Capitolo 26

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Settimana esami scritti
Era arrivata la settimana in cui si iniziavano gli esami.
Avevo studiato per molto tempo, ma avevo paura di non ricordarmi niente.
Oggi era il giorno del tema di italiano.
La professoressa ci consegnò dei fogli, una per la brutta e l'altro per la bella.
Ci dettò le tracce e scelsi quello del raccontare una gita scolastica, ovviamente iniziai a scrivere di quando siamo saliti sull'aereo e che per me era la prima volta, le emozioni provate durante quel mese, i monumenti visitati, le strade importanti e anche di ciò che i professori erano all'oscuro ovvero delle litigate tra alunni che c'erano state.
Rilessi per controllare se c'erano errori per poi trascrivere su quello in bella.
Erano sei pagine, mentre tutti gli altri avevano finito io stavo controllando per l'ultima volta il tema.
Mi alzai dalla sedia e lo porsi alla professoressa.
Uscì da scuola e me ne ritornai a casa.

Arrivò anche l'esame di matematica ed ero più nervosa di qualsiasi altra cosa.
Passarono le ore ed io ero sempre l'ultima a finire perché non volevo essere bocciata.

Il giorno dopo anche quello di inglese era difficile.
Dovevi scrivere una lettera in inglese parlando dei tuoi hobby e delle tue canzoni preferite, menomale che si usava il vocabolario.
Scrissi tutto quello che mi passava per la testa, non volevo neanche avere una insufficienza.

Tempo al tempo.
Ci fu anche quello di francese ma per me quell'esame era l'ultimo dei miei problemi.
Amando la lingua e riuscendo a cavarmela, scrissi la storia di Parigi.
Avevo studiato il giorno prima qualcosa sulla Francia e quindi avevo scritto della mia città preferita e se qualche parola non sapevo tradurla dall'italiano al francese, anche per questo c'era il dizionario.

La settimana degli esami scritti non era alquanto finita, mancava ancora quella prova in cui anche i più bravi ci cascano.
Le invalsi.
Le prime due ore dedicate a italiano e le successive a matematica.

Adesso era arrivato sabato e i professori ci dissero i giorni in cui c'erano gli orali.
Benji e Lea capitarono la mattina del venerdì successivo, mentre io e Fede il pomeriggio.
In quel giorno avremmo anche saputo come erano andati gli scritti.

Domenica l'unico giorno in cui potevamo svagarci.
Misi il costume fucsia senza bretelline, un vestito, preparai la borsa mettendo un asciugamano, la crema solare, telefono e giusto i soldi per comprare un gelato o qualche vestito o costume.
Presi le chiavi e uscì di casa, dove trovai Lea e Fede sulla moto di lui e Benji sulla sua.
Benji: "giorno amore" mi diede un bacio sulle labbra e risposi.
Io: "giorno Ben, giorno ragazzi"
Fede&Lea: "ciao Ele"
Venti minuti dopo arrivammo a mare.
Faceva troppo caldo che entrai in acqua appena arrivati.
Rimanemmo lì fino al tramonto, finalmente era arrivata l'estate ma forse quello era l'ultimo tramonto, l'ultimo giorno che avremmo passato insieme. L'ultimo degli ultimi.

Aprì le palpebre a fatica e mi ritrovai in una stanza bianca con dei fili attaccati alle braccia.
Perchè ero in ospedale?
Girai la testa e trovai Lea con il volto pieno di lacrime seccate che dormiva.
Io: "Lea" sussurrai.
Alzò la testa, si strofinò gli occhi e mi abbracciò.
Feci la domanda che in quel momento mi passava per la testa.
Io: "dove sono Benji e Fede?"
Lea: "non ci sono"
Io: "e quando vengono, ho voglia di un bacio da Ben"
Lea: "ma cosa stai dicendo? Benji e Fede sono a Modena"
Io: "quando ritornano qui?" la stavo tartassando di domande per scoprire.
Lea: "non ti ricordi nulla?"
Io: "si mi ricordo di te e Fede, io e Benji, l'ultimo tramonto.."
Lea: "fermati un attimo, io e Fede non stiamo insieme e tu neanche con Benji, adesso ti racconto quello che è successo"
Prese un pò di fiato.
Continua..

Ciao! Ok questo capitolo è la svolta, secondo voi cosa è successo alla protagonista?
Chi li guarderà stasera su canale 5?

Passate a leggere "#Farfalle nello stomaco".

Il cielo nei suoi occhi 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora