Anthony Stark si svegliò il giorno dopo nel bel letto di Steve tra le sue morbide lenzuola. Si sedette, ma Steven non era nel letto. "Steve?" Chiese ad alta voce "Sei a casa?" Nessuno rispose. "Steven? Non sei divertente..." Andò in cucina e trovò dei pancake e un caffè nero, come piaceva a lui. Accanto al piatto c'era un biglietto "Scusa se non ti ho salutato. Dormivi troppo bene. Sono in missione oggi. Mi mancherai, Steven"
"Maledizione Steve!" Sussurrò Stark sedendosi. Fece colazione in silenzio, rileggendo quel biglietto e controllando il telefono. Lo chiamarono: "Pronto?" Rispose Stark debolmente "Tony? Stai bene?" Chiese Pepper preoccupata. "Si...si..." Annuì il genio passandosi una mano sulla fronte. "Sono un po' stanco..." Aggiunse. "Vieni alle Stark industries che ci sono numerosi affari da sbrigare..." Disse la donna calma.
Stark arrivò piuttosto presto alla Stark Tower e andò nel suo ufficio a sbrigare quelle faccende. Controllava il telefono di continuo. "Dove diavolo sei..." Sussurrò battendo a computer "Chi Anthony?" Chiese Pepper entrando e mettendo delle scartoffie sulla scrivania del milionario.
"Steve..." Disse senza neanche pensare che lei non ne sapeva nulla. "Allora davvero state insieme!" Disse sorpresa
"Cosa- sì. Ed è andato in missione senza salutarmi..." Rispose Stark un po' rattristato. "Vedrai che starà bene..." Disse la signorina Potts al suo capo "...Abbi fiducia!" Sorrise e se ne andò.
Stark era di nuovo solo. Dov'era Steven in quel momento?! Perché se n'era andato così!? Preferì farsi un goccio prima di andare avanti a lavorare. Lavorò tutta la mattina, almeno era riuscito a distrarsi.
Steve non si fece sentire.
Passò una settimana così. Stark non sapeva che fare. Decise di dover chiamare lo Shield, ma fu proprio l'organizzazione a contattarlo per prima: "Signor Stark..." Dissero piano al telefono del milionario "...abbiamo delle notizie per lei..."
Anthony guidò il più veloce possibile allo stabilimento ed entrò con passo svelto e sicuro. Irruppe nell'ufficio di Coulson "Dov'è?!" Chiese preoccupato. "Si sieda..." Lo invitò Coulson "No. Io voglio Steve qui." Rispose Anthony stando in piedi e incrociando le braccia. "Tony..." Continuò Coulson "...Abbiamo purtroppo l'obbligo di dirti che non riceviamo notizie da Capitan America da quattro giorni..." Coulson non finì la frase che il milionario era già seduto sulla poltrona pallido. "dove è il posto in cui è andato?!" Chiese Stark determinato a ritrovare il suo amato. "Non posso-" Coulson stava per rispondere, ma vide il milionario che lo guardava eloquentemente con gli occhi leggermente lucidi. "Sokovia. Sulle tracce lasciate da Ultron" rispose il direttore agitato. Stark camminò velocemente fuori e chiamò la sua armatura. Partì in quel momento.
Una volta arrivato cercò Steven in lungo e in largo. Non lo trovò. Cercò in tutti i boschi e in tutte le steppe, non c'era.
"Maledizione!" Disse tra sé Stark e volò ancora. Vide in lontananza il castello in cui si era nascosto Ultron. Volò lì. Era vuoto, c'era un silenzio tombale.
Entrò piano aprendo solo il caschetto dell'armatura e guardò intorno. C'era del materiale abbandonato, forse proprio da Ultron. Che strano che lo Shield non avesse recuperato tutto.
"Ma che diavolo-" Stark stava dicendo guardandosi intorno, ma qualcuno lo attaccò da dietro. Era Steve.
"Steve! Che stai facendo!?" Urlò Tony mentre veniva schiantato a terra. Guardò il capitano, aveva gli occhi neri, senza distinzione tra il bianco e la pupilla. "Steven..." Sussurrò spaventato. Fu costretto a difendersi ripetutamente. Steve lo attaccava con ferocia.
"Steve! Svegliati! Sono io!" Gridava Stark preoccupato. Steve non parlava, grugniva e si agitava contro Tony. Era come un matto. "Steve!" Urlava di nuovo Anthony agitato. "Maledizione!" Volò verso il soldato e lo sbatté al suolo. Gli diede un pugno. Niente. Gliene diede un altro. Poi un altro. Un altro ancora. "STEVE SVEGLIATI!" urlò Stark ancora. Era spaventatissimo per il capitano.
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Ne è valsa la pena?
Fanfic"Ti amo, Steven Grant Rogers" "Ti amo, Anthony Edward Stark".