli occhi erano gonfi di lacrime, ma non piangeva, non ancora. Stark prese una sedia e si sedette accanto a lui: "È Peggy...?", disse piano guardando la donna, "...non me la ricordavo quasi più...". Rogers prese la mano dell'amato e la strinse.
Passarono interminabili minuti di silenzio. Peggy aprì lentamente gli occhi e guardò i due uomini: "Steve...Howard? Com'è possibile? Siete vivi?!", diceva stupita tossendo debolmente. "Sì, Peggy, è una storia lunga, un giorno te la racconteremo" rispose Steve sorridendo e tenendo la mano alla donna. Ma quel sorriso era spento: aveva perso le speranze.
Infatti la donna non fece in tempo a fare una carezza leggera a Steve e poi a Tony, scambiato per suo padre, che si riaddormentò, per sempre.
Rogers vide che non respirava più, arrivarono gli infermieri per salvarla, ma ormai era troppo tardi. Nel brusio dei medici che cercavano di far ripartire quel cuore, ormai troppo debole, Steven scoppiò in lacrime. Tony lo strinse tra le sue braccia e Steve nascose la testa nel collo dell'altro. Stark accarezzava i capelli del soldato e piangeva silenziosamente: Non voleva fare la vittima, doveva essere forte per Steve. Rogers si stringeva all'altro continuando a singhiozzare. "Ssh..." Tony cercava di tranquillizzarlo il più possibile. Stettero lì per quasi dieci minuti, Peggy era stata coperta e Steve si era leggermente ripreso. "Andiamo..." Disse debolmente muovendosi verso la porta. Stark lo seguì e gli prese la mano: "Beviamo un caffè Steve...", disse il genio stringendosi al braccio del soldato. L'altro annuì e si lasciò guidare.
Scesero nel parcheggio e Tony guidò fino al suo bar preferito vicino alla Stark Tower. Si sedettero a un tavolo un po' isolato, vicino alla finestra. "Un caffè, una cioccolata e una brioche vuota integrale", fece Stark ordinando la colazione che piaceva a Steven. Si prese il caffè e portò il resto a Capitan America.
"Grazie...", Cap prese la cioccolata e la brioche e iniziò a mangiare lentamente.
Aveva ancora gli occhi rossi. Stark stava in silenzio a bere il caffè guardando il vuoto. Rogers se ne accorse e si rivolse a lui: "Tony? Stai bene?". Anthony alzò lo sguardo: "Sì, capitano...lei non era la mia ragazza, dovrei essere io a chiederti come stai". Cap bevve un sorso della cioccolata: "Non era più lei...l'Alzheimer se l'è portata via mesi fa...", morse la brioche, "...credevo che sarei stato pronto...avevo già messo in conto che lei sarebbe dovuta morire...ma-" ricominciò a singhiozzare. Stark si alzò e si sedette accanto a lui mettendogli un braccio attorno alle spalle: "È normale Steven...sssh". Rogers si strinse nelle spalle e finì la sua colazione, si alzò lentamente e disse: "Andiamo a casa...". Tony si alzò in fretta, pagò, ed entrambi uscirono dal bar. "Vado a piedi, ci vediamo domani...", disse Capitan America debolmente girandosi verso Tony. "Va bene campione...", rispose l'altro salutandolo con la mano.
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Ne è valsa la pena?
Фанфик"Ti amo, Steven Grant Rogers" "Ti amo, Anthony Edward Stark".