Capitolo 21

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Forse era una mezz'ora che eravamo ancora lì in camera ad aspettare uno squillo da parte dei ragazzi.
Mi stavo stancando rimanere seduta che mi precipitai per uscire,ma Lea mi bloccò.
Lea: "dove stai andando?"
Io: "controllo se i prof. sono rientrati nella stanze"
Lea: "ma Ben ha detto che ci faceva lui uno squillo e se ti vedono?"
Io: "bè posso dire che vado a prendere un bicchiere d'acqua"
Lea: "ok vengo con te"
Aprì la porta e la scena che si presentò davanti ai miei occhi era...non sapevo neanche come dire.
Lo sapevo che prima o poi me lo avrebbe rubato, lo sapevo era solo una puttana che otteneva sempre ciò che vuole. Lui invece fermo lì a subire.
Ero ferma sulla porta quando Lea mi raggiunse e guardò nella mia stessa direzione,ovvero vicino la camera di lei. Di quella odiosa Giulia.
Le lacrime iniziarono a scendere e in poco tempo mi accorsi che c'era anche Fede che era appena uscito e qualche ragazzo oltre alle sue due amichette ad osservare la scena.
La odio,l'unica cosa più importante della mia vita, oltre ai miei genitori e alla mia migliore amica, me la doveva strappare e così anche il mio cuore.
Chiusi la porta e a quanto pare lì terminò il loro "bacio" se si poteva chiamare così.
Non sò perchè l'unica cosa per attirare la loro attenzione fu di chiudere la porta.
Mi guardarono e Benji si avvicinò a me.
Benji: "amore,ti posso spiegare non è come tu pensi"
Io: "cosa dovresti dire che è stata lei,se alla fine durante il bacio non l'hai neanche respinta" e oltre le lacrime anche i singhiozzi si aggiunsero.
Giulia si avvicinò a lui e lo affiancò.
Non volevo sentire nessuna spiegazione. Iniziai a correre e scesi le scale senza inciampare.
Arrivai fuori all'hotel e raggiunsi la strada dopo, quella dove vi era la Torre Eiffel.
Mi accasciai vicino ad un albero e versai tutte le gocce salate che uscivano dai miei occhi.
Perché proprio a me?
Perché mentre eravamo in gita doveva farlo?
Perchè proprio il mio ragazzo?
Non li bastavano quelli che aveva intorno che doveva andare a rubarmi il mio?
Questa gita volevo ricordarla perfetta,nella mia città preferita con i miei migliori amici e il mio ragazzo.
Ad un tratto a distogliermi dai miei pensieri fu uno scricchiolio di un rametto. Mi voltai verso quel rumore e vidi Lea e Fede che si avvicinarono a me.
Mi abbracciarono e non finivo di piangere.
Fede: "Elena calmati"
Lea: "ti va se andiamo in qualche pub a divertirci senza di lui?"
Non potevo rimanere lì a disperarmi per lui,il ragazzo dagli occhi azzurri dove vedevo l'infinito del cielo. No,dovevo forse dimenticarlo sapevo che sarebbe successo e lei ci è riuscita a portarmelo via.
Andammo verso una discoteca. Al di fuori c'erano ragazzi che fumavano mentre all'interno c'era puzza di alcol. La mia amica mi afferrò per il polso e ci buttammo in pista seguite da Fede. Riuscì a non pensarlo finché non suonò il cellulare.
Lo sentì vibrare perché lo avevo in tasca. Lo presi e notai il suo nome.
Lo rimisi in tasca e lasciai perdere.
Lea: "vuoi bere qualcosa?"
Non ero una che beve,odiavo l'alcol ma una parte di me diceva che per dimenticarmelo dovevo un pò bere.
Io: "ok,ma non voglio qualcosa di troppo forte"
Lea: "stai tranquilla"
Continua..

Ecco un altro capitolo. ♡

Il cielo nei suoi occhi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora