7 - Pigiama party

142 6 0
                                    

Passai circa un'ora al The Chapter e poi tornai a casa con un groviglio di pensieri in testa.

Continuai a riflettere sullo spezzone di discorso che avevo sentito pronunciare da Alec nel negozio.
Non era possibile che un ragazzo bello, attraente ed intelligente come lui non potesse benissimo conquistare una ragazza...

Quindi lo ammetti che è attraente...

Mi sbattei una mano sul viso prima di prendere le chiavi per entrare in casa.

«Tesoro hai preso il regalo a Christy?» domandò mia madre indicando il pacchetto regalo color porpora che avevo in mano.
Annuii per poi andare in camera a prepararmi per la serata.
Riempii una borsa con tutto il necessario per trascorrere la notte a casa di Christy e poi mi cambiai con una T-shirt blu con su scritto Real Fangirl, un paio di jeans e le converse rosse.

· • —– ٠ ✤ ٠ —– • ·

Mia madre mi accompagnò a casa di Christy alle 18:50 e prese un tè con sua madre.
Appena entrai Christy mi salutò affettuosamente e mi fece vedere la sua stanza.
Era davvero graziosa e areata: le pareti erano di un rosa antico e sul soffitto era appeso un lampadario a goccia.
Attaccato al muro c'era un letto a baldacchino bianco e al suo fianco, per terra, due sacchi a pelo rosa. Dietro al letto vi era un enorme armadio bianco e, di fronte a questo, una scrivania dello stesso colore delle pareti, perfettamente ordinata. Affianco alla scrivania, appesa al muro, vi era una grande TV.

Entrai nella stanza e consegnai a Christy il regalo. Lei lo scartò e con uno sguardo entusiasta mi strinse in un abbraccio.
«Beth è davvero bellissima! E poi si intona con qualsiasi cosa io abbia nell'armadio!» esclamò al settimo cielo.
Sorrisi contenta e ricambiai l'abbraccio.

In seguito posai il mio borsone accanto al letto e ammirai i poster che Christy aveva appeso sull'armadio.
«Ascolti i One republic?» le chiesi leggendo il nome della band sulla maggior parte dei poster.
«Oh si! Sono strepitosi! Lì ci sono anche i 5 seconds of summer ed Ed Sheeran.» rispose indicandone altri due più in basso.

Continuammo a parlare di musica finché non arrivarono Jennifer e Maya. Entrambe diedero i propri regali a Christy e poi ci mettemmo il pigiama per stare più comode.

«Maya hai un pigiama stupendo!» esclamò Jennifer guardando la ragazza dai lunghi capelli castani lisci come spaghetti e dagli occhi nocciola dopo aver indossato un pigiama blu scuro con disegnate sopra tante stelle cadenti.
«Grazie! Anche i vostri sono niente male!» rispose con un sorriso.
Christy aveva un pigiama bianco con tante rose disegnate sopra, Jennifer invece ne indossava uno arancione con dei mini gelati al di sopra mentre io uno viola con tanti cactus a decorarlo.

Dopo che i genitori di Christy uscirono Maya ed io ci occupammo di cercare un film adolescenziale e sdolcinato per la serata mentre Jennifer e Christy ordinarono la pizza.

Io scelsi Mean girls mentre Maya optò per Pretty princess.
Quando la pizza arrivò ci mettemmo tutte sul letto per mangiarla e guardammo il primo film in programma.
Verso la fine del film Maya, accidentalmente, scagliò un cuscino contro Christy ed io scoppiai a ridere, così, lei me ne tirò un altro addosso. Cercai di scansarlo ma mi colpì sulle gambe quindi risposi al fuoco con il fuoco ma, sfortunatamente sbagliai mira, perché, senza volerlo, presi Jennifer.
Da lì parti una vera e propria lotta con i cuscini, che ebbe come vincitrice suprema Jennifer.
Dopo ci guardammo tutte in faccia e scoppiammo a ridere come pazze.

E menomale che non volevi andarci!

Dopo aver fatto partire Pretty princess, uno dei miei film teen preferiti, ci aiutammo a vicenda per metterci lo smalto.

Alle 3:30 ci svegliammo tutte per uno spuntino notturno e nel mangiare dei waffles con salsa di cioccolato guardammo un altro film: Scrivimi Ancora.

Tornammo a dormire alle 5:30! Io mi appallottolai nel sacco a pelo rosa, al mio fianco Jennifer e sul letto Maya e Christy.

Che fantastica giornata!

· • —– ٠ ٠ —– • ·

Restai da Christy tutto il pomeriggio successivo con Jennifer e Maya, finché mia madre mi venne a prendere alle 18:00 e demmo un passaggio a Jennifer.

Tornata a casa decisi di fare un po' di compiti, infatti ero indietro con fisica e perciò mi feci aiutare da mio padre.

La sera guardai un film con i miei genitori, dopodiché andai in camera mia per continuare a leggere The Hunger games. In sottofondo, tramite le cuffiette, feci partire una playlist di canzoni allegre e rilassanti.

Ero ormai arrivata da poco alla parte in cui tutti i tributi si preparano ad entrare nella terribile Arena per gli Hunger games che cominciai, come al mio solito, a fantasticare.

Come sarebbe se dovessi combattere nell'Arena con Alec al mio fianco?

Okay stavo ufficialmente dando di matto. Immaginai che il ragazzo dai capelli scuri e dal viso sarcastico non ci avrebbe impiegato poi tanto a farmi fuori.

Ripensai nuovamente alla sua espressione di due giorni fa durante la lezione di biologia. Quegli occhi di un blu ceruleo che, se illuminati da un lampo di divertimento, potevano diventare dello stesso colore dell'oceano in tempesta mentre, se pensierosi, arrivavano ad essere due zaffiri.
Quei capelli color carbone formavano onde lucenti e lisce come la seta. Immaginai di poterle accarezzare e di percepire la loro morbidezza.

Scossi la testa come a voler allontanare l'immagine di un Alec divertito e sghignazzante dalla mente e tornai a concentrare la mia attenzione unicamente al romanzo.

"Qualcosa è cambiato, dopo che mi sono fatta avanti per prendere il posto di Prim, e adesso sembra che io sia diventata una persona cara. Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me. È un antico gesto del nostro distretto, un gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali. Significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene."
- Susanne Collins, The hunger games

· • —– ٠ ✤ ٠ —– • ·

Mi addormentai con il nome di Alec che mi svolazzava in mente, ma ben presto mi svegliai di soprassalto per un incubo di cui non ricordai più nulla.
Mi capitava spesso di fare incubi bui di cui poi non ricordavo nulla, se non la paura che mi trasmettevano.
Erano le 4:30 e scesi in cucina a bere un bicchier d'acqua per tranquillizzarmi.

Trovai sul cellulare un messaggio di Christy in cui ringraziava ancora del bel regalo e della compagnia per la festa.
Io le risposi con sincerità e le confessai che mi ero davvero divertita al pigiama party, come non mi era mai capitato.

Continuammo a scriverci fino alle 5:15 quando il sonno ebbe la meglio su di noi.
Le spiegai delle mie difficoltà nel creare rapporti d'amicizia e della mia sincera passione per la lettura e per ogni genere di libro!
Lei invece mi raccontò di come avesse fatto amicizia con Maya e Jennifer e che ben presto mi sarei abituata a far parte del gruppo.

Far parte di un gruppo...che cosa strana!

Chissà la cara Jane Austen cosa ne avrebbe pensato!

Dopo aver salutato Christy spensi il cellulare e lo posai sul comodino accanto al letto, per poi rimboccarmi le coperte e dormire.

La ragazza che leggeva i libri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora