PROLOGO

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-A Susy! - urlano i miei amici alzando i calici di spumante - A Susy e ai suoi ventiquattro anni!

Il locale è pieno di gente e il mio nuovo orologio di Swarovski segna l' 01:45. È un regalo di Hilary, la mia migliore amica. Mi ha letteralmente staccato il braccio prima, mentre cercava di legarmelo saldamente al polso. -Non vorrai perderlo!- mi aveva ammonito, con la sua voce gracchiante.

Ora è su uno dei divanetti del locale a sbaciucchiarsi col suo ragazzo. Un attimo. Ma non si erano lasciati ieri?

Tento di mettere a fuoco ma l'alcool deve avermi annebbiato la vista. No, quello non è il suo ragazzo. Ne sono certa.

Ok, sono più che sbronza. Non so come ancora riesco a reggermi sulle decolletè rosse da 13 cm che ho accuratamente scelto per l'occasione, il mio ventiquattresimo compleanno.

Credo sia arrivata l'ora di tornarmene a casa.

Tento di inserire la chiave nella serratura. Com'è possibile che sia così maledettamente complicato? Se solo questa serratura stesse ferma invece di girare in tondo!

Quattro tentativi dopo sono finalmente in casa e sento il telefono squillare.

-Arrivo!!

Si, come se potessero sentirti!

Ma chi diavolo telefona in piena notte??

-Pronto?

Sono consapevole che la mia voce non ha un suono granchè sobrio in questo momento.

-Pronto? Signorina Susan Romer?

-Si, chi parla?

-Salve, scusi l'ora, sono John French, chiamo da Bethel.

Bethel è il mio paese di nascita. Non capisco perchè debbano chiamarmi da Bethel in piena notte, insomma, sono quindici anni che non ci metto piede!

-Sono desolato, ma devo comunicarle un triste evento..

Triste evento? La mia mente galleggia nell'alcool e non sono certa di aver compreso appieno le sue parole. Forse ha detto triste evento.

- ..onoranze..cerimonia..venire qui prima possibile..condoglianze..

Sono confusa, non riesco a comprendere nulla di ciò che quella voce estranea sta cercando di dirmi. Non berrò mai più così tanti cocktails diversi in una stessa serata!

-É ancora lì? - la voce dal telefono raggiunge finalmente in mio cervello ko causa alcool.

-Si..io..prenderò il primo volo..

-Per quel che può servire, le auguro buonanotte, signorina Romer.

-Buonanotte.

Fatico a tenere gli occhi aperti. Sono stanca, molto stanca.

Apro gli occhi, lentamente. Sembrano incollati. Cavolo quanta luce. Ma perchè sono sul pavimento? Devo essermi addormantata qui ieri sera. Non so, non lo ricordo. Non ricordo nulla. Mi alzo dolorante e mi do una sistemata. Sono davvero inguardabile! I miei capelli hanno la forma di una balla di fieno e se qualcuno mi vedesse ora in viso, potrebbe scambiarmi per un panda.

Noto di avere un messaggio in segreteria.

-Signorina Romer, condoglianze per la perdita della sua cara madre. La cerimonia è stata posticipata a domani. Ancora condogliaze sincere.

Sento le forze venir meno. Il cuore mi si ferma per un istante. Ho un nodo in gola che si fa sempre più grande. Mia madre.

Maine love - #wattys2016 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora