32-Tutto è cambiato..tranne noi

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"Suga hai ricevuto anche tu quel messaggio?"

Era incredibile come mi avesse risposto velocemente quando lo avevo chiamato. In effetti nemmeno io esitai a telefonarlo nemmeno un attimo, avevo come dimenticato tutto per concentrami sul da farsi.

"Si" rispose lui

"Allora? Quando partiamo?"

"Subito"

"Allora corro in aero.."

"Non muoverti" disse frettolosamente

Dopo solo una decina di minuti era fuori casa che mi aspetta in taxi.

Eravamo entrambi seduti dietro, ai lati opposti, nessuna parola.

Lui era immerso a guardare il cielo farsi sempre più chiaro e le stelle che man mano andavano via.

E, in davvero poco tempo, eravamo seduti sull'aereo. Io a destra e lui dalla parte opposta. Anche in questo caso Suga passò tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino, mentre anche in questo caso io ero ipnotizzata a guardarlo.

Si prega i signori viaggiatori di allacciate le cinture. L'aereo atterrerà a Daegu tra 5 minuti

Respirare di nuovo quell'aerea, pensavo non sarei mai ritornata qui.

La sera prima, sia Suga che io avevamo ricevuto un messaggio da sua madre dicendo di venire qui.

Da un pò stava male, niente che non potesse superare, ma tutta questa fretta aveva spaventato entrambi.

Conoscevo bene quella casa, c'ero stata diverse volte. Fuori era rimasta sempre uguale. Una villetta bianca contornata da un bel giardino, un posto davvero immerso nella pace.
All'interno era un misto tra modernità occidentale e tradizione Giapponese.

Mentre Suga entrò in casa, io rimasi fuori con il mio borsone tra le mani, non ci riuscivo. Mi sentivo di troppo e un pò fuori luogo.

"Perché non entri?"

"Io..."

Scese i tre scalini che mi separavano dalla porta e portando una mano dietro le mie spalle, dolcemente mi aiutò a far scomparire tutte le mie preoccupazioni.

Lui fu il primo ad entrare nella sua stanza mentre io aspettavo nel silenzioso salotto.

Chissà cosa si stavano dicendo, se Suga era felice o se stava piangendo in questo momento, avrei tanto voluto....

"Hana, ti aspetta" disse Suga riportandomi alla realtà.

Entrai e richiusi la porta scorrevole alle mie spalle

"Hana piccola mia, tutto bene? "

Non le risposi. Mi limitai ad andare da lei, stesa sul grande letto, ed abbracciarla forte. Il suo profumo era sempre lo stesso.

"Credo di aver perso qualche anno di vita leggendo quel messaggio"

"Scusa forse sono stata un pò... " fece intristendosi

"Non importa. Come và?"

"Bene, ancora qualche mese e mi riprenderò del tutto. Hana, tu e Suga non state più insieme vero? "

"Perché questa domanda? Lo sai che sarebbe stato impossibile ritornare..."

"Suga non è felice! una mamma lo capisce subito. Come mai non hai continuato a lottare per lui?"

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